domenica 12 marzo 2017

Firenze, il Rinascimento Elettronico del grande Bill Viola

Palazzo Strozzi: la mostra "Bill Viola, Rinascimento elettronico" | FOTO

FONTE FIRENZE TODAY


L'incontro tra l'antico ed il contemporaneo, tra l'olio su tavola ed il video: ecco il "Rinascimento elettronico" di Bill Viola

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 ESTRATTO


.......Palazzo Strozzi: la mostra "Bill Viola, Rinascimento elettronico" | FOTO

L'immagine in movimento del video e l'immagine immobile di un dipinto. L'antico e il moderno che si fondono per creare una contrapposizione audace, ma rispettosa. In un'epoca segnata dalla velocità le opere di Bill Viola costringono alla pazienza e all'attesa. I video in slow motion indagano l'umanità attraverso i volti, i corpi - anche nudi -, le emozioni espresse dalla mimica facciale e dalla gestualità. 

Il maestro della videoarte trae ispirazione dalla vita e dalla morte, le fa dialogare, le capovolge come in "Inverted Birth" dove un uomo passa dall'oscurità alla luce, un risveglio del corpo e dell'anima in cinque fasi: dalla terra al sangue, dal latte all'acqua ed infine all'aria.

La mostra esposta a palazzo Strozzi dal 10 marzo al 23 luglio, "Bill Viola, Rinascimento elettronico", è un viaggio artistico in quanto proprio a Firenze, nel 1974, all'età di 23 anni Bill Viola iniziò un'esperienza lavorativa, e creativa, che ha influenzato tutta la sua carriera. Viola visse nella città gigliata per due anni e lavorò nella galleria-centro di produzione di Maria Gloria Bicocchi "art/tapes/22" dove fu soprannominato il "tecnico americano"

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L'incontro tra l'antico ed il contemporaneo, tra l'olio su tavola ed il video: ecco il "Rinascimento elettronico" di Bill Viola

L'Inter torna Grande , forse non è troppo tardi.. 7-1 alla quotatissima Atalanta

di M. Cremonini


Clamoroso a Milano: l'Inter gioca a tennis, quasi a Ping Pong, con la forte Atalanta di quest'anno dell'ex Gagliardini: un 7-1 quasi storico quando era GRANDE INTER , quella di Herrera e quella più recente dell'indimenticabile Mourinho.  Triplette dello scatenato Icardi e del talento risorto letteralmente Banega che a questo punto conferma d'essere assai più di un genio incompreso.  Se questo esito imprevisto ridimensiona l'Atalante in certe ambizioni europee, l'Inter ora al quarto posto e a soli 6 punti dal Napoli secondo in classifica, con la Roma un poco in fase calante al terzo posto, rischia di capovolgere quasi al meglio una stagione per metà infausta e come noto sotto tono. Di più, meglio se possibile puntare davvero al secondo posto, non è certissimo l'epilogo che pare scontato per la pur più forte di tutti Juventus di Hughain e Dyabala  già praticamente scudettata.  A parte certe ombre del campionato anche inutili se non in dinamiche complottistiche (ma fino ad un certo punto) di diversamente calcio scommesse (come qualcuno mormora dopo il 2-1 al 97°  nell'anticipo di giornata con il Milan, come noto grazie a un rigore inventato dalla terna arbitrale....)  le cronache riportano anche questioni extracalcistiche, probabilmente senza esiti ma....  L'antimafia indaga sulla gestione Agnelli...  Juventus e  se le indagini avessero sviluppi clamorosi si parlerebbe anche di deferimento e chissà penalizzazione punti.  L'Inter seconda, anche se fantacalcio attualmente, per meriti sportivi, potrebbe e dovrebbe farsi trovare al posto giusto, appunto.....

http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Inter/12-03-2017/inter-atalanta-7-1-icardi-tripletta-banega-doppietta-gagliardini-19054665670.shtml

www.gazzetta.it
Eurosfida senza storia: Pioli stravince con le triplette degli argentini e la rete dell'ex bergamasco e sorpassa Gasperini al quarto posto. Freuler a segno per gli ospiti

L'editoria cartacea 2.0 de Il Seme Bianco/Castelvecchi, tra i nuovi autori Mary Blindflowers con "La Stella di Mu"

Il mondo dell'editoria migliora grazie a un'intuizione semplice, a quella che viene definita un'idea veloce da cogliere al volo.

