giovedì 13 giugno 2013

Vittorio Sgarbi: arte e vita vs la morte

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Sul posto i Carabinieri

Imbarcazione su cui viaggiavano

Sgarbi e il sindaco di Ro Ferrarese

rinviene cadavere nel fiume Po

...è quello del giovane di cui era stata

denunciata la scomparsa qualche giorno addietro

 

 

RO FERRARESE - Il cadavere di un giovane, attualmente in fase di riconoscimento, è stato rinvenuto, all’incirca alle 16,oo di oggi, dall’equipaggio di una imbarcazione in navigazione sul Po, al chilometro 630, nei presi di Porto Tolle.

Sulla barca viaggiavano, tra gli altri, il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il sindaco di Ro Ferrarese.

Nei giorni scorsi era stata denunciata proprio a Ro Ferrarese la scomparsa di un giovane.

 

«Da lontano ci siamo accorti che dall’acqua affiorava qualcosa di non definito - spiega Sgarbi – ma appena ci siamo avvicinati, la macabra scoperta. Un membro dell’equipaggio si è buttato in acqua per tentare di recuperarlo. Quindi abbiamo allertato i carabinieri che sono attualmente sul posto».

 

Turbati dalla vicenda, Sgarbi e i suoi accompagnatori hanno deciso di interrompere il viaggio che era stato organizzato per ripercorrere quei tratti del fiume raccontati da grandi scrittori italiani come Mario Soldati.

 

l’Ufficio Stampa

Nino Ippolito

340-7329363

 

Il Corpo Meccaminoso di Antonella Pagnotta (Futurismo3000) di Marcello Francolini

Il
CORPOMECCAMINOSO nell’Estetica della Macchina...



Il titolo ha in sé delle
precise reminiscenze, segna un legame profondo con la tradizione del Novecento
italiano: Futurismo-Spazialismo-ArteProgrammata-Futurismo3000.



Da quando l’Arte ha cessato
di essere imitazione della natura, un’attività riproduttiva, statica e
l’artista un osservatore e contemplatore a distanza, per diventare, invece,
un’arte permeata nella realtà e attuale si è dovuta mischiare col sapere
scientifico, sapere che vive il presente, giacché è in grado di supporre un
futuro. L’arte doveva abbeverarsi alla fonte scientifica, sapere quindi le
notizie ultime sul funzionamento dei fenomeni terrestri e da questi partire per
nuovi percorsi, ampliarsi. La combinazione tra arte e scienza ha portato alla
nascita dell’Estetica della Macchina.



Futuristicamente si è andati
verso l’Uomo Centuplicato dalla macchina dalle componenti interscambiabili;
verso il potenziamento dei sensi attraverso il Tattilismo, l’Arte Sacra,
l’Aeropittura; e poi la Sinestesia e il Dinamismo applicati all’arte attraverso
l’Analogia; poi il Paroliberismo fino alle Tavole Parolibere, vere e proprie
verbalizzazioni plastiche.



L’Estetica della Macchina,
porta presto i futuristi alla ricerca di uno Stile del Movimento. La
sistematizzazione delle vibrazioni, delle luci e delle compenetrazioni dei
piani produrrà la scultura futurista, il cui fondamento sarà architettonico,
non soltanto come costruzione di masse, ma in modo che il blocco scultorio
abbia in sé gli elementi architettonici dell’Ambiente Scultorio in cui vive il
soggetto. I Futuristi dunque aprono una breccia nuova destinata ad essere
perseguita: la geniale intuizione e teorizzazione del Complesso Plastico
Motorumorista, frutto della Ricostruzione Futurista dell’Universo; è il
primissimo esempio di superamento della divisione tra le arti, ma è anche la
prima opera cinetica cioè opera attuale perché rispondente ad una necessità e
sensibilità nuove. Già nel Primo Manifesto dello Spazialismo del 1947 Fontana
dichiarava che la motivazione modernista in senso scientifico della ricerca
spaziale si esprimeva con l’asserzione “ci rifiutiamo di pensare che scienza ed
arte siano due fatti distinti, che cioè i gesti compiuti da una delle due
attività possano non appartenere anche all’altra. Gli artisti anticipano gesti
scientifici, i gesti scientifici provocano sempre gesti artistici”. Quindi lo
Spazialismo acquisisce e sviluppa la strada dell’arte ambientale, un’arte che
esce dalla bidimensionalità della tela per diluirsi nello spazio circostante. Queste
due scoperte della plastica futurista, ossia l’uso di materiali diversi e
inconsueti nell’arte, e lo sviluppo ambientale dell’opera d’arte diventano i
presupposti su cui i gruppi cinetici (Gruppo T, Gruppo N, Gruppo Uno)
costruiscono progressivamente i propri assunti teorici.



