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opera B. Cristi /Bar ...Cassana
ASINO ROSSO BLOG FERRARA https://asinorossoferrara.blogspot.com/2023/04/intervista-bruno-cristi-pioniere.html
Bruno Cristi, "personaggio" ferrarese da decenni. Oggi over 70 ha praticamente lavorato fin da ragazzo, 13 anni! anzichè magari perdere tempo con scuole superiori spesso inutili.Insomma un cartellonista, grafico pubblicitario della/dalla metà secolo scorso, quando i grafici... non usavano il computer, ma utilizzavano semplicemente il talento e la conoscenza pragmatica, con anni di vero appredistato o Tecnica, come magari un pittore. Il conosciuto Dossi Dossi come scuola, quando non esistevano corsi di grafica, ma veri professori che insegnavano comunque il mondo futuro... ..L'abbiamo intervistato:
"... C'è una lunga e consolidata tradizione dietro la vignetta sulla sorella della Meloni. La base di partenza è l'inferiorità morale della destra, che autorizza espressioni altrimenti considerate insulti, intollerabili se fatte a parti inverse. Molto recente il «demente» affibbiato dall'ingegner De Benedetti alla premier, senza suscitare particolari reazioni.
Da sinistra il disprezzo per l'avversario politico rasenta volentieri l'odio, legittimando attacchi violenti anche sul personale. Senza rievocare la stagione antiberlusconiana e lo sdoganamento delle ingiurie ai suoi ministri (vedi Brunetta, ferocemente sfottuto per la statura) e ministre (normalmente ritratte come sgualdrine), ci si può limitare a tempi più recenti.
Il Fatto è una delle più affermate palestre per colpi bassi, con i suoi manganellatori per mezzo di matita Vauro, Natangelo, Mannelli e affini. Uno dei soggetti preferiti è Matteo Salvini, accostato di volta in volta a escrementi, parti del corpo poco nobili, animali tipo asini o maiali (vignetta di qualche tempo fa: si vede il leader della Lega con le sembianze del porco e la scritta «Peste suina focolaio a Roma»). In un'altra Salvini è una «metastasi».
In un'altra ancora, di Vauro, è direttamente un «coglione», e via così. Vauro ha trovato ispirazione sempre dal gabinetto per commentare l'elezione del leghista Lorenzo Fontana a presidente della Camera lo scorso ottobre: un enorme escremento fumante da cui spunta la testa di Fontana, titolo: «Mancava la ciliegina sulla torta».