giovedì 15 novembre 2018

Mafia nigeriana? Se Tagliani si incarta sulle definizioni, Ferrara ha già perso | estense.com Ferrara

Mafia nigeriana? Se Tagliani si incarta sulle definizioni, Ferrara ha già perso | estense.com Ferrara: Quando la politica si incarta sui termini e le definizioni, state pur certi che è molto lontana dall'affrontare i problemi. È quello che ho pensato leggendo la replica del sindaco Tagliani al leghista Alan Fabbri sulla questione della mafia nigeriana a Ferrara. Per Tagliani a Ferrara non si può parlare di alcun problema di mafia nigeriana. Per sostenere questa tesi cita una serie di autorevolissime fonti ufficiali - dal questore alla Direzione Nazionale Antimafia – aggiungendo da provetto avvocato che nel tribunale di Ferrara non si sono celebrati processi a nigeriani per reati di mafia. Per Fabbri invece a Ferrara il problema esiste eccome: per sostenerlo cita le parole di Alfredo Fabbrocini della Direzione Centrale Anticrimine, secondo cui si possono ravvisare dinamiche mafiose nella gestione piramidale dello spaccio e della prostituzione. In mezzo a tutti i richiami a questa o quella onnisciente autorità poliziesca o giudiziaria, entrambi i contendenti ne approfittano per assestare

GOL. Ferrara, appello Intellettuale contro il PD local network neototalitario



Il Pd local, traumatizzato come quello nazionale  dal 4 3 scorso, gioca chiaramente molto sporco. Gli ordini di scuderia del Partito sono già operativi:  incitazione al linciaggio esistenziale  e morale delle opposizioni, politiche e metapolitiche  con l'utilizzo dei  bracci diversamente armati di quasi tutti i media local (tranne il Resto del Carlino e Ferrara Italia) di certa Intellighenzia , di certa società civile e associazionismo e anche certa magistratura: ogni giorno diffamazioni virtuali in certo senso, ma molto indicative contro membri delle opposizioni politiche o dei rari intellettuali non  genuflessi al potere PD e aree affini:  razzisti, fascisti  e  via dicendo.  
Nelle ultime settimane si è alzato il tiro:  il leader della Lega diffamato pubblicamente di nazismo, ma il diffamatore incredibilmente assolto in quanto secondo un giudice geniale si tratterebbe di libera critica politica! Una pacifica azione performativa, nessun reato penale,   dello stesso leader della Lega paragonata a uno stupro da una testata on line orgogliosamente di sinistra.
Gran parte delle stesse  iniziative culturali  istituzionali  hanno quasi sempre un ritornello in primo piano: paragoni continui dell'attuale opposizione con  il  fascismo che fu e con il ventennio che fu...
Esponenti pubblici della fu sinistra chiedono di monitorare  la città  quartiere per quartiere per prevenire soggetti secondo loro  potenzialmente razzisti e fascisti.
Questi geni della fu sinistra  accusano le opposizioni pubbliche e civili di istigazione all'odio continuo, quando al contrario  istigano una città intera all'odio contro gli oppositori stessi, speculando ignobilmente, prova di ignoranza e miseria intellettuale e storica, sui valori della resistenza innegoziabili, già proprio loro: ignoranti anche su certo fascismo storico  non negativo,  di cui negano  valori culturali e artistici sdoganati dagli storici non ideologici di tutto il mondo!   
Questi  geni della fu sinistra continuano la vulgata deja vu dell'antifascismo debordato a paranoia politica, oltre il suo valore oggettivo storico  ripetiamo innegoziabile,  naturalmente dimenticando sempre i crimini del comunismo di cui nei fatti, al di là dei lifting degli ultimi ormai 30 anni, ripetono sempre il solito copione totalitario. 
Come dal  4 3 scorso con la sconfitta elettorale nazionale,  infatti questi geni della fu sinistra anche locale, si spacciano per paladini di ogni diversità  a prescindere, poi non riconoscono mai il libero voto elettorale, la diversità dell'Altro Politico, combattendolo non legittimamente con argomentazioni politiche, ma soltanto con accuse fake news - riassumendo- di   razzismo e fascismo e così via... 
Sono chiaramente fakenews perché se fossero soltanto verosimili allora coerentemente dovrebbero denunciare milioni e milioni di elettori italiani: siccome tecnicamente e politicamente non possono, allora si limitano a diffamare di razzismo e fascismo  milioni e milioni di italiani: e  a Ferrara, visti i voti del PD in caduta libera anche qua e i sondaggi già indicativi in tal senso per le prossime elezioni, stesso copione. Sempre in nome gli Pseudo Democratici dei loro  supposti valori superiori intellettuali, morali e poltici.  Già  Valori Superiori a prescindere, l'uguaglianza vale anche per le lumache afroarabe , ma non per gli avversari politici!
Tempo di denunciare quindi- nello specifico- questo PD totalitario che con la sua costante istigazione all'odio delle opposizioni  e le sue fake news non stop,  sta già condizionando le imminenti elezioni politiche locali e i liberi elettori.
Anche perchè questo PD, questa attuale fu sinistra, non ha nulla a che vedere con il Progressismo storico italiano. Gramsci, Pasolini, Berlinguer si rivoltano nella tomba: hanno sostituito lavoratori e intellettuali con migranti, gay, figure ambigue come Saviano e Toscani e le banche..., il futuro con il presentismo reificato di questa Europa non dei Popoli, ma della Finanza selvaggia, Israele con la Palestina, il Cristianesimo con l'Islam. Sono contro anche il pur imperfetto Reddito di Cittadinanza futuro per questioni anche economiche, quando da Monti in poi hanno sperperato cifre anche superiori per il diversamente nella sostanza parareddito di cittadinanza ai Migranti (via sedicenti coooperative). Il Pd per il futuro in Italia e anche a Ferrara oggi è soltanto una Dead Zone!