L’Estetica della Macchina
dunque stabilisce una necessità nuova all’arte: la pittura e la scultura non
rispondono più alla necessità dell’uomo di oggi. La sua sensibilità viene
conformandosi continuamente sulle emergenze create dalle manifestazioni della
civiltà che si rinnova. La scienza, il dinamismo, il mutevole determinano
nell’uomo un modo più intenso di percepire il flusso del tempo. Viste alla luce
di queste premesse le opere dei componenti dei gruppi cinetici si riconoscono
come il risultato di ricerche tendenti ad usare il tempo come mezzo plastico
assieme allo spazio. Di conseguenza, si impone un arte che vuole essere attuale
nel suo tempo; una necessità di comunicazione totale per arrivare ad un’unità
di tempo e spazio.



Su questa premessa è
possibile tracciare una linea continua che inizia col progetto di arte totale
del Futurismo per proseguire ad un’arte ambientale nello Spazialismo e ancora
un arte che introduce la nozione di tempo dei gruppi cinetici. Sono proprio su
questa linea i prolegomeni di Futurismo 3000.



Ciò che accomuna Antonella
Pagnotta all’operatività artistica che si fonde sull’Estetica della macchina è
il tentativo di un’ arte attuale che cerca la combinazione tra arte e scienza;
un’arte che per essere attuale è costruita con mezzi attuali; e poi la
convergenza con la provocazione più direttamente futurista, la componente
ludica e in ultimo la centralità dell’essere, il corpo. Il binomio arte-scienza
che come abbiamo visto ha accompagnato gran parte della storia del Novecento è
entrato in crisi in questo XXI secolo. Dal momento in cui la scienza si è
arrogata il diritto di divenire non una delle conoscenze, ma la conoscenza, non
ha fatto altro che sostituire quel compito che per molti secoli è stato della
religione, ovvero la custodia della verità, oggi la scienza non ha più verità,
di conseguenza si devono recuperare strumenti della conoscenza che l’uomo  ha pensato di non dover più utilizzare.
Possiamo ben dire oggi che la parte razionale dell’essere ha raggiunto un
elevato grado di sviluppo, ma, in modo altrettanto sicuro, possiamo dire che la
parte emozionale dell’essere non ha raggiunto uguale sviluppo: le emozioni
partono dalla parte più antica del cervello fondendosi somaticamente attraverso
i sensi. Che cosa sono i sensi se non l’intelligenza del corpo? Questo è il
fulcro dell’azione artistica di Antonella, l’intelligenza del corpo. Urge
tornare al corpo, ristabilire l’integralità dell’essere nella sua unità di
mente e corpo. Alla luce di questo vale l’aggettivo meccaminoso: un
comportamento eretico nei confronti di un meccanicismo che impone sempre più un
confronto con la realtà di tipo meccanico, simulatorio, artificioso. 



Il comportamento eretico mira
a ristabilire un contatto diretto e veritiero con l’ambiente. Così come la
dimensione ludica è ineluttabilmente integrata ad ogni azione e si enfatizza
negli interventi dello spazio espositivo o urbano per misurarsi con il vissuto quotidiano.
È un esperimento di coinvolgimento attraverso l’atto estetico, quindi come ogni
prassi sperimentale procede per tentativi e gli esperimenti si differenziano
tra loro. Ogni mostra è metaforicamente un esperimento. Questa volta il
coinvolgimento è nella complessità del sociale e dei suoi tabù. Il Sentiero del
giorno, l’Albero della vita, i Frutti d’artista, il Puzzle dell’Incontro, le
Videosenzazioni, non sono altro che un tentativo sinestetico di moltiplicare il
proprio corpo, esporlo così com’è, senza controfigure, senza rimorsi.