Michele Caccamo, oggi a Roma in conferenza stampa presso la sede di Via Gianicolense, ha dichiarato: L'idea, su cui si basa il progetto, è davvero innovativa e singolare, in una parola: rivoluzionaria. Gli autori non dovranno sostenere costi di pubblicazione e deterranno i diritti sulle proprie opere: saranno quindi liberi di svincolarsi dal progetto. Oltre questo, attraverso la registrazione sul portale di Patamu, nostro riferimento, verrà data la possibilità di tutelare la propria opera e i diritti conseguenti. Il partner principale è la Casa Editrice Castelvecchi, con l'intervento diretto del Direttore Editoriale Pietro D'Amore: con Castelvecchi abbiamo elaborato un percorso di valorizzazione degli autori, e utilizzeremo al massimo i canali di distribuzione nelle librerie. 
Michele Caccamo assume il ruolo di Editore mentre la Direzione Editoriale è affidata a Luisella Pescatori. Pietro D'Amore partecipa in qualità di Direttore Editoriale Castelvecchi. In redazione un gruppo di collaboratori di grande spessore professionale: Isabella Corrado, ha il ruolo di Editor e Capo redazionale. Mariella Papa è responsabile sviluppo progetti grafici. Franco Vicari uno dei massimi esperti delle idee digitalizzate, ideatore del sito, si occupa dei programmi gestionali riservati agli autori. All'avv. Domenico Monteleone viene riservata la consulenza legale.

Michele Caccamo ha poi sottolineato, nel suo intervento di presentazione: Cercavo l'intuizione perfetta per risvegliare il mercato editoriale dal torpore che lo anestetizza da anni. Ho capito che bisognava sviluppare un progetto inedito e fortemente orientato alla tutela del lavoro dell'autore. Così è nato Il Seme Bianco, che amo definire la Casa Editrice trasparente.

Il Seme bianco fa immediatamente ingresso nel mercato del libro.

Oggi sono stati annunciati, ufficialmente, i primi titoli che verranno pubblicati. E troviamo, per iniziare, tre grandi firme della letteratura italiana contemporanea: Andrea Carraro con L'erba cattiva, Francesca Mazzucato con 24 ore e Franz Krauspenhaar con Un affresco in nero. Poi: Domenico Monteleone con Scaglie di cioccolata fondente; Stefano Iucci con Tutto all'improvviso è immobile; Leopoldo Carlesimo con La diga di Kariba; Giovanna Mulas, con Caronte; Augusto Benemeglio con Amori molesti; Domenico Garofalo con Caffè schiumato; Marta Lamalfa con Eureka!; Antonella Lucchini con Il femminino e la sua voce; Maria Antonietta Pinna (Mary Blindflowers) con La stella nera di Mu; Matteo Gentile con Fuga dal deserto; Emiliano Ventura con Pasolini Poeta in civile; Luca Navarra con Una visita davvero sorprendente e altri racconti. Tutte opere di grande spessore letterario. Michele Caccamo ha anche annunciato che nelle successive pubblicazioni ci saranno due testi rivelatori di noti fatti di cronaca che scuoteranno le coscienze e metteranno luce sulle relative vicende.

Tutte le opere edite da Il Seme Bianco verranno distribuite nelle librerie italiane da Messaggerie Libri, e on line su Amazon e Ibs.

http://approdonews.it/giornale/?p=253019

http://controcomunebuonsenso.blogspot.it/2017/03/i-primi-titoli-de-il-seme-bianco.html#.WMWFm7hBqt9
controcomunebuonsenso.blogspot.it
Blog collettivo di controcultura, arte, poesia, e contro comune buon senso. By Mary Blindflowers



Roberto Guerra

A Napoli la fu sinistra violenta contro Salvini: ovunque e a Ferrara la pacifica Lega

Mentre gli scenari nazionali sono scossi dall'incredibile ritorno dei centri sociali terroristici foraggiati dal peggior sindaco della storia della repubblica italiana, leggi De Magistris e il diritto alla parola di Salvini a Napoli  (oltre a Bologna ecc.) in piccolo oggi a Ferrara la Lega dimostra la sua natura pacifica sempre sottovalutata dall'ideologismo "rosso" finanche cattocomunista.  Fin dai tempi di Bossi, il linguaggio per forza neopopolare  e colorito, sempre ultrairritante moralisti e radical chic ipocriti e razzisti alla rovescia politici e culturali, della Lega si è accompagnato e accompagna  con eventi e iniziative pacifiche, fin troppo secondo il costume nazionale politico persino. Una domenica primaverile nello specifico a Ferrara per una manifestazione autorizzata sulla Sicurezza. Circa un paio di centinaia di attivisti e militanti e semplici liberi cittadini supernormali, anche famiglie e giovani hanno festeggiato quasi la nuova primavera, pilotati dal media man della Lega nostrana, Nicola Naomo Lodi che con stile letteralmente mobile  e dinamico, puntualmente, per tutto il tragitto, da Largo Castello alla famigerata Zona GAD delle ancora supposte percettive della Sapigni e compagni, ha illustrato il degrado e l'insicurezza Reale della città, non solo nelle note zone nevralgiche.  E' interventuto infine efficacemente anche il consigliere leghista storico Cavicchi.

