lunedì 27 giugno 2016

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Roberto Guerra @futurguerra
 
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Ferrara, affaire migranti, giusticazionismo dilagante

Chi ha letto ieri la stampa cartacea local, su alcuni quasi dossier, la questione calda ferrarese dei migranti  e la Zona GAD e l'ampio dibattito spesso simulacro e a una dimensione degli ultimi tempi, esploso finalmente dopo anni di "negazionismo" rosso e pieddino (fino al 31 12  l'analisi era soltanto, migranti risorse e la paura dei ferraresi, mera Percezione e razzismo strisciante, la Sapigni da tempo nel guiness dei primati  principale psicologa neosoviet in salsa ferrarese...), ha avuto la conferma del valore della Teoria delle Stringhe e degli universi paralleli,
Chi magari ha letto durante un casuale giro in tram ed è passato dalla Stazione Centrale (ci passano chissà perchè tutti i tram ormai comunque, quasi un servizio ad personam e a etnia non ferrarese, visto il target prevalente dell'area...!!!) e dai giardini area Grattacieli adiacenti, ha certamente pensato che hanno anche anche già inventato la macchina del tempo, vista la profonda disarmonia  tra quel che leggeva e il Mondo Reale!.
Sul Resto del Carlino, l'esperto in cronaca nera  N.B.,  non ha trovato di meglio che segnalare certo presunto miglioramento dopo le azioni deboli invece recentemente coordinate dalle forze dell'ordine (che fanno quel che possono e strumentalizzate sempre dal PD buonista uber alles) e dalla nuova (sic!) cosidetta politica alla sicurezza, che include come armi segrete sia Mr Pean che una specie di Fronte delle Arti  per rivitalizzare si dice anche l'area. Tra il il dire e il fare, qua però di mezzo neppure il Mare, ma il Mediterraneo e la indicibile Finanza Rossa che da Roma impone certo Business dei Migranti, chiaro a tutti, ma troppi sono diversamente daltonici...(bianconerirossi e basta il cromatismo creativo!).  Se rammentiamo bene, sempre ieri,  anche interviste a residenti apparentemente lieti dei presunti miglioramenti. Qualche rondinella in ogni caso non fa primavera.  Si narra che ora molte ore sono libere dalla presenza invasiva dei cosiddetti migranti (diversamente compagni?) che sbagliano, pusher e sentinelle varie  nell'area dei giardini soprattutto. 
Peccato che ieri ore  15 circa,  dalla Stazione al Bar Venezia, nel prato e le famose altalene..,  i diversi gruppetti di diversamente turisti o diversamente ferraresi a caccia di un poco di frescura visto il clima quasi  sahariano,  alcune decine di presenze,  fossero alla velocità della luce, tutti abbronzatissimi!  Forse quegli strani macchinari in cima ai grattacieli visibilissimi sono una hi tech mega lampada soolare offerta gratuitamente dal PD a turisti e concittadini!
... Sulla Nuova Ferrara, invece, più radical chic, anche l'era Traini,  una intervista a un pezzo grosso della corporazione dei Muratori Architetti  che ha narrato del quartiere  splendido di Ferrara e decantato mere soluzioni estetiche possibili come volano per la benefica integrazione e la terapia contro la paura dei pavidi residenti o di certi ferraresi.  Neppure cazzate in sè, ma vista la situazione reale, per farlo, manco sarebbe sufficiente l'esercito, fondamentale, ovvio, per liberare il territorio, pure Renzo Piano e Walter Gropius in carne ed ossa residenti per anni proprio al Grattacielo come consolle di quella che  con una iperbole- ricorderebbe una specie di terramorfizzazione di Marte o Geoingegneria d'avanguardia!!!

