mercoledì 13 gennaio 2021

Pierluigi Casalino: Intervista, Geopolitica, il Grande Reset nell'era del virus?

  a cura di roby guerra

D- Casalino, esperto in geopolitica anche, il virus era e resta pericoloso, ma un Grande Reset forse è socialmente, politicamente, finaziariamente,  sottorraeneo e paralleo al  virus, che ne pensi in poche relative parole?
R- In effetti, la situazione, per quanto sia riconducibile ad un qualcosa che è sfuggito di mano, lascia perplessi per l'approccio stringente adottato nei confronti della popolazione. Le misure di sicurezza sono state certamente poco praticate dalla gente, ma la confusione e l'impreparazione dei governi desta il sospetto che una certa qual regia dell'intero ciclo abbia trovato giustificazioni poco chiare. Resta comunque aperto, soprattutto in una società democratica, il dilemma che il covid 19 ha evidenziato tra salute e libertà, tra sicurezza e diritto. Un rapporto che drammaticamente si è riproposto in quella che ha assunto la denominazione di società del pericolo. Il virus, da un lato, ci sta facendo capire quanto sia necessario un equilibrio tra la spinta alla modernità e il riconoscimento della fragilità e vulnerabilità costitutiva dell'essere umano, ma dall'altro, accanto alla lezione di umiltà impartita, il covid 19 suscita un ampio e spinoso dibattito sulla condizione di crisi, di precarietà, di incertezza in relazione all'avvenire dell'uomo, una condizione densa di nuove ed insidiose contraddizioni e di nuovi pericoli. Non solo quindi un'inedita sfida che la complessità dell'attuale condizione umana planetaria pone alle nostre capaci di conoscenza e di interpretazione del reale. Il trauma collettivo della pandemia, in poche parole, sta cambiando i modelli cultural del nostro mondo. La società del rischio pone in crisi gli stessi fondamentali della democrazia, trasformandosi in società del pericolo. Tre shock globali, attacchi terroristici del 2001, crisi finanziaria del 2008, crisi sanitaria del nostro tempo, lefandole per il futuro a un destino comune. Ciò fa sì che sarà globalmente autodistruttivo, per tutti, per ciascuno, reagire alle crisi, perseguendo o subendo supinamente ulteriori disgregazioni fra individui, fra popoli, fra stati, ognuno alla ricerca della propria immunizzazione, invece, come già detto, impreparate a governare la complessità e la globalità dei problemi. E' tutto da reinventare, compreso quello spirito autentico della democrazia che sembra vacillare di fronte alla dilagante angoscia in atto, sulla quale soffiano pure interessate centrali della confusione illiberale. Si tratta di diventare collettivamente più consapevoli per orientare le élites che ci governano a ritrovare il senso della vera dialettica democratica, evitando derive autoritarie nel nome della difesa del benessere sanitario. 

D- Ultimamente continui la riscoperta di Dante nel VII centenario di Dante: hai sempre avuto (vedi il tuo ebook su Dante nella computer age) uno sguardo anticipatorio, futuribile, planetario per il sommo poeta e non solo: che ne pensi delle attuali ricorrenze, solo celebrative o un convincente download?
R- Credo che le celebrazioni dantesche cadano opportune in questa fase storica dell'Italia e del mondo. La travagliata esistenza del Sommo Poeta e le sue straordinarie intuizioni coprono il nostro presente e il nostro futuro, andando a coincidere con una riflessione più che necessaria sul domani del Bel Paese e dell'universo intero. L'importante è che tali celebrazioni non si limitino ad un retorico ricordo del genio dantesco, ma ne ritrovino il significato profondo, la cui eredità soprattutto civile, più ancora che creativa, si stenda sulla nostra gente, smarrita nell'incontrollato mare della sfiducia e della mancanza di speranza, al fine di recuperarne quell'egemonia culturale e storica un tempo illuminante. La rivisitazione permanente di Dante rimane una missione obbligata per il popolo italiano. Un popolo, quello italiano, che non deve dimenticare che la lettura del passato e della sua lezione serve sempre a tracciare la via del futuro. Dante è la nostra più autorevole radice e su di essa si deve ricostruire la nostra anima. Questa mia nuova pubblicazione su Dante va appunto in questa direzione.

lunedì 11 gennaio 2021

Nuovi Ufo nell'Area 51



.....Nuove rivelazioni che alimenteranno i sospetti riguardo la famosa
 Area militare 51 nel deserto del Nevada su possibili avvistamenti di Ufo. Un pilota privato ha catturato immagini del Nevada Test and Training Range (NTTR) e dell'Area 51, mostrando un misterioso oggetto di forma triangolare all'interno di un hangar aperto. Le foto di Gabe Zeifman, che ha  scattato poco più di 1.000 foto nel giorno di Natale.  

