sabato 28 ottobre 2017

ONLINE IL LABOUR REPORT 2017 - THE BEST IN ITALY

Da: Legalcommunity




 
 

Il ventitreesimo report del centro ricerche di legalcommunity.it 
è focalizzato, per la quarta volta, sul Labour. 

La ricerca, attraverso un'attività di analisi del tutto innovativa,
ha determinato il rating che gli operatori di settore attribuiscono
ai propri advisor e alle loro performance.

Sotto la lente sono finiti oltre 73 studi, italiani e internazionali, attivi nella Penisola.

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Oscar Bartoli blog : I costi di un sistema opaco


 blog "Letter from Washington". 


Oscar Bartoli

 

I costi di un sistema opaco

http://oscarb1.blogspot.com/2017/10/i-costi-di-un-sistema-opaco.html

 

SAN MARZANO (Taranto) LA GIARA DI PIRANDELLO nella lettura di PIERFRANCO BRUNI - Scuola e Beni culturali per leggere Pirandello ai ragazzi delle Medie. Iniziativa dell’Istituto Casalini di San Marzano (Ta) per LIBRIAMOCI del Mibact con Pierfranco Bruni

  


Scuola e Beni culturali per leggere LA GIARA Pirandello ai ragazzi delle Medie. Iniziativa dell'Istituto Casalini di San Marzano (Ta) per LIBRIAMOCI del Mibact con Pierfranco Bruni
 




L'Istituto Comprensivo "Casalini" di San Marzano di San Giuseppe (Taranto) diretto da Maria Teresa Alfonso ha organizzato, in occasione dell'iniziativa LIBRIAMOCI del Mibact, "Libriamo…la nostra mente", un incontro su Pirandello a 150 anni dalla nascita con Pierfranco Bruni, Responsabile del Progetto Etnie – Letterature del Mibact.

Pierfranco Bruni, UNO DEI MASSIMI ESPERTI INTERNAZIONI SUGLI STUDI PIRANDELLIANI, che ha condotto diversi studi sul piano etno letterario e antropologico su Pirandello, portando la lingua italiana pirandelliana in alcuni Paesi Esteri per la Settima della Lingua Italiana nel Mondo,  illustrerà, in una personalissima chiave di lettura, la novella, e poi rappresentazione cinematografica e filmica, " La Giara " di Luigi Pirandello, (Video:https://www.youtube.com/watch?v=tubO7NB6qL4&feature=youtu.be
)  che è l'immaginario e la verità della magia e dei segni alchemici. Un'opera autentica e innovativa sul piano letterario che antropologico e linguistico. Temi ai quali il Mibact e il Miur si confrontano con qualificati modelli. 

La manifestazione, coordinata dai docenti Cira Santoro e Loredana Lo Barco, si è brillantamente svolta lo scorso Giovedì 26 ottobre 2017 nel  Salone BBC di San Marzano alle ore 11:00. I lavori... introdotti dalla Dirigente scolastica Maria Teresa Alfonso e il dialogo con gli allievi... sviluppato da Pierfranco Bruni in collaborazione con i docenti dell'Istituto attraverso anche una lettura di brani del testo pirandelliano.




Un'occasione per valorizzare le celebrazioni di Pirandello all'interno di un modello etno – antropologico e rientra nelle attività progettuali che Bruni svolge per conto del Mibact. Ma perché si è scelta proprio "La giara"?  

"Nella 'Giara', sottolinea Pierfranco Bruni, c'è una visione prettamente simbolica, mitico simbolica, archetipale. Quando l'aggiustatore 'magico', perché sarebbe da definirlo tale, si infila dentro la giara, per 'catturare' quel frammento di rottura della giara, e poi non riesce a uscir fuori perché si rende conto che la bocca della giara ha una rotondità che non permette ad un corpo umano di uscir fuori, lì, si consuma un dato prettamente antropologico. È come se la giara non riuscisse a partorire… I simboli sono singolari".

Una pagina significativa rivolta ai ragazzi della scuola media per comprendere una personalità che caratterizza il novecento letterario italiano. Infatti Pierfranco Bruni ha da par suo e con la ben nota autorevolezza spiegato la complessità di Pirandello ai ragazzi grazie anche ad alcuni Video – Docu realizzati da Anna Montella e da Stefania Romito. Un incontro interessante che si inserisce nel quadro delle iniziative educative e conoscitive tra Mibact e Miur proprio con "Libriamoci".