Efficace anche il senso meno plateale di quel che il regime Tagliani/PD/Buonista/Diversamente Business....migrantico  fa credere (con i mezzi di informazione locali generalmente sudditi) sull'ipotesi dell'Esercito a Ferrara, notoriamente cavallo di battaglia della Lega.  Intanto non si invocano carroarmati o chissà quale parata quotidiana, ma semplicemente si intende attingere a progetti già in vigore anche in città del PD, utilizzando a costo zero per i cittadini le risorse umane di militari non impegnati in missioni internazionali o italiane speciali, ma spesso sottoutilizzati nelle normali caserme!  E potenzialmente anche per un periodo fortemente provvisorio, potenzialmente già antivirus al degrado postmigrante ferrarese  conclamato dalle cronache e almeno da metà dei ferraresi.

Riassumendo ribadiamo la natura pacifica delle manifestazioni leghiste da evidenziare in primo piano, pacifismo anche storico che esprime la prova o pistola fumante della confutazione delle solite accuse di razzismo xenofobia, come insegna la storia. 

Il messaggio della Lega a Ferrara è chiarissimo: se certa tensione epocale migranti nelle Metropoli appare anche inevitabile relativamente, il pacifismo leghista in controluce (quando bastava una minima capacità di ascolto delle opposizioni circa 5-7-10 anni) rivela ancora di più la miseria politica del PD local che ha fatto e continua ancora a fare lo struzzo.

Il degrado di Ferrara e della Zona Gad, per questioni meramente ideologiche e di business è uno scandalo, in un villaggio in fondo come Ferrara, piccola città, quel che è capitato è quasi fantapolitica!

Mentre sempre la storia  e da sempre  testimonia al contrario lo stile mai pacifico e sempre rivendicativo e conflittuale - in certo senso per la sinistra storica - e violento della fu estrema sinistra, leggi oggi come negli anni '70  sedicenti centri sociali. 

Oggi e in salsa ferrarese naturalmente letteralmente assenti, ma ombra invisibile... Infatti stranamente, come ironicamente sottolineato da Lodi forse basterebbero due o tre manifestazioni alla settimana della Lega per vedere un quartiere miracolosamente risanato, di spaccini e diversamente risorse neoitaliane neppure l'ombra o quasi (qualcuno alla Zona GAD Grattacielo).  Quartiere anche assai relativamente pulito, pure la Spal, per altri motivi ovvio, ha giocato appena 24 ore prima.....


RIVOLUZIONE RUSSA TRA MITO E REALTA'

Sono trascorsi cent'anni da quando scoppiò la rivoluzione russa e il dibattito, non solo sulle sue origini, ma anche su molti dei suoi diversi aspetti storici è lungi dall'essere concluso e anzi si arricchisce di nuovi e più interessanti particolari. Al riguardo appare esemplare il contributo della studiosa britannica Catherine Merridale, che ha aggiornato gli elementi in possesso sull'icona della rivoluzione, Lenin. L'anilisi della storica inglese muove dal 1916, quando Lenin era in esilio a Zurigo, per collegarsi ai giorni in cui egli compiva i suoi pellegrinaggi nella Russia rivoluzionaria. non in vagone piombato come spesso si è detto, ma in treno speciale e sorvegliato, allestito ad hoc dalla Germania al fine di indebolire il nemico russo, rimapatriando il più accanito dei pacifisti.Certamente l'aristocrazia tedesca e il governo del Reich furono estranei alla manovra, ma l'operazione segreta ci fu. La Merridale ricostruisce, in proposito, aspetti concreti e sconosciuti delle vicende che riportarono Lenin in Russia, oltre al clima che si viveva nel Vecchio Continente in guerra a riguardo degli spostamenti anche nei Paesi neutrali di spie e trafficanti. In particolare la Merridale pone in luce gli stratagemmi dei rivoluzionari per varcare le frontiere e per far circolare i loro giornali. Speciale luogo di passaggio verso la Russi era ad Haparanda, sul confine tra Svezia e Finlandia. Il testo della storica britannica è corredato di testimonianze e di documenti di notevole livello. Lenin, in uno di questi atti, esprime la prorpia posizione sulla guerra, definendola un bagno di sangue. In totale disaccordo con le tesi della ricercatrice inglese è, invece, il pensiero di un altro storico, Dominique Colas, francese, che interpreta la nascita del regime sovietico in termini diversi. Cola non si avventura troppo nel voler comprendere le idee di un Lenin fanatico, che amava i fiori e la musica, ma ne tratta un profilo assolutamente inedito. il capo del Bolscevismo, è per Colas, inafferabile e ascetico: circostanza che, aldilà di tutto, rende difficile scrivere una compiuta biografia del fondatore dello Stato sovietico. Da ultimo non è male riscoprire la testimonianza storica e politica di Alexandre Berkman, anarchico di origini russe, associato alle galere americane e ritornato in Russia nel 1919 per seguire il nuovo esperimento sociale, che inizialmente apprezzò. Constatando tuttavia la degenerazione del potere bolscevico, che, a suo parere, tradì lo spirito rivoluzionari, Bekman tornò in esilio, dopo la repressione messa in atto in occasione dell'insurrezione di Kronstadt, alla vigilia della nascita dell'Urss. "La rivoluzione è morta-dirà- e il suo spirito urla nel vuoto".
Casalino Pierluigi