martedì 25 marzo 2014

Ferrara, Tagliani-Zappaterra, rime da Risiko


asino rosso 2012Zappaterra e Tagliani: “L’idrovia fa economia”


Una visione e condivisione di intenti quella tra Provincia e Comune nell’ambito del maxi progetto dell’idrovia ferrarese. È stata infatti firmato dalla presidente della Provincia Marcella Zappaterra e dal sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani il protocollo d’intesa della partnership per la “rigenerazione sostenibile” della città di Ferrara. Una rigenerazione che ha un’unica parola chiave: economia.


“L’idrovia fa economia” è il motto lanciato all’unisono da Zappaterra e Tagliani. “È un motto giusto – si compiace la presidente provinciale – perché il progetto si propone di riqualificare e valorizzare l’asta navigabile che collega Ferrara a Porto Garibaldi in un’ottica culturale, turistica ed economica”. Se si è spiegato in lungo e in largo che i tre grandi poli di sviluppo sono Porto Garibaldi, copparese e Ferrara, l’incontro serviva per delineare i progetti che interessano nello specifico la città estense.


A Ferrara sono state individuate quattro aree di intervento (ambientale, logistica, turistica e ricerca) che riguardano tre zone (petrolchimico, darsena San Paolo e tecnolopolo). Se all’interno del territorio comunale, l’asse navigabile passerà in particolare per la darsena di San Paolo, attraversando il centro cittadino, a poca distanza dal Meis, per poi risalire, costeggiando il tecnopolo, fino all’area del petrolchimico per avvicinarsi al Po, sono tanti i progetti di sviluppo economico pensati a complemento della realizzazione dell’infrastruttura.


Innanzitutto per l’area ambientale interventi di potenziamento dell’impianto di trattamento delle acque del Polo Industriale di Ferrara e di consolidamento della penisola in zona biconca di Pontelagoscuro che, come assicura Tagliani, “renderanno ancora più competitivo il petrolchimico”. Sempre in zona, ma per quanto riguarda l’area logistica, verranno realizzate opere di adeguamento del raccordo ferroviario e della darsena interni al polo industriale di Ferrara, sul canale Boicelli. L’area di ricerca, invece, interesserà il tecnopolo per rafforzare la competitività e lo scambio tra università e imprese. Infine, per quanto riguarda l’area turistica, si tratta di riqualificare e valorizzare la darsena di San Paolo, su cui l’amministrazione comunale e provinciale punta molto.


“La Darsena ha le potenzialità per poter diventare il porto turistico di Ferrara – commenta il primo cittadino – per questo vengono confermati lo spostamento delle attività (riferendosi al cambio sede della nave-locale Sebastian Pub, ndr) e le iniziative per guardare la darsena come centro turistico del futuro, anche puntando sui privati che hanno dimostrato interesse nell’investire in questo settore”. Gli investimenti privati rappresenterebbe un’ancora di salvezza, o comunque di importante appiglio, per l’amministrazione. “L’idrovia è una realtà che inizia a dialogare con le imprese insediate – spiega Tagliani – e questo dialogo con l’imprenditoria industriale e turistica serve per ridurre i costi”. In pratica “l’occhio con cui guardiamo l’idrovia non è più da opera pubblica ma di dialogo con l’economia e l’imprenditoria” .


A entrare più nel dettaglio dei costi è l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici Davide Nardini. “Il protocollo d’intesa prevede investimenti privati sui 7 milioni di euro, mentre per l’investimento pubblico ci stiamo avvicinando complessivamente ai 72 milioni di euro”. Nonostante tutto si tratta di un “progetto preliminare” e che “sicuramente non riguarderà un appalto pubblico ma per stralci”. Il primo appalto, di 4 milioni di euro, riguarderà i sottoservizi e sembra partirà a settembre. Mentre per l’opera complessiva Nardini ipotizza “quattro anni, o comunque entro il 2020”. Intanto alla firma di questo protocollo d’intesa seguiranno l’accordo territoriale che coinvolgerà anche la Regione Emilia-Romagna e l’accordo di programma che veicoleranno i finanziamenti e gli interventi.





15 Commenti in: “Zappaterra e Tagliani: “L’idrovia fa economia””



 

Max, il vecchio Max ha scritto il 25 marzo 2014 alle 15:23


Cos’è che fa l’idrovia????

Ma basta buttare fumo negli occhi ai cittadini!!! Abbiamo tutti gli occhiali e vediamo benissimo cosa fa e farà l’idrovia ferrarese. Mi astengo dall’esprimere il termine che accompagna il verbo “fare”, per rispetto a chi legge ma credo che sia chiaro per tutti il concetto.

Poi la NOTIZIONA che provincia di Ferrara e comune di Ferrara, hanno condivisione di intenti!!!

Capperi, roba da Pulitzer!!

Ma non é che, per caso, zappaterra e tagliani, con i rispettivi codazzi, condividono anche il partito e l’attaccamento al seggiolino? Dritti alla meta anche contro chi li ha eletti!

