sabato 6 giugno 2015

Mostra di StileItalico per Ferrara retrofuturista...:omaggio a Mimì Quilici

*DOPO LA BELLISSIMA ANTEPRIMA - COVER DELLA PITTRICE FUTURISTA STORICA ANNI 30 DALLA RIVISTA DI FERRARA- DAL MAGGIO SCORSO RIPUBBLICATE SU LA NUOVA FERRARA...   STILEITALICO E EQUIPE- in collaborazione con il Comuine di Ferrara ecc.  completa la retrospettiva ferrarese su certo futurismo local del primo novecento durante il ventennio fascista. nota di AsinoRosso

ESTENSE COM A 25 anni esatti dalla scomparsa, l'associazione culturale "Stileitalico" vuole rendere omaggio a Mimì Quilici Buzzacchi, una tra le più importanti artiste del panorama ferrarese del Novecento dedita alla pittura e all'incisione. Fulcro della mostra è il suo lavoro grafico per le copertine della "Rivista di Ferrara" uscita da 1933 al 1935, presentando sia le riviste originali che le gigantografie di quelle da lei curate.
La mostra verrà inaugurata ufficialmente venerdì 12 giugno alle ore 17 al Salone d'Onore del municipio.
Per l'occasione ci saranno lettura di poesie futuriste di Corrado Govoni interpretate da Emidio De Stefano ed accompagnate da Eugenio Squarcia al violoncello. All'inaugurazione sarà presente la famiglia Quilici (Folco, Vieri, Simone e Mattia) e il presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò.
Si potrà accedere alla mostra – aperta dall'8 al 26 giugno – da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 18,30, gratuitamente.
Le opere in mostra sono i 35 originali della "Rivista di Ferrara" rese disponibili da un collezionista ferrarese e la riproduzione in grande formato delle 32 da lei eseguite (tre delle 35 furono eseguite da altri autori, Tato, Donato Santini e Nives Casati). La scelta curatoriale si è limitata al lavoro grafico realizzato nelle copertine della Rivista, tralasciando volutamente la proficua ed estesa produzione pittorica dell'artista nonché la restante produzione incisoria.
Mimì Quilici Buzzacchi nacque a Medole (MN) il 28 agosto 1903 dal mantovano Lorenzo Buzzacchi e dalla ferrarese Pia Follegatti. Per motivi legati al lavoro paterno, nel 1920 dovette trasferirsi nella Bassa ferrarese dove iniziò la sua produzione in maniera autodidatta la carriera di pittrice ed incisore, attenta alle opere di Edgardo Rossaro. Nel 1923 conobbe Filippo De Pisis, con il quale intratterrà una duratura corrispondenza; dal 1926 inizia la sua carriera espositiva siglata dalla prima personale a Milano nel '33. A Ferrara nel 1925 conobbe colui che nel 1929 divenne suo marito, il giornalista di origini livornesi Nello Quilici, già curatore del neonato "Corriere Padano" su incarico di Italo Balbo, al quale collaborò anch'essa nella terza pagina. Dal matrimonio nacquero i due figli nati entrambi a Ferrara, Folco il 9 aprile 1930, noto documentarista cinematografico e scrittore e Vieri il 29 gennaio 1935, architetto e docente. Il fervente clima culturale di cui facevano parte i due coniugi venne bruscamente interrotto dal famoso incidente aereo del 28 giugno 1940 nei cieli libici di Tobruk dove perì tragicamente Nello assieme ad altri collaboratori e a Balbo, per il quale il giornalista stava curando il "Diario di guerra". Dopo una breve residenza dal '42 al '45 nella villa a Bruntino nel bergamasco, dove l'amico e scultore ferrarese Giuseppe Virgili dedicò ai coniugi una lapide votiva ad inizio degli anni quaranta, a conflitto concluso Mimì traslocò definitivamente a Roma coi figli risiedendovi sino alla morte, avvenuta il 16 giugno 1990. Lo spostamento a Roma non mise a freno la proficua carriera espositiva della pittrice, che la vide protagonista di molteplici mostre sia personali che collettive sia in Italia che all'estero.
Espose sia con mostre personali che collettive in Italia e all'estero: Tripoli, Montevideo, Malta, Bruxelles, Praga, Varsavia, Parigi, Berlino, Bucarest, Estonia, Instanbul, Berna, Londra, America latina, Spagna, New York, Ljubljana, Monaco, Zurigo, Zagabria, Il Cairo. Nel 1938 inizia il lavoro preparatorio degli affreschi per la Cappella del Villaggio Corradini in Libia, opere ora perdute. Dal 1928, riguardo l'Italia, partecipa alla XVI Biennale di Venezia, invitata fino alla XXV edizione (1950) e dal 1931 alla Quadriennale di Roma, invitata fino alla VIII edizione (1959).

