Ferrara-Bruxelles, Marani e le lacrime coccodrillesche di certa Intellighenzia

di Benito Guerrazzi


Sulla stampa local, intervento rivelatore di Diego Marani, europeista fin dal midollo spinale, scrittore di buona e meritata fama, pure quando scende - e troppo spesso – nell'agorà politico-sociale – fin dai tempi della sua strenua difesa di certo affaire Sateriale/Ronconi – assolutamente conformista, prevedibile e sintomatico di certa costante "filosofia" politicamente e culturalmente corretta dominante nell'Intellighenzia fu sinistra... Come molti letterati, direbbe H.M. Enzensberger, un classico Idiot Lettré, digiuno di conoscenza scientifica se non in moduli stantard laicistici e pensiero unico. Altrimenti, vista la stoffa comunque culturale, si renderebbe ben conto di certe gaffe, come nell'intervento in questione. Neppure Bruxelles l'ha svegliato, i suoi uffici europeistici proprio a due passi dalla strage recente, ed era in quegli uffici... Ma non ha trovato di meglio di lanciarsi in una apologia piagnistea letterale, razionalizzando e giustificando le ben note lacrime della nostra Magherini, del PD e nominalmente Ministro degli Esteri attuali dell'Unione Europea, all'indomani della strage in questione! Come al solito per attaccare e mai ascoltare le opposizioni a lui, come certo sessontardismo tardo e obsoleto, solo indigeste perchè, nello specifico, contestano legitimamente quel fantasma che i fatti dimostrano e purtroppo tragicamente che è l'Europa: quindi solita retorica contro Bertolaso e Meloni che hanno ben denunciato le lacrime sconcertanti della Magherini che come Marani scambia la Politica e persino quella bellica con un programma sentimentale (e ipocrita...manipolatorio) della De Filippi... Se le strategie di un ministro degli Esteri, sono le lacrime, anziché a caldo... parole non retoriche ma autorevoli e necessariamente fredde, allora meglio la De Filippi stessa che almeno di manipolazione dell'informazione se ne intende! Di più: Marani si vada a leggere qualcosa della Scuola di Palo Alto, confondere la Politica con la psicologia spicciola, è un errore persino patologico di codice, giochi linguistici sballati. Più in profondità è questa sintomatologia che dimostra Neuropa e anche parzialmente, ma centralmente sul piano psicosociale, quel che è potuto accadere in questi giorni a Bruxelles, capitale dell'Unione Europea! Gli incredibili bachi sulla sicurezza emersi riflettono il delirio del buonismo e della tolleranza indiscriminata come strategia fallimentare di integrazione multietnica... Più tolleranti della tolleranza nella capitale europea … Gli esiti sono sotto gli occhi di tutti ma non di certa Intellighenzia pericolosa ormai, con il suo ostentato negazionismo del Reale e dei fatti.