Il Terzo Virus Media



di Roby Guerra

Sono tre i virus che incombono su tutti gli italiani: quello sanitario, ancora pericoloso, quello politico burocratico con la sua gestione semi fallimentare, quello mediatico, di cui si parla anche ma troppo poco, altrettanto pericoloso sul piano psicosociale e persuasore neppure occulto, direbbe Packard: il famoso contagio psichico di memoria freudiana che alimenta certo indubbio terrorismo psicologico.
Qualche psicologo lo evidenzia, ma la maggioranza... Qualche sociologo o massmediologo lo evidenziano ma la maggioranza.... Quasi tutti i media, tranne eccezioni, giornali, televisioni, anche le versioni web, sono lo specchio  della crisi strutturale, non solo dovuta al virus, di una psicologia collettiva dominante regressiva se non di deriva, ancora di memoria freudiana o reichiana... il punto più basso della storia dell'informazione, paragonabile ai regimi comunisti o nazisti o dittatoriali.
In un colpo solo il nostro tempo pandemico ha fuso assieme parecchie distopie di fantascienza: Huxley (Il Mondo Nuovo), Orwell e Zamjatin (1984, La Fattoria degli Animali, Noi), Orson Wells (Quarto Potere),  Samuel Butler (Erewhon) e autori anche recenti.
La tipologia giornalistica si è rivelata per quel che già oltre un secolo fa ai suo relativi albori, dicevano acutamente Oscar Wilde e Karl Kraus; la verità è secondaria rispetto alla notizia o allo scoop, almeno prevalentemente.. e tutto si è amplificato esponenzialmente con l'ascesa della cultura di massa, esploso poi negli ultimi decenni.
Fino ai Social e la Rete, sebbene l'infinita complessità dopo Internet, peggiorata esso stesso rispetto alle origini, fino ai primi anni duemila, garantisce ancora spazi di libera informazione in mezzo a un inferno di informazioni deliranti, pericolose e inutili. Che scriverebbe oggi il celebre Marshall McLuhan? Facile prevederlo, citato spesso a sproposito proprie dagli esperti mediatici o giornalisti, senza spesso capirne una riga....
Alla Rai in questi giorni sono arrivati a questo, nel quasi silenzio generale: 
Soluzioni per il terzo virus Informazione? 
Come per gli altri due, le eccezioni anche giornalistiche con sguardi critici e non convenzionali tipo main stream, per fortuna ci sono, ma sono altrettanto in balia del Grande Reset realistico, non complottista o new age, globale... qualche messaggio nella bottiglia... nella galassia..., Hal 9000.
Il problema strutturale del nostro tempo era già flagrante anche prima del virus, dopo enormemente amplificato come tutti i  picchi postvirus: la soluzione per forza relativa,  è in primis soggettiva, chi è capace, senza retoriche o utopie, di fare il giornalista, il politico e anche l'artista o lo scienziato almeno parzialmente da uomo libero, anche il cosiddetto uomo comune, almeno non è complice del declino neomedievale dell'odierna civiltà. 
Come poi sempre: le stagioni "progressiste" nella storia sono sempre state delle oasi storiche in un mondo, vecchio o nuovo, costantemente poco troppo umano...

domenica 10 gennaio 2021

Ufagrà e il Futurismo nell’era del virus, intervista


 

D. Maestro, nuovo decennio del duemila, il futurismo oggi nell'era del virus, può ancora essere un antivirus artistico?

 R. Lo è oggi e lo sarà anche in futuro perché essendo un'IDEA, a differenza del Movimento futurista cessato nel 1944 con la morte di Marinetti, non si esaurisce perché è un'attitudine spirituale e quindi risorgente. Non solo è un'antivirus ma è il vaccino artistico perché è un modo di vivere, un modo di intendere la vita, quindi oltre il virus.