venerdì 5 giugno 2015

Italian Institute for the Future IIF: Convegno "From memories to the future"


Convegno "From memories to the future" 4-5 giugno



giovedì 4 e venerdì 5 giugno presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Napoli "Federico II" si terrà il convegno internazionale From memories to the future. Collective memories and horizons of expectations in contemporary Europe. Si tratta di un importante evento per studiare i legami tra sociologia della memoria e sociologia del futuro, organizzato con la partecipazione di un gran numero di istituzioni, dall'Université Paris Ouest Nanterre alla Exeter University, dall'Università L'Orientale di Napoli all'Università della Calabria. Il convegno intende riflettere sull'emergere di una nuova "sociologia del futuro" che riprende l'eredità dei futures studies degli anni Sessanta e Settanta alla luce delle nuove teorie del "futuro come fatto culturale", per usare le parole di Arjun Appadurai, che per  primo ha iniziato ad analizzare gli "orizzonti di aspettativa" delle società, attorno ai quali si costruisce l'identità presente e futura di un gruppo socia le.

Data la grande vicinanza con i temi trattati dall'IIF, il nostro staff sarà presente in entrambi i giorni con un desk dove potrete acquistare gli ultimi numeri della rivista FUTURI e conoscere le nostre prossime iniziative! Al convegno parteciperanno, inoltre, il prof. Roberto Poli dell'Università di Trento, membro del Comitato Scientifico dell'IIF, che terrà una lectio venerdì 5 giugno dal titolo Anticipation: What About Turning the Human and Social Sciences Upside Down?, il cui contenuto è stato pubblicato in esclusiva in italiano sul quarto numero di FUTURI; e la dr.ssa Carolina Facioni dell'ISTAT, ospite come il prof. Poli del Congresso Nazionale di Futurologia del 2014 e autrice di due articoli sui futures studies sui numeri 2 e 4 di FUTURI (consulta il programma completo).

  per chi non potrà esserci, (vedi Sito) nei prossimi giorni commenti e articoli sul convegno e, sul prossimo numero di FUTURI, a ottobre, alcuni dei paper presentati.
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giovedì 4 giugno 2015

Ars Amandi, mostra di Giancarla Parisi, per l'arte e la ricerca scientifica, Torino

Lunedì, 8 Giugno 2015,  serata di beneficenza a favore della Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro Onlus; in collaborazione con Nicole Cappa presso l' Hotel Golden Palace , via Arcivescovado,18 Torino Ingresso libero dalle 18:00 – 19:30.
Successivamente la serata proseguirà con una cena stellata accompagnata da animazione musicale
e terminerà con un' asta benefica.
Per chiunque sia interessato è necessaria la prenotazione.
Info:info@gristoranteitaliano.com

Per l' occasione mostra personale di Giancarla Parisi, nota artista contemporanea futuristica e transumanista, suo il Manifesto recente per l'arte (transumanista):
Più nello specifico, con le parole stesse dell'artista "…Ci sarà un' asta di beneficenza per i bambini del reparto tumori dell' ospedale di Candiolo  Doneró un mio dipinto che appunto sarà messo all' asta parleró di come credo nella ricerca essenso stata accredita  da certo movimennto culturale e filo scientifico … Ecc… Presente la stampa Nazionale e esporrò alcuni miei lavori pittorici Omegalfa, Tecnosophia insomma i dipinti che ho dedicato alla nuova cultura scientifica nascente, importante non solo per l'arte ma anche pragmaticamente per accelerare e sostenete la Ricerca in Italia"…



Roby Guerra

mercoledì 3 giugno 2015

Roma, SenzaBarcode? Digital whistleblowing project

 