Ferrara, Estense com rifiuta interviste politicamente scorrette


Nell'asfittica informazione local,  per quel che riguarda l'affaire migranti a Ferrara, tutta la stampa local è pericolosamente giustificazionista se non diversamente negazionista, anche quella meno ingessata on line.  Come scrittori abbiamo bene il diritto, vista l'indifferenza (Gramsci che direbbe sugli indifferenti?) di segnalare questi bachi che inpediscono il libero dibattito in città su certo tema Hot.   Alla luce della scarsa costante e faziosa anche serie di interviste sempre in primo piano  di esponenti PD, assai meno degli oppositori, piu spesso relegati nella diversamente velina delle lettere, persino priorità invece a sedicenti referenti di certe comunità afro, noi stesso su tale tematica sempre e solo ospitati (chi lo nega) nel container debole delle lettere stesse (abc della comunicazione velinare in tal modo, si sa subito non essendo articoli ufficiali la capacità retorica è penalizzata fortemente), abbiamo espressamente richiesto a una testata, Estense com, di intervistarci per finalmente indicare analisi su basi conoscitive e non giornalistico poco culturali o politichesi in ogni caso (le opposizioni stesse qua a Ferrara, tranne eccezioni singole, si sa l'anomalia).  Nemo profeta in patria, ma almeno l'educazione occidentale presuppone le palle per risposte anche negative, nulla del genere. Poi sulla stessa testata, praticamente nei blog che dovevano in origine estendere la libera informazione alla società civile, l'unico oppositore presente, da tempo spin interrotto, dopo una querelle da MetodoTravaglio ben nota, e spadroneggiano due personaggi  ancora dichiaratamente comunisti (nel 2016), uno anche utopico ma ..., l'altro anche scrittore non banale, G. De Michele ma censura anche la disponibilità ai commenti!
Va da sè, ecco che cosa avremmo detto in una intervista per forza di cose immaginaria, ma esempio prototipo che il Virtuale può essere anche più Reale della Realtà....

D - Guerra, perchè sei contrario  a Ferrara multietnica?
R -  Sulla cosiddetta Città multietnica, Il pericolo più grave - in certo senso-  per il presente futuro di Ferrara, non è soltanto la evidente incapacità politica PD di risposte in ogni caso efficaci e l'oggettiva excalation delle cronache, ma il degrado esponenziale nel giro di pochissimi anni, dal duemila5 circa che, piaccia o meno, caratterizza la città.  Le responsabilità non sono solo politiche ( e certamente non solo del PD) - fino al 31 12 scorso, erano solo percezioni soggettive - , ma anche strutturali di Ferrara tutta. Informazione, Intellighenzia, Società Civile, le Opposizioni stesse più fantasmi che macchine politiche alternative credibili,  questo deve essere chiaro... se si ragiona in termini sistemici e come Rete e non con esorcismi provinciali e localistici...

D - Guerra, dacci una analisi alternativa credibile, per cortesia?
R -  Premesso che la problematica è certamente epocale, e quindi i grandi ipocriti e ignoranti responsabili stanno a Roma, a Bruxelles e all'Onu,  l'attuale crisi epocale è davvero uno scontro di civiltà, tra Occidente e Paesi storicamente arretrati terzomondialistici....,  ma in senso scientifico e ben oltre il politichese dominante.  L'avvento di Internet, delle nuove tecnologie, della cosiddetta rivoluzione elettronica  e scientifica contemporanea ha concretizzato a livello geopolitico macro e micro, proprio quello choc del futuro, previsto decenni fa da Alvin Toffler, McLuhan e anche lo stesso Marcuse:   da un lato la civiltà, piaccia o meno (il divenire storico non è un optional come pretende il pensiero unico ...finanzocratico e europeista..), tecnoscientifica si è imposta e domanda istituzioni e macchine politiche e culturali ed educative al passo con la nuova conoscenza dopo la Scienza.  Il ritorno dei fondamentalismi religiosi, nel terzo e quarto mondo, ulteriormente penalizzati dal nuovo ritardo storico di quei paesi, non è piu imputabile solo all'orrido capitalismo o vecchio colonialismo, ma anche a decenni di dittature ed elite precise (ancora medievali, emiri, principi, sultani nei paesi arabi, nuove elite tribali in Africa  e dintorni). La crisi epocale odierna (senza soluzioni preventive che ancora alla fine del secolo scorso era possibile ma tutti l'hanno ignorato - Politicanti e Intellighenzie incluse, allucinati nel mito dell'Europa..)  era inevitabile... sia quella economica che - come sottomenu causa-effetto-  quella dei migranti. Ovunque, anche nel vecchio Occidente in crisi, mentale in primis a livello politico, economico, intellettuale e nazionalpopolare, si è ragionato e si vuole rispondere con il mito dell'accoglienza indiscriminata, è come chi nega ancora Darwin e l'evoluzione sociale che è un dato storico e sociobiologico oggettivo!
Era ed è oggi  una mera questione di selezione artificiale ormai dell'umanità, piaccia o meno. L'economia mondiale oggi include  ai sui vertici anche proprio  Multinazionali nei fatti di Miliardari arabi e musulmani....  La Natura anche umana se ne frega delle astrazioni utopistiche  tardoborghesi o - e spesso in malafede - eredità della vecchia utopia fallimentare comunista... 

