martedì 5 luglio 2016

LETTERA su asta Balbo-Casazza


di L. Barbieri

 
Gentile Direttore, (Nuova Ferrara ndr.)

La ringrazio per aver dato spazio alla preoccupazione che un pezzo della storia di  due illustri concittadini estensi, Italo Balbo e Giuseppe Gatti Casazza, possa essere privata agli occhi del grande pubblico, alle ricerche dei dotti storici e quindi negata alla memoria collettiva. 

L'asta che sarà celebrata il 7 luglio prossimo sarebbe l'occasione per l'assessore Maisto di correggere l'improvvida uscita, sulla evidente onda umorale delle amministrative, nella quale, in un impeto di maoismo storico, si rifiutava di tributare omaggio toponomastico ad uno dei ferraresi più noti al mondo.

Proprio pochi giorni fa è passato l'83° della crociera aerea del decennale, dove 25 idrovolanti Savoia Marchetti dall'Italia giunsero negli Stati Uniti.
A ricordare quell'impresa fu eretta a Chicago una colonna commemorativa (http://www.waymarking.com/waymarks/WM38GC) tutt'ora esistente mentre a Ferrara ancora si nega il dovuto odonimo e si cerca di ignorare la Storia perché non ci si vuole fare i conti. Obnubilanzione ideologica.
E si sta parlando di settemila euro su un bilancio comunale di oltre 100 milioni di euro. Neanche si è accennato ai 30mila di base d'asta dei verbali dell'ultimo Gran Consiglio del Fascismo, redatti da Federzoni e dal ferrarese Annio Bignardi. Anche qui il Ministero retto da Franceschini dovrebbe evitare che tali carteggi finiscano in qualche privata teca.

Un mio vicino, storico, sostiene, provocatoriamente, che la Storia non serva ad un ca...
Vorrei si sbagliasse, ma alcuni soggetti e i loro comportamenti ne danno tristemente conferma.

 
Lorenzo Barbieri

*Nuova Ferrara, lettere  4 luglio 2016.

Il design del Centro Leonardo da Vinci, Milano

fonte  YOUMANDESIGN4NR magazine blog
Davide Foschi
INTERVISTA A OLIVETTA SALA: Il design del gioiello di Olivetta Sala per Luigisalagioiello
"iL Design del Centro Leonardo Da Vinci"
di Cristiana Zamboni


Care Anime inquiete,
vi sono vari tipi di design ed oggi ho il piacere di raccontarvi il design del gioiello con Olivetta Sala , artista del Centro Leonardo Da Vinci e designer per la Luigisalagioielli di Milano. Un laboratorio orafo di tradizione antica che passa di generazione in generazione con una netta caratteristica artistica nella produzione di gioielli artigianali ed unici. Olivetta Sala ha imparato il mestiere di creazione di gioielli da suo padre , fondatore del laboratorio artigiano e , con lui , ne porta avanti la storia. I loro gioielli attingono profondamente dall'estetica artistica, molti sono dei veri e propri capolavori , piccoli quadri e piccole sculture. E la caratteristica più preziosa è la lavorazione a mano di ogni singolo pezzo, non creati in serie.
Olivetta arriva da studi artistici da cui ha appreso la tecnica, il gusto per 'estetica la bellezza. Ha studiato gemmologia , basi per poter creare un gioiello armonioso nelle proporzioni estetiche,strutturali e cromatiche. Un gioiello nasce dall'armonia e dalla sinergia che si crea tra i metalli e tra metallo e gemma che, nella mente dell'orafo artigiano, diventa opera di bellezza .
-i tuoi gioielli hanno un messaggio?e se si qual è? I
I nostri gioielli sono dei racconti di vita. Frammenti di esperienze , a volte parlano delle nostre ispirazioni , altre volte raccontano il mondo naturale, altre ancora le nostre passioni, gli affetti, sogni , viaggi e desideri. E , come per le opere d'arte, l'osservatore se ne sente catturato per l'emozione e l'incipit di bellezza che ne scaturisce. Ogni gioiello dona bellezza e dà preziosità alla persona ed al momento che sta vivendo.
-Cosa cambieresti nella società contemporanea per portarla ad un maggiore interesse verso la "Bellezza"che il design del gioiello dà inevitabilmente?
La società contemporanea è pervasa dai media che dettano gusti e pensieri preconfezionati piegati al profitto. Penso che ogni artigiano e artista dia una visione personale e sincera del suo tempo e che chi sceglie un prodotto artigianale, che sia un gioiello, un quadro, una scultura abbia l'opportunità di esercitare un atto di grande libertà e autonomia. Solo attraverso l'educazione allo sviluppo di un pensiero libero e critico, attento e interessato a comprendere la realtà in modo da viverla con pienezza, potremo esprimere una società capace di distinguere e scegliere consapevolmente.
-come nasce in te il gioiello e che materiali prediligi?
Un gioiello nasce in molti modi dal disegno dell'acqua rovesciata sul tavolo, dalle emozioni suscitate da una mostra d'arte, dai ricordi di un viaggio, dal desiderio di valorizzare una gemma, dal racconto di un cliente che desidera esprimere un affetto. Prediligo l'oro bianco, giallo e argento declinati attraverso i cromatismi differenti delle superfici lucide in contrasto con quelle satinate. Cerco gemme inconsuete dalle sfumature di colore particolari perché trovo sempre affascinante l'abbinamento tra la naturalezza delle gemme e la nitidezza del metallo,la natura in tal senso è estremamente generosa.
-Come si articola e procede il tuo studio nella creazione di un gioiello?
Mi piace che il gioiello , anche quando indossato "si legga": il disegno si manifesta attraverso forme precise che partono dallo studio sulla carta e proseguono al banco con il metallo.
Quando si trafora una forma ..a volte se ne forma un'altra adiacente: è come se sbocciasse e rielaborata può diventare un nuovo sorprendente elemento decorativo. Il gioiello deve essere comodo da indossare, per me non hanno senso i gioielli fatti solo per stupire, il gioiello deve essere equilibrato nella forma, proporzionato nella struttura per essere durevole e deve donare a chi lo indossa. Un gioiello può essere uno straordinario strumento di comunicazione, racconta chi siamo, cosa ci piace e ci distingue.
-Un tuo desiderio per il futuro.
Ne ho moltissimi , desidero il tempo per realizzarli tutti.
www.luigisalagioielli.com
Olivetta Sala per Luigisalagioielli laboratorio orafo e showroom interno
Viale Regina Giovanna 8 20129 Milano