Il corpo è fruito attraverso
l’ibridazione corpo-macchina nel Sentiero del giorno, dove l’opera è un
meccanismo che si aziona solo attraverso la partecipazione dello spettatore;
l’opera non è godibile apriori se non si è certi di attivarla e quindi svelarne
il vero contenuto. Il corpo è presentato, nell’Albero della Vita, come forma
pura, immortalato dal obbiettivo fotografico, godibile in una dimensione
puramente estetico-immaginativa. Una foto può diventare anche file, immesso
nella rete; ma non c’è copyright, là si può copiare, riprodurre, ristampare,
colorare, mutare, non c’è regola sulla rete. La foto celebra il corpo di
Antonella. Il suo corpo non è altro che il corpomeccaminoso, pubblicizzato,
presentato, esposto. Attraverso i corpo eternati, fissati, lo spettatore, anche
in questo modo, conosce l’arte di Antonella.



Nei Frutti d’artista, ci sono
le Grazie. Qui il corpo è ha abbandonato la dimensione privata, intima, segreta
di sé. Il corpo è sovraesposto, non è più privato, è il corpo di A.P. ma è
anche di tutti. Il suo corpo è messo a disposizione della collettività.
Collezionare parti del corpo, oppure scegliere la parte che più si preferisce o
meglio ci aggrada: le mani, i piedi, il seno, il busto, un solo braccio. A.P.
che si auto celebra in un’Estetica Ascetica e mistica. In un mondo dominato dal
raziocinio, da una laicità pura, dalla matematizzazione della logica A.P. vuole
recuperare la fede in se stessa, nel suo corpo, nell’essere, nell’uomo.



Il corpo lo si conosce
giocando, stuzzicando la fantasia come nel Puzzle dell’incontro. Lo spettatore
può divertirsi ricostruendo il corpomeccaminoso, nel minor tempo possibile, e
vincere un premio. Quest’angolo forse vuole ricreare quell’atmosfera fastosa
delle manifestazioni collettive che implicano sempre un profondo e attivo
coinvolgimento ludico: penso al luna park, al carnevale, alle processioni, alle
danze tribali.



In ultimo le Videosenzazioni,
gli atteggiamenti, le pose, potenziati dalle possibilità video. Gli atteggiamenti
di A.P. più rappresentativi, più osservabili, più visionabili.



In conclusione, il
meccanismo, la foto, la grazia, il video sono un messaggio preciso: Antonella
Pagnotta vuole fare dell’arte, non l’artista. L’artista è un ruolo sociale, un
mestiere come un altro; fare dell’arte invece significa esprimersi sempre e
comunque attraverso qualsiasi mezzo attuale. La sua arte nasce proprio dal suo
essere nel mondo, dai suoi rapporti sociali, dal vivere a pieno ora: hic et
nunc.



L’arte non è intellettualismo,
non è concettualismo, anzi denuncia queste tipologie di lavoro artistico. Per
questo mette il suo corpo, perché è la sua arte, che non è altro che la sua
persona, il suo stare al mondo e nel mondo.



Per confermare questa
ipotesi, poniamo il caso dei neuroni specchio, scoperti da Giacomo Rizzolati:
sono cellule cerebrali che si attivano non quando il soggetto agisce
direttamente ma quando osserva l’azione compiuta da un altro. Essi
rappresentano l’azione motoria di un animale nel cervello di un altro e se
l’ipotesi del “sistema specchio” è valida «allora i concetti non sorgono, come
credono alcuni, nella mente solitaria di un individuo, ma grazie
all’interazione e alla comunicazione con gli altri».



Quest’ultima nota rappresenta
la necessità di un’arte della comunicazione totale: ogni installazione
rappresenta un tipo di risposta, un atteggiamento da porre nell’Attuale.