D - Guerra, spiegaci il futuro immediato in generale, se hai coraggio?

R-  Gli scenari come sempre, per chi capta il futuro o è attento alle dinamiche viventi storiche, local o global sono relativamente prevedibili. A Ferrara chiedere l'esercito per risolvere, non in una metropoli, ma in una città che equivale a  un mero quartiere di Roma o Parigi o Milano, persino Bologna ormai,  problemi dovuti a limiti strutturali non solo dei politici ma della diversamente etnia e della società civile poco sviluppata in senso moderno mentale e produttiva ferrarese autoctona, con una sottovalutazione sconcertante di quel che si è innestato da alcuni anni con la falsa novità delle pseudorisorse extracomunitarie o migranti, è semplicemente normale per una comunità sana capace di imparare di propri errori.  Anche a livello nazionale, vale il medesimo discorso,  ma ancora più radicale. Moratorie per ulteriori sbarchi e moschee...redditi di esistenza per gli italiani e uscita dall'Europa fallimentare e semidittatoriale, sono l'unica soluzione immediata.  E  basta con l'ipocrisia,  chi viola il territorio italiano dal mare, dal cielo, da terra, la Costituzione prevede la legittima difesa, anche se ci scappano dei morti.  Oggi, invece, è come pretendere la Polizia disarmata  nella sicurezza ordinaria nelle città italiane! E'  ipocrita commuoversi per la puzza del proprio naso verso la Libia quando a poche centinaia di KM più sotto, scientificamente parlando, e solo un esempio, per colpa della politica folle dell'Europa contro gli OGM (che era la soluzione piu rapida ad un primo livello)   muoiono per fame migliaia di bambini allla settimana...!
Il razzismo non c'entra nulla, se non nelle Percezioni ancora ideologiche di una classe politica e di una psicologia collettiva gobale e locale ancora maggioritaria a quanto pare  assolutamente primitiva che ancora nega evidentemente, con il suo rifiuto di ammettere la propria impotenza.., l'abc della natura umana. In una qualsiasi comunità umana, esistono persone creative, oneste, disoneste e criminose.  Anche se fossero esquimesi o ostrogoti risorti, quindi le nuove comunità nigeriane o afro o rom ecc., per forza di cose come ogni comunità, presentano le medesime caratteristiche.  In quanto tali, se esiste ancora l'uguaglianza giuridica sempre sbandierata dai paladini dei diritti umani ma a una dimensione a quanto pare, se sono irregolari vanno per legge espulsi dall'Italia. Se regolari, ma commettono reati, anche tirare le pietre alle Volanti o diffamare vigilesse, arrestati e processati e quindi in galera.  Stato di profughi o astratte ragioni umanitarie non c'entrano un C, quando sono prioritari questi alibi fittizi, non esiste piu l'uguaglianza tra italiani e extra!

D-  Guerra, concludendo, e per Ferrara?

