sabato 18 novembre 2023

Ferrara, Lucio Scardino e .. I pittori dei due mondi


Asino Rosso.... Titolo a dir poco perfetto per la sinergia artistica Rovigo- Ferrara  nel corso della storia dell'arte....area Polesine, tra le due sponde immediate del fiume Po....  E boom audience alla Sala dell'Arengo, Palazzo Comunale per la puntuale conferenza del critico d'arte Lucio Scardino, celebre a Ferrara e boto anche in Italia, anche scrittore..

ESTRATTO.... Sono i pittori 'dei due mondi', attivi e apprezzati tra Ferrara e il Polesine e 'uniti' dal Po, il fiume che solca una terra comune, spesso raffigurato attraverso il mito di Fetonte, fulminato da Zeus e caduto proprio nelle acque del Grande Fiume. Una terra quindi che è stata ambientazione delle antiche storie degli dei raccontata da molti ferraresi e polesani, in un continuo scambio: ne ha parlato martedì lo storico dell'arte Lucio Scardino, ospite dei Caschi Blu della Cultura e introdotto da Gianna Andrian, in un incontro in sala dell'Arengo di palazzo Municipale partecipato da circa un centinaio di persone, con alcuni parenti dei compianti artisti. Per l'occasione il pubblico è arrivato anche da Rovigo e dal Polesine................

--
Roberto Guerra
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               

Pierluigi Casalino: Medio Oriente e Occidente, due crisi parallelle



---------- Forwarded message ---------
Da: Pierluigi Casalino <pierluigicasalino49@gmail.com>

La tragedia del conflitto in Medio Oriente è data soprattutto dal crescente pericolo che esso si trasformi in uno scontro religioso, laddove per religioso si intenda una sacralizzazione delle divisioni. Ed è grave anche che la circostanza sia caratterizzata in modo distorto in una divisione tra l' ebraismo e l' islamismo, dal momento che esistono all' interno delle due parti realtà piuttosto frastagliate, non omogenee, diverse, se non opposte. Il che mette in crisi la necessità di una società pluralista e non antagonista sia tra i credenti di una stessa fede che tra quelli che non la hanno.  Tale situazione non aiuta a trovare soluzioni ad un problema che trova tra demagogie varie una etichettatura falsata. La sacralizzazione, non il senso del sacro che appartiene invece ad una dimensione più elevata e alberga nel profondo delle coscienze. Per gli ebrei la Palestina, e non si può dare loro torto, è il luogo dove essi possono finalmente ricomporsi dopo secoli di diaspora e persecuzioni, tant'è che gli ebrei che emigrano in Palestina non lo fanno per ragioni economiche, ma per sopravvivere, sfuggendo a discriminazioni e stermini. Per palestinesi, la Palestina è una parte del mondo musulmano (anche se ciò è una forzatura ideologica, perché ci sono palestinesi di altre confessioni) e proclama la cacciata degli ebrei, pur non essendo mai stata la Palestina un vero e proprio stato e nemmeno è stato voluto dai palestinesi stessi nel 1948. Ogni religione monoteista, è vero, è un fenomeno unitario, espressione di una cultura, fondamentalista, basata su elementi dogmatici. Tuttavia, in Occidente, va detto chiaramente, i processi di secolarizzazione hanno spinto le religioni a rappresentarsi nella sfera pubblica, come parte di un tutto e non già, come nell' Islam come monopoliste del tutto, un rischio che non bisogna più correre dopo lotte secolari per l' affermazione della tolleranza  e della libertà di espressione. In Occidente il dialogo e' diventato una necessità per rapportarsi con il mondo esterno e ha consentito il mutuo riconoscimento tra i credenti e la libertà di parola. L' influenza della religione come fattore di contestazione del pluralismo politico rappresenta oggi un rischio assai  grave che arretra il corso della  storia, una storia che ha dato alla civiltà il principio di tolleranza e di libertà di espressione. Se è vero che l' Islam radicale costruisce una minaccia per i valori dell' Occidente, ma anche del mondo arabo in evoluzione, è anche vero che alcune recenti spinte in seno all'Occidente portano a mettere in discussione i pilastri della cultura democratica e liberale e a non accettare che la politica sia il luogo della ricomposizione delle differenze. Se dunque per il Medio Oriente torna attuale lo spirito di Oslo e pure la ricerca degli accordi di Abramo si impone come via ragionevole alla pace e alla sicurezza, bisogna soffocare fin dal nascere l' idra dell'estremismo rappresentato da Hamas, in Occidente va arginata l' ondata di chi pretende di non  perseguire quei compromessi politici che sono il sale autentico della democrazia

Casalino Pierluigi 


--
Roberto Guerra
 

Mimmo Centonze - Centonze sul palco dopo Ornella Muti, presenta il film "Anemos" al Foggia Film Festival



---------- Forwarded message ---------
Da: MIMMO CENTONZE - (Ufficio Stampa) <mimmocentonze@hotmail.com>



CENTONZE SUL PALCO DOPO ORNELLA MUTI

PRESENTA IL FILM "ANEMOS"

AL FOGGIA FILM FESTIVAL 

 


Il film "Anemos" del regista Fabrizio Guarducci stimola, controcorrente, la ricerca di un vero senso dell'esistenza

Includendo la spiritualità e il divino nella nostra vita, allontanandoci dal materiale

Guarda il video invito di Mimmo Centonze
al Foggia Film Festival


LA NOTIZIA
 
FOGGIA - Domenica 19 novembre 2023 alle ore 20:45 Mimmo Centonze salirà sul palco del Foggia Film Festival, subito dopo l'intervista ad Ornella Muti, per presentare il film "Anemos" diretto dal regista Fabrizio Guarducci.