SenzaBarcode, (libera informazione a cura di Sheyla Bobba ed equipe) nella sua continua ricerca della trasparenza, legalità e informazione corretta, lo scorso weekend  ha presentato  (venerdì 29 maggio 2015-(Rpma, via delle Vergini 18)  il digital whistleblowing,  alle 17 in via Delle Vergini, 18 – III piano, stanza 327
Negli USA, grazie ai whistleblower, sono state recuperate circa l'85% delle somme oggetto di frodi, oltre 55 miliardi di dollari dal 1986. Ogni anno queste segnalazioni permettono di recuperare 6 miliardi di dollari. Se questo sistema fosse stato applicato in Italia quale sarebbe stata la sorte di Mafia Capitale e dei suoi protagonisti o dei tanti scandali legati alla corruzione?
E' su questo interrogativo che SenzaBarcode ha deciso di dotarsi del sistema Globaleaks http://www.senzabarcode.it/?p=34929
....al trattamento degradante sul posto di lavoro alla mala gestione della cosa pubblica, soprattutto sarà possibile segnalare episodi di corruzione dei quali si viene a conoscenza. Con il sistema Globaleaks e il browser TOR, sistema open source di whistleblowing, non va pagata nessuna licenza per l'utilizzo, il segnalante sarà coperto da completo anonimato, anche celando l'indirizzo IP, potrà inviare segnalazioni, allegati d'ogni genere (doc, pdf, mp3 e altro) e interagire con chi riceve la segnalazione. A ricevere le informazioni sarà esclusivamente la redazione di SenzaBarcode con il sostegno di avvocati e professionisti onde evitare ogni rischio di operazioni diffamatorie o calunniose. Un esperimento che il sostegno della politica potrà rendere operativo a tutti gli effetti affinché le amministrazioni adottino il prima possibile questo sistema. E' bene ricordare che il segnalante è completamente tutelato in quanto il sistema non permette di risalire alla sua identità senza il suo esplicito consenso e, in ogni momento, lo stesso sarà in grado di essere informato sull'evolversi della sua segnalazione e interagire con il ricevente per integrare con ulteriore documentazione.

Inoltre è anche possibile cancellare la segnalazione. I whistleblower come ricorda anche Giorgio Fraschini, responsabile dello sportello per le segnalazioni di Transparency Italia, che rivolgono le proprie segnalazioni all'Anticorruzione, non hanno la possibilità di seguire l'iter che è generalmente molto lungo e articolato, ma "chi per colpa di quegli illeciti ha perso il lavoro o vive una situazione di disagio non può aspettare dei mesi".


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martedì 2 giugno 2015

Il Mediterraneo come coerenza negli scritti di Pierfranco Bruni a 40 anni dalla sua prima pubblicazione al Teatro Comunale di Cassano Ionio al Premio Magna Graecia il prossimo 6 giugno

                                                                                                                   

Il Mediterraneo come coerenza negli scritti di Pierfranco Bruni a 40 anni dalla sua prima pubblicazione al Teatro Comunale di Cassano Ionio al Premio Magna Graecia il prossimo 6 giugno

A 40 anni dalla prima pubblicazione dal titolo "Ritagli di tempo" (1975, Pellegrini)  su Pierfranco Bruni si parlerà nell'appuntamento del Premio Nazionale Magna Graecia – Troccoli il prossimo 6 giugno a Cassano Ionio, in Calabria,  nel prestigioso Teatro Comunale. L'Omaggio a Pierfranco Bruni vuole essere un segnale preciso e per l'occasione sono state allestite delle iniziative appropriate.

Il tema culturale della serata porta come titolo:  "Pierfranco Bruni e ai suoi quarant'anni di scrittura",  e si svilupperà con una originale conversazione con il giornalista Gianpaolo Iacobini.  Sarà presentata, inoltre, la videointervista di Gigi Marzullo, dal titolo "Pierfranco Bruni, l'uomo e lo scrittore" e la Cartella con cinque tavole a colori di Enzo Palazzo e Giuseppe Di Pressa, un attraversare Bruni scrittore e  critico letterario.Pierfranco Bruni venne definito da Alberto Bevilacqua  lo scrittore mistico e sciamanico del Novecento. Antonio Ghirelli parlò della sua scrittura come " delicato lirismo e forma", Gesualdo Bufalino lo definì uno "scrittore nobile", Ferruccio Ulivi disse che Bruni è uno scrittore di "sentimenti, di impegno e di solitudine", Salvatore Valitutti lesse la sua "magia", Stanislao Nievo sottolineò la sua "eleganza e la sua misura solitaria", Mario Pomilio lo definì poeta della "pulizia e della esattezza…". Mario Marti disse di lui che è uno scrittore la cui parola è fatta di "grani di rosario. …una preghiera".