D. Antonio, il tuo cosmofuturismo.

R. Il mio cosmofuturismo è la fase successiva dell'Aeropittura. Il Futurismo ha avuto tre stagioni: la prima quella dell'industrializzazione, della macchina e della scoperta della velocità. La seconda coincide con l'avvento e l'utilizzo ordinario dell'aeroplano negli anni Trenta, dunque l'Aeropittura. La terza, dall'inizio degli anni sessanta, con la conquista dello spazio (12 aprile 1961, Gagarin primo uomo nello spazio) e dunque con la Cosmopittura.

E' la continuità del Futurismo nell'attualità.

Marinetti, nel Manifesto di fondazione, con l'espressione "il Tempo e lo Spazio morirono ieri", cancella ogni presupposto di lettura cronologica, senza limiti e proiettato sempre alla modernizzazione.

Come ha scritto Giovanni Lista…." Con la cosmo pittura di Fiore, il futurismo dimostra, infatti, di poter andare oltre la residua impetuosità della propria mitologia, e di continuare a dare forma specifica a un'identità dell'arte italiana"..

 

D. Fiore, che fine ha fatto il cosiddetto neofuturismo.

R. Il Neofuturismo rientra nell'IDEA del Futurismo come continuità. Quindi, sarà sempre presente. Forse oggi è un po' meno in evidenza forse un po' "appannato" dopo l'entusiasmo del Centenario del Futurismo del 2009. Ma sono sicuro che futuristi come Roby Guerra continueranno a seguire e storicizzare.___________________________________


a cura di 

 Roberto Guerra

 

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ROMA - È morto Bruno Bottai figlio dello storico ministro di Mussolini, Giuseppe Bottai, presidente Società Dante Alighieri. Dichiarazioni di Pierfranco Bruni (Sindacato Libero Scrittori Italiani): "Bruno Bottai è morto era nato a Roma il 10 luglio del 1930. Si tratta del figlio del grande intellettuale e gerarca Fascista Giuseppe Bottai costruttore di cultura e uomo di grande intelligenza che ha aperto uno straordinario dibattito tra le culture soprattutto con la rivista "Primato". La morte di Bruno Bottai mi rattrista tantissimo.

ROME - Bruno Bottai, son of the historic minister of Mussolini, Giuseppe Bottai, president of the Dante Alighieri Society, died. Statements by Pierfranco Bruni (Sindacato Libero Italian Writers): "Bruno Bottai died he was born in Rome on 10 July 1930. He is the son of the great intellectual and Fascist hierarch Giuseppe Bottai, a builder of culture and a man of great intelligence who opened a extraordinary debate between cultures especially with the magazine "Primato." The death of Bruno Bottai saddens me a lot...

ROMA - L'Arma dei carabinieri ha sottoscritto un protocollo d'intesa con L'Associazione Vite Senza Paura Onlus, per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere. A Roma, venerdì 8 gennaio 2021, la presidente dell'Associazione, Maria Grazia Cucinotta, ha incontrato, alle ore 17, il comandante generale dei carabinieri, generale di corpo d'armata, Giovanni Nistri, per firmare un protocollo d'intesa volto a realizzare efficaci forme di collaborazione per rafforzare l'azione istituzionale nel contrasto alla violenza di genere...

ROME - The Carabinieri has signed a memorandum of understanding with the Association Vite Senza Fear Onlus, for the prevention and contrast of gender violence. In Rome, Friday 8 January 2021, the president of the Association, Maria Grazia Cucinotta , met, at 5 pm, the general commander of the carabinieri, general of the army corps, Giovanni Nistri , to sign a memorandum of understanding aimed at create effective forms of collaboration to strengthen institutional action in the fight against gender-based violence...

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MERANO - The 700th anniversary of Merano - Rösch presented: "A celebration for all the Merano women and for all the people of Merano". The 2017 jubilee year will be celebrated with a rich program: over 150 events including exhibitions, theatrical performances, concerts, book publications, parties and dances and will offer citizens many opportunities to celebrate together. The highlight will be the official Jubilee party, scheduled from 24 to 26 March 2017 at the Kurhaus and at the Puccini...

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