"È un film completamente controcorrente - dichiara Centonze - per lo stimolo che dà a ricercare la spiritualità e il divino in un mondo terreno, materiale. Oggi la maggioranza è troppo distratta, non pone attenzione al vero senso dell'esistenza e all'equilibrio che deriverebbe dall'includere il divino nella nostra vita. Anche il fatto di vivere in città, chiusi in uffici di vetro e cemento, lontano dalla natura, è qualcosa che ci allontana da Dio che proprio nel creato riflette tutta la sua potenza e il suo amore"

"Che del film ci si sia accorti in America
- continua Centonze - dove è stato premiato all'Orlando Film Festival è un buon segno, che ci fa sperare ad un'attenzione sul tema anche qui in Italia, paese dove ha sede il potere clericale che dovrebbe promuovere la fede e lo fa benissimo con le parole e i discorsi del Papa. Ma poi nei fatti in passato è stata l'istituzione che ha promosso l'Inquisizione, con migliaia di credenti messi al rogo tra cui i Catari, di cui si racconta anche nel film, nell'esperienza della giovane Esclarmonde, una ragazzina catara di 14 anni che preferì essere messa al rogo piuttosto che abiurare la propria fede".

 

Guarda il trailer del film "Anemos"

 
"Anemos" inizia ai giorni nostri: una madre rimane spiazzata dai dubbi del suo bambino sul mistero della vita e su chi l'ha creata: "Se esiste Dio, perché non gestisce il mondo che ha creato?". La giovane madre non sa dare risposte anche perché, forse, lei stessa non si è mai posta queste domande. Una situazione decisamente comune ai nostri giorni: siamo totalmente avvolti dal materiale, soccombiamo così tanto al quotidiano che non siamo più in grado di farci domande sul senso della vita. E sarà forse per questo che la vita ne appare priva?

La narrazione si sposta poi sui personaggi che nel corso della storia invece le domande se le fono fatte, personaggi per cui la ricerca del divino e la ricerca dell'origine era impresa ben più importante della vita stessa. Il percorso del film racconta le esperienze individuali di filosofi, profeti, mistici, dello stesso Gesù, fino ad arrivare ai Catari, per i quali la ricerca del divino era un fatto sociale che si rifletteva nella costruzione di una società giusta ed egualitaria. La storia di "Anemos" sposta quindi lo sguardo dello spettatore dalla vita di oggi al passato attraverso le storie dei grandi personaggi e dei grandi mistici.

Perché "Anemos" oggi? Il film vuole stimolare nel pubblico le domande sul senso della vita, sulla sua origine, sulle conseguenze della vita stessa e delle sue azioni. Vuole aiutare l'individuo contemporaneo a elevarsi dal quotidiano e stimolarlo a compiere quel cammino di ricerca che da sempre ha contraddistinto l'essere umano come tale, e tutto questo attraverso una narrazione delicata e coinvolgente.

 
In alto, la locandina del film "Anemos"
Sotto, alcune scene tratte dal film

In allegato:
- Il video invito di Mimmo Centonze al Foggia Film Festival
- Il trailer del film "Anemos" di Fabrizio Guarducci
- La locandina e alcune scene tratte dal film: scena 1, scena 2

 
Facebook
Instagram
YouTube
Copyright © 2023 Mimmo Centonze, All rights reserved.
 

Our mailing address is:
Mimmo Centonze
Via della Croce 51B
Matera, MT 75100
Italy
 
 

Roberto Guerra
 

mercoledì 15 novembre 2023

1O Case Futuriste...


FUTURISMO SPACE  Sono evidenziate come Incredibili, ma oltre ad essere bellissime sorprendenti (già abitate) sono davvero opere d'arte e di scienza degne del prossimo secolo...almeno in un  futuro "quartiere"  su Marte

ESTRATTO...+  GALLERY
Case futuristiche, reali o frutto della fantasia? Quando si parla di design residenziale, il futuro è già qui. Le case futuristiche, con le loro curve biomorfiche, gli elementi che sfidano la forza di gravità, i materiali eleganti e gli angoli audaci, sembrano un sogno, un film di Hollywood o una creazione dell'Intelligenza Artificiale. Ma queste case futuristiche non sono rendering o set di un nuovo film di fantascienza, sono case reali occupate da persone in carne e ossa, e molto lungimiranti. Da una spettacolare casa in Russia di Zaha Hadid, un'icona dell'architettura, a una casa prefabbricata ispirata alla forma di una girandola in Italia, queste meraviglie architettoniche sono opere d'arte futuristiche. Scoprite in anteprima l'architettura del futuro in queste dieci case futuristiche, suggestive e avant-garde.....

--
Roberto Guerra