martedì 3 settembre 2019
Crocifissi e Schizofrenia ferrarese
lunedì 2 settembre 2019
Laura Rossi ricorda il Maestro Gabriele Turola volato .. nei suoi quadri postdeperiani... *by Ferrara Italia
La sua pittura, pur essendo figurativa, rientra nella scuola delle avanguardie, in quanto recupera, con uno stile personale, la lezione del Futurismo, del Surrealismo, della Pop Art e dell'Arte Concettuale. Gabriele viveva in un mondo straordinario, in una realtà fuori dal comune, dove l'arte, come egli stesso era solito affermare, "è un gioco serio e molto importante. Il vero artista è un medico che, grazie alla medicina dei colori, diviene il guaritore delle anime tristi".
Le sue opere sono un vero e proprio labirinto di riferimenti: alla poesia, alla letteratura, ai fumetti, al cinema. Sono costruite in maniera certosina, quasi ossessiva nella ricchezza dei particolari che raccontano un universo in bilico tra realtà e finzione, pieno di animali, presenze misteriose e personaggi vari.
Desidero citarne alcuni: il gigantesco Gioco dell' Oca, che galleggia fra la Tour Eiffel e il Moulin Rouge; la Passeggiata del Mago, che tiene il Sole al guinzaglio come un cagnolino.
L'Unesco nel 2003 ha ricavato da un quadro di Gabriele Turola, dal titolo " L'Arca di Noè", una cartolina d'auguri tradotta in tutte le lingue e spedita in tutto il mondo.
Sarà l'amicizia con Lisa Ponti, figlia del noto Gio Ponti, che lo ospitava spesso nella sua casa milanese, a fargli conoscere artisti provenienti da ogni parte del mondo.
Bellissimo il catalogo "Fantasie del Mondo Naturale", promosso dalla galleria torinese Biasutti & Biasutti, contenente racconti e opere dello stesso Turola.
Le sue opere non vanno solo viste, ma interpretate come espressioni di una visione cosmica che collega l'uomo alla bellezza e alla magia dell' universo.
Numerosi artisti negli anni si sono pregiati di una delle sue critiche, e ora senza dubbio sentiranno il vuoto da lui lasciato. Arrivederci Gabri, spero che il paradiso sia come tu lo avevi dipinto. Un abbraccio."
Vittorio Sgarbi - Conte e il nuovo governo di Criptochecche...
Il critico d'arte è scatenato e, questa volta, ad andarci di mezzo sono stati i protagonisti del nuovo esecutivo e il giornalista Klaus Davi.
Nel corso dell'ultima puntata di StaseraItalia, infatti, il conduttore Giuseppe Brindisi interpella Sgarbi circa l'idea del neo premier Giuseppe Conte di creare un "nuovo Umanesimo". "Non credo che Conte sappia cos'è l'Umanesimo- è stata la risposta pronta del critico- È una scelta ipocrita per parlare di umanità insieme a gente che non ne ha".
Ma non è finita qui e Sgarbi rincara la dose, proponendo al conduttore della trasmissione Mediaset (che nella scorsa puntata ha raggiunto il record stagionale) che sarebbe interessante "parlare delle cripto checche di cui questo governo è pieno". E di Giuseppe Conte cosa pensa? "Lui è il primo delle cripto checche". Pronta la risposta del conduttore che ha smorzato l'animo di Sgarbi.
Ma nel frattempo, Klaus Davi si era fatto sentire: "Ahia, volano le querele". E Sgarbi, in tutta risposta, ha rincarato la dose di insulti, comprendendo nel calderone anche Davi: "Abbiamo anche una checca non cripto come Klaus"."
+ Video interno..al link
domenica 1 settembre 2019
Politica e... Ferrara: Franceschini, uno "scheletro" nel grande armadio del prossimo Sparlamento PD+5 Stelle?
Crisi di Governo/ Sgarbi: «Il Pd uscirà a pezzi dall'accordo con i grillini. Quello che sta per nascere è solo un governo di opportunisti»
Crisi di Governo/ Sgarbi: «Il Pd uscirà a pezzi dall'accordo con i grillini. Quello che sta per nascere è solo un governo di opportunisti»
ROMA - Secondo Vittorio Sgarbi, deputato alla Camera, «il Pd uscirà a pezzi dall'accordo con i 5 Stelle».
Commenta Sgarbi: «Ha ragione Calenda nella sua analisi. Come primo risultato, il Pd perderà dappertutto le elezioni regionali. Ormai è evidente a tutti che quello che sta per nascere, tra Pd e grillini, è solo un governo di opportunisti, compreso Beppe Grillo che oggi, dopo averlo coperto per anni di insulti, accetta senza fiatare il sostegno di Matteo Renzi»
Secondo Sgarbi «ognuno, da Di Maio a Zingaretti, fa quello che ha sempre dichiarato di non poter fare. Chi potrà credere - si chiede il parlamentare e critico d'arte - a chi mente solo per interesse ?»
Sgarbi si chiede poi «come conciliare le posizioni divergenti su TAV e riduzione dei parlamentari?»
l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)
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