 MARCELLO FRANCOLINI

 

Leggimi, e sarai Letto!: la nuova idea editoriale della Diamond Editrice

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“La letteratura non si improvvisa, un romanzo non si scrive per caso, un racconto non è frutto di una semplice storia qualsiasi che passa
per la mente.”
Queste parole sono state pronunciate dall’editore Simone Di Matteo in un’intervista del 2011. Oggi la Diamond Editrice ed
il suo editore ci sorprendono con un’idea editoriale forgiata sull’originalità e sulla modernità.
“Leggimi, e sarai Letto!” è il nome
della nuova idea della casa editrice. Un’idea che permette ai lettori di leggere e di farsi leggere per un’eventuale pubblicazione in una
delle otto collane della casa editrice (“C’era una volta”, “Red Passion”, “Imago”, “People”, “Black Horse”, “Cocktail”, “Pillole”,
“Frammenti”).
La Diamond Editrice nasce solo nel 2010 ma in così poco tempo è riuscita a farsi un nome nel mondo dell’editoria grazie alla
forza inventiva non solo del suo editore ma anche di tutti i collaboratori presenti. Un gioco di squadra che ha portato, tra le altre, la
collaborazione con la Croce Rossa Italiana.
La nuova iniziativa è diretta agli autori e lettori che hanno un manoscritto inedito a casa e
che non sanno se inviarlo o meno per una valutazione, tante volte l’autore è in dubbio a causa delle varie esperienze negative che si
nascondono dietro l’angolo.
“Leggimi, e sarai Letto!” da l'opportunità e la sicurezza agli autori di proporre i propri scritti, di essere
letti ed in caso di esito positivo, di essere pubblicati; in caso di esito negativo gli autori saranno avvertiti. Un’idea che prende spunto
dalla realtà: troppi scrittori e pochi lettori.
Dunque, non solo un’iniziativa letteraria ma anche un’iniziativa sociale che mette al
primo posto la necessità della lettura ed il bisogno di qualità editoriale.
Inoltre si avranno tempi brevissimi di valutazione, tutto lo
staff sarà unito nel progetto. Una presa di coscienza della casa editrice che si propone di intraprendere e lanciare nel panorama culturale
italiano una sorta di rivoluzione editoriale. Questa nuova governance ha lo scopo di far conoscere i "gioielli" presenti all'interno del
catalogo della DiamonD EditricE.
Per partecipare a “Leggimi, e sarai letto!”, e dunque per aver la possibilità di essere letto, si dovrà
sfogliare il catalogo online della DiamonD EditricE e scegliere un solo libro. Dopo aver ordinato il libro si dovrà inviare un’email alla
redazione allegando il numero dell’ordine, l’inedito che si vorrebbe far pubblicare e qualche informazione biografica.
L’email sarà dunque
il veicolo dell’iniziativa e permetterà al lettore di diventare scrittore, ed in taluni casi allo scrittori di divenire lettore.
Ricapitolando, per partecipare basterà ordinare un libro dal catalogo della casa editrice ed inviare un email con i dati, il codice dell’
ordine e il proprio inedito.
Tutti gli inediti inviati saranno valutati da una commissione speciale di lettura e selezione dei testi,
composta da esperti nel settore. Le spese di spedizione sono a carico della casa editrice e le email senza codice di acquisto non saranno
prese in considerazione.
In questo modo, la DiamonD EditricE si dimostra unita in una lotta editoriale che va contro la prevaricazione di
pochi nei confronti dei più. Una sorta di dimostrazione creativa di ciò che si può attuare tra i semplici, tra le persone come noi che
pensano che, oltre alla speranza, debba uscire anche la giustizia dal vaso di Pandora.

Info
http://www.diamondeditrice.eu/
http://www.
diamondeditrice.eu/news/item/83-leggimi-e-sarai-letto-%E2%80%93-nuova-governance-per-la-diamond-editrice.html
manoscritti.diamond@gmail.com


Fonte:
http://oubliettemagazine.com/2013/06/12/leggimi-e-sarai-letto-la-nuova-idea-editoriale-della-diamond-editrice/





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mercoledì 12 giugno 2013

Musica contemporanea (pop): Ouverture boom con i Fun per il grande evento Ferrara sotto le Stelle *by Il Fatto Quotidiano


