lunedì 27 febbraio 2023

Pensa Libero: DOVE FINIRA' IL TERZO POLO?

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Roberto Guerra
 

Patto Molotov-Ribbentrop e guerra all'Ucraina.

 
Da: Pierluigi Casalino <pierluigicasalino49@gmail.com>
 
Dopo mesi di tentativi di approccio verso la Germania nazista, la Russia sovietica, sempre memore dell'appoggio tedesco, anche segreto, seguito al celebre Rapallo Gheist, riesce ad accordarsi il 23 agosto 1939 con Hitler in quello che sarà noto come il Patto Molotov-Ribbentrop, dal nome dei due ministri degli esteri dei due Paesi. Altrettanto segreti protocolli nel contesto dell'accordo fissavano le future sfere di influenza di Berlino e Mosca. Circostanza quest'ultima che consente al III Reich di invadere la Polonia il 1o settembre 1939 e all'Urss di occupare la Polonia orientale il 17 settembre dello stesso anno in una spartizione che favorisce ai primi del 1949 l'invasione russa di Lituania, Lettonia ed Estonia, che passarono sotto il dominio sovietico. Solo la Finlandia si salvò, grazie alla sua tenace e gloriosa resistenza ("la guerra di inverno" di cui Indro Montanelli, dalle colonne de Il Corriere della Sera, fu attento e popolare testimone). Il Patto Molotov-Ribbentrop resto' in vigore sino al 22 giugno 1941, quando con un clamoroso e calcolato voltafaccia, Hitler lanciò l'operazione Barbarossa contro l'Urss. La vera natura del Patto venne tenuta oscura da Mosca quando Stalin ebbe tutto l'intetesse a non svelare la reale portata della intesa nazisovietica, che era quella di estendere e dividere le influenze russogermaniche in tutta l'Europa Orientale non soltanto sul piano difensivo, ma anche offensivo. Elementi che fanno discendere su Stalin la corresponsabilità nello scoppio della guerra hitleriana. La segretezza dei protocolli del Patto Molotov-Ribbentrop rimasero segreti a lungo, se pur qualcosa trapelasse nel 1945 al processo di Norimberga, anche se in quel momento non si voleva creare pregiudizio nei confronti di uno degli accusatori. Mosca negli anni cercò di dimostrare che Stalin gu costretto ad accordarsi con la Germania a causa dell'ostilità degli anglo-francesi, accusando l'Occidente di "Falsificazione borghese della Storia". Nikita Kruscev, da parte sua, nelle sue memorie, ammetteva che quell'intesa suscitava imbarazzo nel Paese del socialismo a motivo di un Patto innaturale e vergognoso con il nemico di classe. Gli scabrosi documenti rimasero avvolti nel segreto fino all'arrivo al potere di Gorbaciov e completamente divulgati da Eltsin dopo il crollo dell'Urss. Putin, avverso alle aperture della glasnost, e femo nella continuità sovietica, ha voluto congelare le aspettative di chiarezza storica, rinviando in modo maldestro al Patto di Monaco del 1938 o addirittura al Trattato di Versailles del 1919 le vere cause del secondo conflitto mondiale: per Putin la propagandistica tesi di Stalin sulla necessità difensiva del Patto Molotov-Ribbentrop resta sfacciatamente valida secondo la visione imperialistica grande russa portata avanti dall'attuale leader del Cremlino. Visione propagandistica che Putin ha ribadito il 22 luglio scorso per celebrare la vittoria dell'Urss nel 1945. Da qualche mese Putin aveva sferrato l'attacco all'Ucraina, che nei modi e nelle forme ricordava quella sovietica del 1939 alla Polonia orientale, cioè per dare una mano(!?) ai fratelli ucraini, russi e bielorussi colà residenti.
Casalino Pierluigi 



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Roberto Guerra
 

Spal, torna DDR?

https://www.calciomercato.com/news/de-rossi-puo-tornare-alla-spal-la-decisione-di-tacopina-91377

 

di Asino Rosso1

Spal colpi di scena continui con la squadra che sembra destinata alla serie C: Iacopina president yankee sembra out.... Via anche Lupo direttore sportivo e ritorno forse persino di De Rossi, e Oddo? Società allo sbando?


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Roberto Guerra
 

Articolo di Angelo Giubileo, L’Italia s’è desta

 
Da: Angelo Giubileo <angelogiubileo6@gmail.com>


E dunque ci sono voluti cinque mesi, dopo la sconfitta alle elezioni politiche dell'ultimo anno, per eleggere il nuovo segretario del Pd, Elly Schlein. La quale, peraltro, pare si sia iscritta al partito, che ora capitanerà, nel dicembre sempre dello scorso anno. Giovane trentasettenne, è la prima donna a capo di un partito di sinistra, erede del Pci, Pds, Ds.

La Schlein ha vinto al nord e nelle grandi città, e al sud in particolare a Napoli e Palermo oltre che in tante altre città di media grandezza. Non c'è alcun dubbio quindi sul fatto che per quanto riguarda la classe dirigente, anche all'interno del più grande partito di sinistra italiano, le cose cambiano. Ciò che occorre è evidentemente il tempo necessario. Altro fatto indubitabile, è che l'elezione di Giorgia Meloni alla carica di Presidente del Consiglio ha finito, come si dice in gergo ciclistico, per tirare la volata anche all'elezione della Schlein.

Direi pertanto che siamo solo agli inizi di un processo generale di cambiamento che speriamo riporti al centro dell'azione politica l'interesse nazionale di un popolo che, in democrazia, è sovrano. Al contrario di quanto invece accaduto negli ultimi trent'anni…

Angelo Giubileo



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Roberto Guerra
 

domenica 26 febbraio 2023

PD: Un congresso per una donna al Potere?


Più banale di così.... potevano farlo dal 26 9 settembre senza la farsa delle primarie e del congresso! Probabilmente e questo è anche clamoroso visti i dati... (che premiavano ampiamente Bonaccini) della vigilia, anche il PD, dopo la Meloni e relativamente (La Meloni è presidente del consiglio, la Schlein semplice nuovo segretario/a del PD, partito comunque in via d'estinzione anche se ancora con percentuali di voto inspiegabili...). ha una Donna ai vertici, pro un partito che nasce vecchio, femminismo radicale fanatico, pro gay radicale ecc., il partito non dei lavoratori o del popolo ma dei banchieri, dei radical chic di Milano et similia parametropoli, pare promossa da un certo Soros.
Insomma tutto il campionario degradante della )"cultura" dem cancel culture, woke, politicamente corretto il mito dei "diritti dell'uomo" (non il Reale come abc dei diritti dell'uomo, omologazione e uguaglianza totalitaria, non la combinatoria della vera diversità...).
Probabilmente in base ai primi dati Ansa...Probabilmente non solo la banalità di una donna (dopo la Meloni indigesta in modo fanatico ai  pseudoprogressisti) ma il canto del cigno del PD!

di Asino Rosso1 (NDR. Ufficiale il 27 2 2023... Schlein nuovo segregatario/a del PD )