Ferrara, Dj Afghan e il Reggae 2.0: intervista su Radio Città Fujiko

fonte Ferrara Italia * di R. Guerra


Estratto



E' probabilmente il più importante musicista "totale" (per dirla con Adriano Spatola) contemporaneo ferrarese, famoso in tutta Europa e non solo dove spesso da anni è protagonista come Dj d'avanguardia postpop o meglio, vista certa costante cifra sound di Andrea Manservigi (il suo vero nome diversamente alias di Afghan), reggae euroafro, con live set nei più prestigiosi palcoscenici del genere, secondo noi persino afrofuturismo doc per l'attenzione musicale culturale etnica specifica o meglio con un neologismo technetnica.
Non ultimo come produttore musicale di fama stessa internazionale con Soulove Records. "Critica" per la cronaca unanime tra i diversamente "addetti" ai lavori, tutti postavanguardisti, come dimostra anche l'intervista special guest in Soul Shakedown Party, in questi giorni (puntata-episodio dello scorso 24 Ottobre) a cura del noto altrettanto Dj e radio art director, Pier Tosi….per la storica emittente libertaria di Bologna, Radio Città Fujiko.
Binomio che, come ben evidenziato nell'audio radio intervista, parte da lontano, dal mitico Link bolognese degli anni '90. A Ferrara Afghan è noto per il grande esperimento per circa 15 anni di High Foundation Festival, mai avanguardia del genere musicale in città, con ospiti di fama internazionale o tra certa diversamente nicchia culturale e artistica ben nota e spesso ancor di più fuori mura, in Italia e non solo, sempre dinamica e plurigenerazionale visto che Afghan calca le scene appunto da fine secolo e fine secondo millennio.
Numerose anche le collaborazioni autoctone, Strike, Franco Ferioli, Andrea Amaducci, Eva De Adamo, Max Czertok eccetera eccetera, musica e video o semplicemente arte "elettrica" ed "elettronica" e semplicemente come produttore inventore del logo Soulove Records, noto a livello appunto internazionale! E tale altitudine, come anche in altri casi di ferraristi molto creativi (è) soprattutto fuori dai sempre malware provinciali che inquinano anche come noto le istituzioni, non necessariamente negative in ambito culturale, ma, piaccia o meno poco inclini a ottimizzare il talento local vero global se non filtrati da genuflessioni ben note o comunque tacite di Corte (e ideologia naturalmente neppure ormai dissimulata: lo stesso Afghan, non indolore in tal senso la fine pochissimi anni fa proprio di High Foundation).
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,CONTINUA

Vittorio Sgarbi e la magistratura orwellermellina: l'affaire Dell'Utri

fonte Il Giornale  *di Vittorio Sgarbi

"Concorso esterno in tortura di Stato . Tenere in carcere un uomo per un reato che non ha compiuto è un delitto"


Tenere in carcere un uomo per un reato che non ha compiuto è un delitto. In questo caso, un delitto di Stato per il reato di tortura.
Nonostante e dopo la sentenza della Corte europea, che ha stabilito che Bruno Contrada non doveva essere processato, la Cassazione ha confermato la decisione del tribunale di Sorveglianza di non concedere a Marcello Dell'Utri la liberazione anticipata dal carcere, dove sta per un delitto non commesso e per un reato inesistente in assoluto, come ha autorevolmente sostenuto il procuratore Jacoviello, e comunque non definito prima del 1994 (Dell'Utri sarebbe stato condannato per «concorso esterno», manifestato tra il 1977 e il 1992). Mi pare abbastanza chiaro, se siamo in Europa, come osserva perfino Antonio Ingroia, e se la giurisprudenza prevede che debba prevalere la sentenza più favorevole all'imputato: «Che succede allora? Siamo forse in presenza di un conflitto giurisprudenziale fra Europa e Italia?». In piena illegalità hanno fatto un processo a Contrada e a Dell'Utri, per tre gradi di giudizio, decine di magistrati ignoranti e colpevoli (alla luce della sentenza europea), e non hanno pagato la loro colpa e la loro distrazione. E ora altri giudici, almeno sei, fanno lo stesso errore e tengono in carcere un innocente, per un reato che non poteva commettere perché non era contemplato nel codice penale, e per il quale, come Contrada, non poteva essere processato. Ma nessun parlamentare trova materia per una interrogazione su questo scandalo?


http://www.ilgiornale.it/news/cronache/concorso-esterno-tortura-stato-1456492.html