R - Detto quanto sopra, per chi ha le basi conoscitive e non software mentali trogloditi, dovrebbe essere chiaro, va da sè  il necessario e neocinico realismo (Onfroy ad esempio) riguardo Ferrara.  L'orizzonte degli eventi purtroppo è già stato superato,  la contaminazione  extraetnica è un dato conclamato e irriversibile. Ferrara è dentro un buco nero: aumenteranno   degrado e scenari implosivi inclusi  voluti dal PD e i resti dell'estrema sinistra, la stampa, l'intellighenzia, la società civile stessa ferrarese, in democrazia maggioritarie, come confermano politicamente e lateralmente  anche gli esiti attuali per Bologna e Cento o la stessa Vigarano (Comacchio grillina non fa testo, la piccola Venezia ha altra storia  e ormai piu romagnola marittima).  La città è destinata molto probabilmente a trasformarsi in una sola generazione in un borgo multietnico alla luce del sole e degradato definitivamente.  Ci scapperanno morti ferraresi e extra, dopo la Zona Gad  altre aree della città tra pochissimi anni presenteranno problemi simili meno spettacolari forse ma concreti:  già area palaspecchi e area Porta Catena e Baluardi lo segnalano,  si estenderà anche area inizio Via Garibaldi e prima o poi area Ippodromo ...  e Foro Boario...  ecc.  il PD alla fine dirà che è inevitabile convivere con tale tensione e insicurezza quotidiana, perchè cosi è naturale storicamente vista la natura epocale del fenomeno migranti! Le opposizioni erano e restano deboli, primitive e etnicamente local,  in fondo sempre la stessa famiglia, sempre certo carattere ferrarese archetipico, passatista e archeomoderno... chiuse a quella società civile pur presente e protestataria, ma sempre marginalizzata, perchè anche Intelligente e non disponibile al Politichese local dominante. Ferrara è già capitale gerentocratica... arte e turismo non possono decollare, siamo fuori dall'AV stazione di Ferrara... , la prima cosa da fare prima di ogni business plan in merito, chiusura prossima del Polo Chimico,  sorprese ulteriori e segno meno dall'Ospedale Cona, l'Univ. pur eccellente entrerà in parabole discendenti senza soluzioni, la contaminazione studentesca positiva finirà, andranno altrove, come molti giovani ferraresi per assenza di sviluppi occupazionali.  In fondo di che si preoccupa il PD?  Non capisco perchè non restano sereni...   Nel 2019 i vecchi ferraresi e i neoferraresi  extra tesserati voteranno ancora il PD o come si chiamerà... La Finanza Rossa stil novo (Renzi o dopo Renzi) che oggi si chiama Business Migranti è al sicuro.  Ferrara è già Game Over!

Roby Guerra

domenica 26 giugno 2016

Il futurista americano e candidato presidenziale Usa - Zoltan Istvan- segnala Futurismo Renaissance a cura di R. Guerra (futurista ferrarese) e di P. Bruni (Mibact)

 *NOTIZIA CENSURATA DA RESTO DEL CARLINO FERRARA, LA NUOVA FERRARA E ESTENSE COM!
 

Dal Transhumanist Party per l'ebook a cura del futurista ferrarese e di P. Bruni del MIBACT (Ministero dei Beni Culturali)

Riproduciamo il testo preciso dal sito del Transhumanist Party:
"Transhumanist Party...
  01 mag 2016
From Zoltan Istvan: My work newly appe
aring in foreign sites, including Switzerland's National Radio, a book in Italian, and China's Morningpost. ‪#‎French‬, ‪#‎Italian‬, ‪#‎Chinese‬: https://www.rts.ch/…/7650428-pop-culture-presidentielle-us-… &
http://lanotiziah24.com/…/roma-futurismo-renaissance-il-li…/# &
http://www.morningpost.com.cn/2016/0501/1396240.shtml ‪#‎ScienceCandidate‬
Vertigo - Pop Culture: Présidentielle US, un parti transhumaniste

