lunedì 1 novembre 2010
Elettri-città a Genova: Festival della Scienza 2010
Appello ai cittadini di Halloween from Gorgon Magazine:
di Marco Teti e Marco Benoit Carbone
(Additional editing: Moreno Tiziani)
Tim Burton's Nightmare Before Christmas non è un film d’animazione solo per bambini, né un semplice prodotto commerciale. Il capolavoro realizzato dal team di Burton, grazie anche alla regia di Selick e all’eccezionale ricerca musicale di Danny Elfman, dà vita, con i mezzi dell’arte cinematografica, musicale e figurativa, al mondo inimitabile di Halloween Town, debitore di molti aspetti di quella che è un'oscura e sconfinata tradizione culturale e artistica. Ma non solo.....
RAI NEWS 24 Iraq: assalto a chiesa cristiana di Al Qaida
Al Qaida torna a seminare il terrore a Baghdad. Un commando armato ha assaltato al tramonto una chiesa di rito cattolico orientale nel cuore della capitale irachena durante la messa della domenica prendendo in ostaggio per alcune ore un centinaio di fedeli e due sacerdoti.
Le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nella chiesa Saiydat al Nayat (Nostra Signora del perpetuo soccorso) neutralizzando i terroristi. Il bilancio del blitz e' pero' altissimo: 37 morti, di cui la maggioranza sono ostaggi, oltre a sette agenti e sette terroristi, secondo il ministero dell'Interno iracheno....
RAI NEWS 24
Graziano Cecchini Rossotrevi in Focus!
C’è chi li considera anticipatori della nouvelle cuisine per l’attenzione che ebbero verso la presentazione artistica delle pietanze e per il coraggio sperimentale con cui osavano accostare i sapori dei cibi. Nella moda, invece, si cimentarono con invenzioni e trovate che rivoluzionarono il gusto borghese dei tempi.
Fu per esempio uno di loro a ideare la tuta da lavoro (la futura “tuta blu”) con tasche e cintura, nel 1919: il pittore, scultore e stilista Thayaht (pseudonimo del fiorentino Ernesto Michaelles) che aderì al futurismo nel 1918 dopo aver conosciuto Marinetti. Il prototipo della tuta risale probabilmente a un capo d’abbigliamento nato a fine ’700, ma Thayaht ne semplificò l’utilizzo e ne escogitò il nome: deriverebbe dalle lettere T, U e A che, combinate fra di loro, formavano l’indumento (oppure, secondo un’altra versione dello stesso Thayaht, da “tutta”, cioè “ottenuta tutta da un pezzo solo” o “che veste tutta la persona”).
Colorati
«La scelta di utilizzare colori aggressivi, tipica dei futuristi, ha avuto ripercussioni su tutta la moda successiva» aggiunge Grazioli. «Anche i tagli spigolosi che deformano geometricamente il corpo nelle collezioni di alcuni stilisti sono idee futuriste».
Giacomo Balla progettò un “abito futurista” e nel 1914 firmò un manifesto dal titolo Il vestito antineutrale, in cui dichiarava che gli abiti futuristi dovevano essere aggressivi, dinamici, semplici e comodi, igienici, gioiosi, illuminanti, volitivi, asimmetrici, di breve durata e variabili. Disegnò poi abiti, panciotti e cravatte da uomo e golfini, borsette e sciarpe da donna. Infine, inventò i “modificanti”: pezzi di stoffa ricamata e colorata che grazie a speciali bottoni si potevano applicare in qualsiasi parte del vestito, per rinnovare in modo continuo i propri abiti.
Azione!
Chissà se l’artista Graziano Cecchini indossava “modificanti” quando nell’ottobre del 2007 finì sulle prime pagine dei giornali per quella che definì “azione futurista”. Si era procurato un bidone di vernice rossa e mezzo milione di palline colorate: il primo lo svuotò nella fontana di Trevi, a Roma, le seconde, tre mesi dopo, le rovesciò dalla scalinata di Trinità dei Monti, lasciando che trasformassero piazza di Spagna in un tappeto di sfere multicolori. Dopo la performance Cecchini distribuì volantini con su scritto “Dal Rosso Trevi alla quadricromia, i fratelli d’Italia si son rotti le palle”. Niente di eversivo, avrebbe forse pensato Marinetti, ma, come nella migliore tradizione futurista, di sicuro impatto mediatico.
FOCUS
sabato 30 ottobre 2010
TransVision 2010 I Video!
TransVision 2010 (Milan, October 22-24, 2010) is over. The conference has been a full 2-way “mixed-reality” event, with speakers and participants in both Milan and Teleplace. Please see the first conference report on Giulio Prisco’s blog.
Video coverage – The HD videos taken in Milan will be available on the conference’s DVD and online on blip.tv, see the index on the TransVision 2010 website. Some participants have also recorded videos from Teleplace. The videos are available on telexlr8.blip.tv. Thanks to Phillip Galinsky, Next Dila Dreamhacker, G. Stephens and others.
VIDEO 1A: Day 1, Part A – 360×240 resolution, 1 hour 35 min. Francesco Verso (last part of his talk), Riccardo Campa on Italian Futurism, Antonio Saccoccio, Roberto Guerra (also with contributions from Graziano Cecchini and Vitaliano Teti).
VIDEO 2A: Day 2, Part A – 600×400 resolution, 1 hour 10 min. Aubrey de Grey (last part of his talk), Max More.
VIDEO 2B: Day 2, Part B – 600×400 resolution, 1 hour 44 min. Martine Rothblatt, Giuseppe Vatinno, David Orban.
VIDEO 2C: Day 2, Part C – 360×240 resolution, 1 hour 45 min. Mike Treder, Giulio Prisco, Emanuele Ratti, Domenico Dodaro.
VIDEO 2D: Day 2, Part D – 360×240 resolution, 2 hours 10 min. From Teleplace: Eugen Leitl, Robert Geraci, Natasha Vita-More.
VIDEO 2E: Day 2, Part E – 360×240 resolution, 23 min. From Teleplace: David Styles.
VIDEO 3A: Day 3, Part A – 360×240 resolution, 3 hours 29 min. Miriam Ji Sun, Dan Massey, Roberto Marchesini, Remi Sussan, David Pearce.
VIDEO 3B: Day 3, Part B – 360×240 resolution, 2 hours 59 min. Polytopia project, Anders Sandberg, Marta Rossi and Jacopo Tagliabue, Randal A. Koene, Fiorella Terenzi (by proxy).
VIDEO 3C: Day 3, Part C – 600×400 resolution, 2 hours 59 min. Polytopia project, Anders Sandberg, Marta Rossi and Jacopo Tagliabue, Randal A. Koene, Fiorella Terenzi (by proxy). Same as Day 3 part b with higher resolution.
NOTES: To download the source .mp4 video files from blip.tv, open the “Files and Links” box.
We had about 30 remote participants in the TVirtual online extension of TransVision 2010, hosted by the teleXLR8 project based on the Teleplace online telepresence platform. Remote participants have been able to watch all talks in realtime, and interact with speakers and other participants. We used two Teleplace workstations, one to stream the video and voice of the speaker and to interact with remote participants, and one to stream the speaker’s slides. For those speakers without presentations in .ppt or .pdf, we used the second Teleplace workstation to show the audience in Milan to the audience in Teleplace. In the afternoon of the second day we have reversed the procedure outlined above and shown remote talks from speakers in Teleplace to the audience in Milan.