lunedì 1 novembre 2010

Colonizzare lo Spazio di Ciro Tarini

*from Futurology.it (of Ugo Spezza) & Estropico blog
 
Finalmente un nuovo articolo su Futurology.IT dopo un periodo di stasi. Si tratta di un interessante testo di Ciro Tarini, laureato in Filosofia, esperto di energia solare e colonizzazione dello spazio. Il problema che si pone non è di tipo secondario, anzi. Basti solo pensare alle parole del grande astrofisico Stephen Hawking che vi riporto di seguito:

La nostra unica possibilità di sopravvivenza a lungo termine non è quello di rimanere isolati sul pianeta Terra, ma di espanderci nello spazio[...]. Abbiamo compiuto notevoli progressi negli ultimi cento anni. Ma se vogliamo continuare oltre i prossimi cento anni, il nostro futuro è nello spazio. Sarà abbastanza difficile evitare il disastro sul pianeta Terra nei prossimi cento anni, per non parlare dei prossimi mille, o milioni di anni. La razza umana non dovrebbe avere tutte le sue uova in un paniere, o su un pianeta.
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Elettri-città a Genova: Festival della Scienza 2010

Mostra

Un percorso didattico alla scoperta delle città del futuro
Eolico, solare, biomasse: lo sviluppo tecnologico permette già di immaginare una città alimentata dalle sole fonti rinnovabili? Qual è l’impatto ambientale e urbano di queste tecnologie? Nella città del futuro, una città verde basata sull’energia elettrica ottenuta in maniera pulita, il cittadino non è più solo consumatore passivo di energia, ma è anche produttore, immettendo nella rete pubblica l’energia prodotta e non utilizzata. La mostra, attraverso un gioco di ruolo, invita i visitatori a confrontarsi con il diverso stile di vita richiesto dalla città del futuro gestita da smart grid, le reti intelligenti per la gestione dell’energia. I cittadini-giocatori devono risparmiare più energia possibile facendo delle scelte legate alla conduzione della propria vita, scelte che hanno un impatto sull’energia a disposizione dell’intera comunità.....

Appello ai cittadini di Halloween from Gorgon Magazine:

Dal film al mito, dal mito all'esistenza: Nightmare Before Christmas e una festa che vuol farsi libera da ogni santo

di Marco Teti e Marco Benoit Carbone

 (Additional editing: Moreno Tiziani)

 

 


 

 

Tim Burton's Nightmare Before Christmas non è un film d’animazione solo per bambini, né un semplice prodotto commerciale. Il capolavoro realizzato dal team di Burton, grazie anche alla regia di Selick e all’eccezionale ricerca musicale di Danny Elfman, dà vita, con i mezzi dell’arte cinematografica, musicale e figurativa, al mondo inimitabile di Halloween Town, debitore di molti aspetti di quella che è un'oscura e sconfinata tradizione culturale e artistica. Ma non solo.....

continua Gorgon Magazine

RAI NEWS 24 Iraq: assalto a chiesa cristiana di Al Qaida

Baghdad, 01-11-2010
Al Qaida torna a seminare il terrore a Baghdad. Un commando armato ha assaltato al tramonto una chiesa di rito cattolico orientale nel cuore della capitale irachena durante la messa della domenica prendendo in ostaggio per alcune ore un centinaio di fedeli e due sacerdoti.

Le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nella chiesa Saiydat al Nayat (Nostra Signora del perpetuo soccorso) neutralizzando i terroristi. Il bilancio del blitz e' pero' altissimo: 37 morti, di cui la maggioranza sono ostaggi, oltre a sette agenti e sette terroristi, secondo il ministero dell'Interno iracheno....

 
RAI NEWS 24

Graziano Cecchini Rossotrevi in Focus!

*da Focus: Il Futurismo nella cucina e nella moda
 
C’è chi li considera anticipatori della nouvelle cuisine per l’attenzione che ebbero verso la presentazione artistica delle pietanze e per il coraggio sperimentale con cui osavano accostare i sapori dei cibi. Nella moda, invece, si cimentarono con invenzioni e trovate che rivoluzionarono il gusto borghese dei tempi.
Fu per esempio uno di loro a ideare la tuta da lavoro (la futura “tuta blu”) con tasche e cintura, nel 1919: il pittore, scultore e stilista Thayaht (pseudonimo del fiorentino Ernesto Michaelles) che aderì al futurismo nel 1918 dopo aver conosciuto Marinetti. Il prototipo della tuta risale probabilmente a un capo d’abbigliamento nato a fine ’700, ma Thayaht ne semplificò l’utilizzo e ne escogitò il nome: deriverebbe dalle lettere T, U e A che, combinate fra di loro, formavano l’indumento (oppure, secondo un’altra versione dello stesso Thayaht, da “tutta”, cioè “ottenuta tutta da un pezzo solo” o “che veste tutta la persona”).


Colorati
«La scelta di utilizzare colori aggressivi, tipica dei futuristi, ha avuto ripercussioni su tutta la moda successiva» aggiunge Grazioli. «Anche i tagli spigolosi che deformano geometricamente il corpo nelle collezioni di alcuni stilisti sono idee futuriste».
Giacomo Balla progettò un “abito futurista” e nel 1914 firmò un manifesto dal titolo Il vestito antineutrale, in cui dichiarava che gli abiti futuristi dovevano essere aggressivi, dinamici, semplici e comodi, igienici, gioiosi, illuminanti, volitivi, asimmetrici, di breve durata e variabili. Disegnò poi abiti, panciotti e cravatte da uomo e golfini, borsette e sciarpe da donna. Infine, inventò i “modificanti”: pezzi di stoffa ricamata e colorata che grazie a speciali bottoni si potevano applicare in qualsiasi parte del vestito, per rinnovare in modo continuo i propri abiti.


Azione!
Chissà se l’artista Graziano Cecchini indossava “modificanti” quando nell’ottobre del 2007 finì sulle prime pagine dei giornali per quella che definì “azione futurista”. Si era procurato un bidone di vernice rossa e mezzo milione di palline colorate: il primo lo svuotò nella fontana di Trevi, a Roma, le seconde, tre mesi dopo, le rovesciò dalla scalinata di Trinità dei Monti, lasciando che trasformassero piazza di Spagna in un tappeto di sfere multicolori. Dopo la performance Cecchini distribuì volantini con su scritto “Dal Rosso Trevi alla quadricromia, i fratelli d’Italia si son rotti le palle”. Niente di eversivo, avrebbe forse pensato Marinetti, ma, come nella migliore tradizione futurista, di sicuro impatto mediatico.

 
FOCUS
 

Graziano Cecchini says he ... | http://www.abc.net.au/news/stories/2008/01/17/2140323.htm