FONTE
https://plus.google.com/11647560054033391…/posts/NU7fwDbPuLQ


"Direttamente da Zoltan Istvan, futurista transumanista americano candidato alle presidenziali Usa 2016 (leader del  movimento internazionale, celebre scrittore anche di fantascienza-Transhumanist Wager - collaboratore di Huffington Post e diverse altre testate del genere, segnalato anche  sulla Stampa  recentemente) l'eBook recente Futurismo Renaissance. Marinetti e le avanguardie virtuose (D Editore di E. J, Pilia) a cura del futurista ferrarese Roby Guerra e del noto saggista del Mibact- Pierfranco Bruni- è  significativamente segnalato per l'Italia e le news internazionali di Istvan accanto a Cina e Svizzera.  Rimandando a una delle numerose recensioni (La NotiziaHRoma) sul libro elettronico stesso.  Zoltan Istvan è anche tra gli autori, circa 50 per una ricognizione esauriente sulle nuove avanguardie. (Campa, Vaj, Saccoccio, Conte, Foschi, Battisti, Rocchio tra gli altri e anche alcuni di Ferrara,  Barbieri, Gessi, Turra, Ferrante tra essi).

http://www.ferraraitalia.it/il-futurista-americano-e-candidato-presidenziale-usa-zoltan-istvan-segnale-futurismo-renaissance-di-r-guerra-96404.html

 

Dopo l'Armenia, a distanza da un anno dal centenario del genocidio, il Papa scomunichi il vescovo cinese tesserato con il partito o ha bisogno del coraggio dei tradizionalisti cristiani alla Socci, alla Magdi Allam e del SLSI?

 di PIERFRANCO BRUNI

Dopo l'Armenia, a distanza da un anno dal centenario del genocidio, il Papa  scomunichi il vescovo cinese tesserato con il partito o ha bisogno del coraggio dei tradizionalisti cristiani alla Socci, alla Magdi Allam e del SLSI?

 



In poche battute una considerazione che dovrebbe essere sotto lo sguardo di tutti. La questione genocidio e il popolo Armeno per papa Bergoglio.
Bene ha fatto a pronunciare il termine genocidio nel centenario del massacro dei cristiani. Già dissi ciò dopo la pubblicazione del libro sulla cultura armena ("Le parole per raccontare. Gli Armeni", Nemapress) scritto insieme al Presidente della Associazione internazionale dei critici letterari Neria de Giovanni e la collaborazione di studiosi come Annarita Miglietta, Maria Zanoni, Manuela e Mari Avakian e la presentazione dell'ambasciatore armeno in Italia. Ma questo fu un anno e mezzo fa.
Noi tradizionalisti definimmo genocidio quel massacro da sempre.

Benedetto XVI con il suo discorso di Ratisbona andò oltre e la sua tesi in sostanza fu quella di Oriana Fallaci, di Magdi Allam, di Antonio Socci e mia e di molti altri.
Il problema che si pone è ben altro. Riconoscendo il genocidio degli Armeni, a cento anni, non si può non parlare di genocidio in Medio Oriente e tanto meno si può restare indifferenti sulla questione del vescovo cinese tesserato al Partito.
Le contraddizioni di questo papato sono sempre più evidenti. Se in Armenia i musulmani hanno massacrato un popolo e una civiltà non si può restare apatici nei confronti dei massacri quotidiani.
Mentre si storicizza una immane tragedia altre tragedie contemporanee si vivono tutti i giorni. Il dramma della Striscia di Gaza dovrebbe insegnare qualcosa.
L'Armenia è storia. Denunciato il massacro, tantissime volte, come genocidio. Ma gli islamici hanno sempre minacciato e realizzato massacri.
La politica di Sua Santità Bergoglio noni convince proprio per la leggerezza dei valori che propone. Il resto l'ho scritto più volte soffermandosi su precisi dettagli.
Per L'Armenia con molto ritardo, dopo le numerose nostre prese di posizione, si è mosso. Poi si era arenato. Noi abbiamo spinto, con il nostro libro è i numerosi incontri, culturalmente sino all'inverosimile. Ed ora eccoci qua.
Ma bisogna sempre partire dalle parole di Benedetto XVI pronunciate coraggiosamente a Ratisbona.
Il prossimo passo se vuole che si stabilisca un legame forte tra cattolici e Cristiani della tradizione? Scomunicare il vescovo in Cina. O ha nuovamente bisogno della critica dei tradizionalisti pre – conciliari?