Sigur Ros, Arctic Monkeys e Baustelle per un’estate di musica

Al via la diciottesima edizione della rassegna estiva che raccoglie cantanti e artisti provenienti da tutto il mondo. START oggi  12 giugno con i Fun, poi a seguire Baustelle, Arctic Monkeys, Sigur Ros, Black Angels e tanti altri

 

 

“We are young” e abbiamo detto tutto. Il titolo del pezzo più ascoltato della band dei Fun., contenuto nell’album Some nights (2012) che li ha resi popolari a livello mondiale, sarà la hit d’apertura della 18esima edizione di “Ferrara sotto le stelle” che proprio il 12 giugno alle 21 (26 euro più diritti di prevendita) ospita sul palco di piazza Castello, a due passi dalla storica reggia degli Estense, il primo grosso nome dell’edizione 2013.

Dopo l’anno funesto del terremoto che si è preso il primo piano della cronaca e ha poi annullato note e strofe di mezza kermesse nell’estate del 2012, l’appuntamento musicale ferrarese che sa dosare pop e autorialità, rock ed elettronica, si ripresenta in tutta la sua singolarità proponendo dopo i genietti di New York altre quattro date da mettere in agenda: il 28 giugno i Baustelle con l’Ensemble Symphony Orchestra; il 5 luglio i The Black Angels; il 9 luglio The Vaccines; l’11 luglio gli Arctic Monkeys; il 26 luglio i Sigur Ros.

Del trio Nate Ruses, Andrew Dost e Jack Antonoff, definiti da una rivista di settore “i Queen che passano l’aspirapolvere fatti di Lambrusco” si ricordano: il Grammy Awards 2013, la clamorosa serata in cui hanno suonato – con buona pace degli Wilco – per la rielezione bis del presidente americano Obama, il milione di copie venduto solo negli Usa del secondo album Some Nights.

Dopo di loro toccherà ai Baustelle (28 euro), la band toscana che ha creato un proprio universo estetico inconfondibile, pieno di melodie ariose che stemperano liriche spiazzanti, ironiche e spesso amare. L’accompagnamento di un’orchestra di 40 elementi rende la data ferrarese un’occasione imperdibile per ripercorrere il percorso musicale della band italiana più importante degli ultimi anni.

Il 5 luglio è la volta dei The Black Angels (15 euro). Unica data italiana per la cult-band di Austin, ai vertici del movimento neo-psichedelico statunitense. Nome “rubato” ai Velvet Underground e radici che affondano nelle trame lisergiche di Doors e 13th Floor Elevator, la band texana rielabora con originalità il suono incandescente degli anni Settanta con riff viscerali e lunghe suite ipnotiche.

Il quartetto londinese The Vaccines suonerà il 9 luglio (18 euro), appena 72 ore dopo l’apertura del concerto dei Rolling Stones ad Hyde Park, Un progetto musicale che coniuga l’urgenza del power-pop adolescenziale a influenze rock’n’roll anni ’50, garage e punk. Immediatezza e impatto unici nel loro genere, brani brevi e fragorosi, ma soprattutto melodie orecchiabili.

Il concerto più esoso della rassegna, 32 euro, giovedì 11 luglio alle 20.30, è degli Arctic Monkeys, band salita alla ribalta grazie al passaparola sul web, il quintetto di Sheffield è giunto al successo planetario grazie ad una continua evoluzione stilistica e compositiva, caratterizzata da un mix di melodie scanzonate e testi maturi e introversi. L’apertura del concerto sarà affidata alle melodie sixties di Miles Kane, alter ego di Alex Turner nei Last Shadow Puppets.

Finale col botto per i Sigur Ros il 26 luglio. La band islandese che non ha più bisogno di rappresentazioni è una prodigiosa anomalia del panorama musicale contemporaneo. Il suo universo sonoro è fatto di lunghe suite rarefatte, ritmi rallentati, una vocalità insieme ancestrale ed aliena, trame evocative ed impalpabili ed esplosive progressioni elettriche.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/12/ferrara-sotto-stelle-sigur-ros-e-artic-monkeys-per-unestate-di-musica/624229/

Futurismo: Roby Guerra presenta Gramsci e il 2000 alla Biblioteca Gramsciana di Ales (Oristano)

 

Gramsci Futurismo.jpg

**Roby Guerra (nato nel XX secolo), scrittore, ha pubblicato, tra l'altro, "Futurismo per la nuova umanità. Dopo Marinetti, arte, società tecnologia (Armando editore, 2012): " la storia del futurismo dopo Marinetti".
 