Roberto Guerra*, futurologo, Componente Comitato Direttivo Gol

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mercoledì 14 novembre 2018

Il "politico" transumanista: Zoltan Istvan - Codice, La vita è digitale ...

Milano, Centri Sociali , cari al sindaco e gli Zombi PD e Postcomunisti. da chiudere!

http://www.affaritaliani.it/cronache/centri-sociali-da-chiudere-566695.html

Finalmente anche dalla Società Civile milanese  e giovanile non alterata...un appello  hard,  volontà di libertà e stile di civiltà: chiudere  quegli ogm venuti male che sono i centri sociali rossi e veteroestremisti comunisti a Milano,  trastullati  dal sindaco stesso mai sazio evidentemente del degrado di Milano in troppi quartieri  ( "https://www.imolaoggi.it/2018/11/01/milano-sindaco-sala-i-centri-sociali-portano-valore-nei-quartieri-dove-operano/", con una Stazione come biglietto da visita al mondo degna di ospitare come ambasciatore o persino ospite ufficiale di questo passo un certo diversamente multietnico Boko Haram (da una locuzione hausa che letteralmente significa «l'istruzione occidentale è proibita»).  Centri Sociali rossi, persino parodia del celebre a suo tempo centro sociale Leoncavallo.   insomma i centri sociali  "rossi"  archeologia politica..


Ferrara, la comunità nigeriana nega ancora la Mafia multlietnica

di  Benito Guerrazzi


Fino a poco tempo fa ci cascavano anche noti studiosi (il pur mica banale Varese, poi aggiornatosi infatti) e tal Modonesi, noto esponente PD ferrarese.  A quanto pare, non è la prima volta, ci casca ancora in certo senso il Carlino local (ma non solo) con un malinteso senso dell'informazione, dando  troppo credito a sedicenti sembra ambasciatori della comunità nigeriana che - vedi articolo photo - continuano a fare i santi in città, nonostante fatti flagranti.  Non saranno naturalmente  tutti quanti neomafiosi neoitaliani  gli Unti anche dal  Signore.... vescovo local  ultrabuonista:   ma  a sentire tali dichiarazioni autogiustificatorie ridicole,  dovrebbero esserci dei limiti a farsi a Ferrara prendere per il C, in tal modo.

Poi, vero, si sa,  gli illuminati pennivendoli, spesso del carlino Local,  per questioni di target in città senno la testata sparisce, strizza platealmente l'occhio  a una città dove il cattocomunismo è ancora potente, anche in spettacolare  ossimoro con altri "scoop"   filo leghisti stessi  contro il  puntuale degrado multietnico  ferrarese,   nigeriano in particolare per la famigerata Zona  GAD.

D'altra parte, anche se trattasi de Il Resto del Carlino, foglio storico della rivoluzione liberale,  questi sono cronisti  per modo di dire:  tra  etnia nigeriana e etnia ferrarese,  ci sono anche dei Rami sottomenu simili se si parla di  arretratezza sinaptica e neuronale.

Che  le  infinite risse Made in Nigeria in zona stazione  ecc., siano in realtà questioni amorose, magari dovute agli ormoni bollenti della gioventù afro,  lo stesso Pusherismo  non stop,  una sorta di import risorsa di sviluppo o persino un arricchimento culturale, come continuano a svanverare il PD, la Sapignoli, il  Vescovo local,  certe On Lus o certo associazionismo local  "rosso"  e  il Carlino  lo rilanci senza verbo  critico appena sussurrare, la dice lunga sul livello  del giornalismo  ferrarese... 

Già ma  il direttore del Carlino è un moderato stucchevole, ama farsi prendere per il C,  con la sua carta igienica, il suo Giornale, personalizzata!