Da "Via Carmelitani", la cui prima edizione risale al 1983 e la quarta edizione accresciuta addirittura al 1990, libro che ha segnato una delle prime tappe fondamentali nel percorso poetico, sino a "Come un volo d'aquila" del 2013 la poesia di Pierfranco Bruni ha avuto ed ha una pagina critica di notevole spessore tanto che si è parlato di una poesia piena di "eleganza e di misura solitaria" (Stanislao Nievo), mentre Mario Pomilio ha definito i versi di Bruni, in tempi lontani, "puliti ed esatti" e Raul Maria de Angelis, lo scrittore che diede voce a Maria Zambrano in Italia, sottolineò che la poesia di Bruni "è una poesia senza macchia". Stefano Zecchi fece la prefazione a "Paese del vento" legandolo in modo alchemico a "Il mare e la conchiglia".Ma furono numerosi i critici che si sono occupati, proprio negli anni Ottanta/Novanta della poetica di Bruni. Si pensi agli scritti di Giuseppe Selvaggi, di Antonio Ghirelli, di Mario Marti, il quale scrisse che i suoi versi "scorrano come i grani di un rosario… quasi come una preghiera", di Ferrucci Ulivi, di Francesco Grisi, di Donato Valli che poi fece la Prefazione a "Viaggioisola" del 1992, di Salvatore Valitutti che parlò di "magia delle parole", di Michele Dell'Aquila, di Giuseppe Pederiali, di Gesualdo Bufalino che li definì "versi belli, scanditi da una nobile e lenta malinconia". 
Bruni nasce come poeta, ma il suo tracciare i linguaggi lo portano subito al romanzo di "Paese del vento", romanzo che ha avuto ben quattro edizioni con una ultima di estrema eleganza e poi "L'ultima notte di un magistrato" (tre edizioni), "L'ultima primavera" (due edizioni), "Passione e morte" (due edizione e con edizione tradotta in Romania). Con "Paese del vento" il mistero è dentro la memoria che si trova nel ciclo successivo, che va da "Quando fioriscono i rovi", dove già compare la figura di San Paolo a "Il mare e la conchiglia" dove campeggia la metafora del faro, a "La bicicletta di mio padre", " sino ad Asmà e Shadi", che è un Cantico dei Cantici nell'amore passione, trasparenza e rinuncia. L'innesto alchemico delle ultime pagine della "Bicicletta di mio padre", in cui si parla del mondo magico e sciamanico per approdare a "Che il dio del Sole sia con te", un intercalare tra gli Orienti e le fede: dall'Oriente mediterraneo al mondo tibetano, costotuisce la stagione nella quale si vive il suo tempo contemporaneo. A questa filosofia Pierfranco Bruni si è spesso richiamato, ma la summa di questo suo viaggio è leggibile in "La pietra d'Oriente", romanzo  che riscuote molti consensi e che pone in essere una letteratura che è poetica dell'esistere tra estetica e metafisica. Numerosi restano i suoi saggi di critica letteraria e i suoi studi sulle antropologie dei popoli e delle letterature come il tomo "Mediterraneo" ed ora la sua entratura nella favola – fabula armena lo porta verso nuovi cammini. La trilogia poetica: "Giorni di sempre" (1975), "Via Carmelitani" (1984 – 1990), "Fuoco di lune"  e "Come un volo d'aquila" (2004 - 2013). La prima trilogia narrativa: "Paese del vento" (1995), "Quando fioriscono i rovi" (2004), "Il mare e la conchiglia" (2007). La seconda trilogia narrativa: "La bicicletta di mio padre" (2011), "Asmà e Shadi" e Che il dio del sole sia con te" (2013), "La pietra d'Oriente" (2015). Recentissimo è il suo libro su San Paolo: "L'altare della speranza".La metafora e il viaggio- sono due elementi vitali, secondo Alberto Bevilacqua, nel raccontare di Pierfranco Bruni. "La parola ha un cuore immenso se riesci a leggerla ora e soprattutto domani". no concesso il proprio patrocinio  il sindaco di Cassano, il Comitato per le celebrazioni del 250° della Fondazione di Lauropoli, la  Presidenza della Giunta  Regionale, il  Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo di intesa con l'Ufficio del Cerimoniale di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la  Federazione Nazionale  della Stampa Italiana,  l'Ordine dei Giornalisti Consiglio Regionale della Calabria, il Sindacato Giornalisti Calabresi, il Circolo della Stampa "Pollino Sibaritide", la Città di Cosenza, la Presidenza delle  Province  di Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia. Concluderà la manifestazione il neo vescovo della diocesi di Cassano mons. Francesco Savino.
 
L'Ufficio Stampa
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