La biblioteca Gramsciana Onlus e il Circolo Cultura Cinematografica Fitzcarraldo Ales organizzano Sabato 22.06.2013 alle 18,30 presso la sala Convegni del Municipio di Ales un incontro dal titolo : Gramsci, Futurismo Neo-Futurismo e Graziano Cecchini RossoTrevi. Sarà presente Graziano Cecchini . A cura di Giuseppe Manias (curatore Biblioteca Gramsciana).
Programma:
- videoconferenza presentazione di Roby Guerra "Gramsci e il 2000: per una sinistra italiana nell'era di Internet" (La Carmelina, 2013) ( "postfazioni di Giuseppe Manias, Graziano Cecchini, Zairo Ferrante, Luca Siniscalco) a cura di illy.13 -video tributo Automata Voltaire di Vitaliano Teti(*testo R. Guerra, musica Giorgio  Felloni, by The Scientist Video Festival International Ferrara, 2007). *Presentazione Video per opzione estetica dell'autore che dichiara: "negli anni duemila, l'opzione video è futurismo digitale doc e di Vera Sinistra"

Dopo i filmati incontro dibattito con il celebre  Graziano Cecchini Rosso Trevi, artista futurista noto per le sue performance quali quella di Fontana di Trevi e quella di Piazza di Spagna, in azione futurista anche il 23 successivo per l'evento Graziano Cecchini apre le celle di Gramsci.
 
*estratto da Roby Guerra "Gramsci e il 2000"
 

GRAMSCI E I MEDIA (estratto)

Gramsci lascia sui Media e la società di massa (ai suoi tempi allo stato nascente) pagine non a caso quasi obliate.., invece ben più significative di molti suoi comandamenti ancor oggi recitati a pappagallo da certi esegeti e vulgata, giornalisti progressisti pretesi inclusi, persino da pronipoti di Don Sturzo.... Intanto Gramsci, fin da certe sue primordiali analisi del fascismo (e anche del futurismo) visto-i già come fenomeni nuovi della nuovissima all'epoca società di massa, colse certa duplicità affascinante tipica della novità storica che riguardava anche proprio la classe dei lavoratori e degli operai: insomma suggeriva terze vie.. oltre al falso bivio apocalittici/integrati, molti decenni prima di Eco e i semiotici, strumenti innovativi per decifrare la società di massa e strumenti flessibili, in primis riconoscendo almeno in linea di principio la necessità di ascoltare le nuove domande del popolo, interfaccia con il Reale dinamico e mai statico, astratto, quindi la necessità di elaborare nuovi strumenti interpretativi per conservare l'avanguardia intellettuale al passo di corsa con le pulsioni nuove popolari e non con i dogmi del Partito.

A partire dagli anni cinquanta, un certo McLuhan, con lungimiranza impressionante, prevedeva per effetto dei nuovi media elettronici e della rivoluzione mediatica conseguente il ritorno a certi valori culturali cosiddetti orali, periferici, antinazionalistici..., sintetizzati nello spot celeberrimo, il Mondo è “un villaggio elettronico e globale”! E interpretava la nuova cultura strettamente di massa come nuovo folklore industriale, come nuova cultura popolare! E la cultura pop prima e electro/techno oggi, tam tam del cibermondo e delle tribù' postmoderne sono fatti......

 

Info:
Graziano Cecchini Appunti di Viaggio
http://youtu.be/e5YaHfNuFRI
Roby Guerra Gramsci2000... (estratto)
http://www.facebook.com/photo.php?v=3180000315008&l=8455152046883525331
V.Teti... Automata Voltaire
http://youtu.be/1pWf2YGu_Vw
Centenario del Futurismo Live... da RaiDue *2009 (*Ferrara...)
http://youtu.be/d91UHAMzFeY