David Bowie Ziggy Stardust forever

fonte Il Populista
 

Nei dintorni del rock

David Bowie, polvere di stelle

In occasione della recente scomparsa del cantante e produttore David Bowie, come per altri artisti abbiamo assistito alla celebrazione postuma del suo indubbio talento creativo

di Dino Migliavacca- 20 Maggio 2016

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È opinione comune che il periodo più creativo della sua carriera vada dal 1971 al 1977. Infatti nel 1972 pubblica il suo quarto album, The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. David diventa Ziggy polvere di stelle, una creatura aliena dalla sessualità indefinita, e dai dintorni del rock si spinge fino al decadentismo accompagnato dalla sua band The Spiders from Mars, capitanata dall'amico chitarrista Mike Ronson. Escono 11 canzoni dall'impatto dirompente ma raffinato. Chitarre tanto affilate quanto misurate si uniscono ad arrangiamenti orchestrali, melodie struggenti con azzeccati interventi di sax e pianoforte.
..... CONTINUA A LEGGERE ARTICOLO COMPLETO

domenica 3 luglio 2016

Futurismo: Zoltan Istvan e la Marina Militare Usa 3.0

Militari USA pensano a strategia per impiantare chip a tutti gli esseri umani

Il governo degli Stati Uniti starebbe valutando l'idea di impiantare nei cittadini americani microchip con GPS con l'obiettivo di localizzare ogni loro spostamento. La Marina Militare americana ha chiesto infatti consulenza al fervente sostenitore del transumanesimo Zoltan Istvan per attuare una "strategia politica" in vista della diffusione di massa dei chip nel cervello.

Il governo degli Stati Uniti starebbe valutando l'idea di impiantare nei cittadini americani microchip con l'obiettivo di localizzare ogni loro spostamento. Lo rivela in esclusiva The Sun1, che riporta come la US Navy, la marina militare statunitense, avrebbe avuto una serie di incontri con uno dei candidati che erano in corsa per la Casa Bianca, il fervente sostenitore del transumanesimo2 Zoltan Istvan. Durante la campagna presidenziale Zoltan Istvan aveva infatti dichiarato che se fosse diventato Presidente degli Stati Uniti avrebbe sostenuto la ricerca scientifica indirizzata a "vincere la morte umana e l'invecchiamento nell'arco di 15 - 20 anni", annunciando l'intenzione di formare il Transhumanist Party.

Con Zoltan Istvan i militari americani avrebbero quindi discusso "la possibilità di impiantare negli esseri umani quei chip dotati di sistema di posizionamento globale" vale a dire il GPS. The Sun spiega di aver avuto la possibilità di vedere inoltre la corrispondenza tra Zoltan Istvan ed il vice ammiraglio James Wisecup, attualmente impiegato nel dipartimento della Marina Militare stelle e strisce Chief of Naval Operations Strategic Studies Group, dedicato alla elaborazione di "concetti di guerra rivoluzionaria". In queste lettere Wisecup ha scritto a Istvan sostenendo che queste riunioni hanno allargato la loro "comprensione" riguardo "la fusione tra uomo e macchina".

Come sottolinea The Sun, "Istvan crede che la vita umana potrebbe essere migliorata se siamo tutti d'accordo nel farci impiantare computer o chip nei nostri corpi e cervelli". Lo stesso Zoltan Istvan conferma: "Un gruppo di ufficiali della marina sono venuti a casa mia e uno dei temi principali è stata la strategia di impianto dei chip".
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Ferrara Italia : La Newsletter del 1 Luglio

 
La Newsletter del 1 Luglio
La newsletter del 1 luglio - Il nostro sguardo sul mondo
La sharing economy è la protagonista del terzo dei nostri dossier settimanali estivi: di seguito potrai trovare un estratto dell'introduzione e il collegamento diretto al Sommario con una selezione di articoli dal nostro archivio.
Rimani aggiornato e continua a leggere i contenuti inediti che pubblichiamo nella sezione Comunicati stampa e sulla nostra pagina Facebook.

SHARING ECONOMY E ALTRE ECONOMIE
di Bruno Virgilio Turra
Negli ultimi decenni l'inesorabile traiettoria della civiltà occidentale ha sancito l'esistenza di due fratture epocali. La prima è la rottura tra società ed economia derivante dal tentativo di ridurre la prima alla seconda; il distacco tra un società che si vorrebbe ridotta alla sommatoria di comportamenti di consumatori separati ed un'economia che postula l'equivalenza tra persone e consumatori, ha fatto tornare in auge nei modi più strani quelle relazioni e quei rapporti che si connotano in termini religiosi, sentimentali, spirituali, etnici e comunitari ,che la pretesa omologante del consumismo razionalista insito nel progetto di globalizzazione pensava di aver spazzato via in modo definitivo...
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