Mi sembra di sognare!! Tutto ciò era già scritto nel libro mai scritto, ovvero era sottinteso che i vari “kompagni” sarebbero stati d’accordo in un “affaire” nel quale girano interessi a svariate cifre. Le coop edili ringraziano, naturalmente, e i cittadini pagano, naturalmente (tutto come previsto e come al solito).
Niente di nuovo sotto il sole, cari lettori.

estense com

Il Gramsci di Angelo d'Orsi

immagineGiovedì 27 marzo 2014 alle ore 18 nell’auditorium di palazzo Montani (piazza Antaldi, 2 – 61121 Pesaro), nell’ambito della serie “Incontri a palazzo Montani” proposta dalla Società pesarese di studi storici in collaborazione con il Comune di Pesaro (assessorato alla Cultura), la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e la biblioteca “Bobbato”, viene presentato il volume Saggi su Antonio Gramsci di Angelo d’Orsi, che ne discute con Francesca Chiarotto. Come mai la fine del comunismo reale non ha travolto la fama di Gramsci?

Antonio Gramsci (1891-1937), tra i fondatori del Partito comunista d’Italia nel 1921, arrestato nel 1926, scarcerato nel 1934 in precarie condizioni di salute che lo conducono a morte di lì a poco, è infatti l’autore italiano contemporaneo più studiato e tradotto nel mondo. Il libro di Angelo d’Orsi ne indaga il pensiero – sulla Grande Guerra, sul Risorgimento , sui rapporti fra Italia e Vaticano, ecc. – discutendone non solo le opinioni e i punti di vista ma tracciando anche i diversi momenti della fortuna di questo autore “interamente postumo”, e delineando pure gli abusi che del pensiero gramsciano si sono fatti, anche in tempi recentissimi.

Emerge così l’originalità delle riflessioni di Gramsci, perlopiù espresse nelle Lettere e, nel modo frammentario che si sa, nei Quaderni del carcere: un’originalità lucida, non solo centrale nella politica e nella storia della cultura in Italia, ma riconosciuta e apprezzata anche a livello internazionale.

Angelo d'Orsi, ordinario di Storia del pensiero politico all’Università di Torino, si occupa di questioni di metodo storico e di storia della storiografia, di storia della cultura e dei gruppi intellettuali. Presiede la Fondazione Salvatorelli, dirige la rivista "Historia Magistra", dirige il FestivalStoria che ha ideato e fondato. Tra i suoi libri, solo per ricordare alcuni dei più recenti, Il futurismo tra cultura e politica. Reazione o rivoluzione? (2009); L'Italia delle idee. Il pensiero politico in un secolo e mezzo di storia (2011); Il nostro Gramsci. Antonio Gramsci a colloquio con i protagonisti della storia d'Italia (2011); Alfabeto brasileiro. 26 parole per riflettere sulla nostra e l'altrui civiltà (2013).....C  VIVERE PESARO

New Economy 3.0: Roy Hopkins e il movimento Transition Town Transition a Milano

*DA BEPPE GRILLO M5STELLE BLOG

“Se la crescita globale e globalizzata andava bene per il ventesimo secolo, quando c’erano combustibili fossili a basso prezzo, ora non è più fattibile, bisogna utilizzare la resilienza e far sì che siano le persone normali a fare accadere il cambiamento.
Io viaggio per tutto il mondo e vedo che queste cose stanno accadendo.
I governi possono fare delle cose, le aziende e le imprese possono farne altre, ma per superare la crisi ci vuole la gente normale, che rappresenta la grande riserva di risorse, di energia, non sfruttata”. Rob Hopkins

Ciao, sono Rob Hopkins, uno dei fondatori del movimento “Transition Town Transition Network”. Uno dei progetti che abbiamo in atto è proprio la Transition Town, la Totnes. Sono a Milano per un paio di eventi che hanno a che fare con Transition.
Transition è un processo bottom up, parte dal basso verso l’alto per rendere la comunità locale resiliente. Non è un movimento politico, non è una cosa di destra odi sinistra, non è verde, non è contro la crescita né a favore della crescita, ma mira semplicemente a coinvolgere tutte le persone, la popolazione locale, nel creare questa forma di resilienza come forma di sviluppo economico.
Come forma di sviluppo abbiamo la creazione di società energetiche, di piccole società agricole, l'agricoltura urbana, il tentativo di rivitalizzare a livello locale le comunità, dare supporto a agli imprenditori locali. Nella città di Bristol, una delle Transition Town, c’è la valuta locale, hanno fatto la Sterlina di Bristol con il supporto dell'amministrazione comunale.
Se la crescita globale e globalizzata andava bene per il ventesimo secolo, quando c’erano combustibili fossili a basso prezzo, ora non è più fattibile, bisogna utilizzare la resilienza e far sì che siano le persone normali a fare accadere il cambiamento.
Io viaggio per tutto il mondo e vedo che queste cose stanno accadendo.
I governi possono fare delle cose, le aziende e le imprese possono farne altre, ma per superare la crisi ci vuole la gente normale, che rappresenta la grande riserva di risorse, di energia, non sfruttata.
Uno dei progetti realizzato recentemente da Transition Network è “The New Economy in Twenty Enterprises”, la nuova economia in venti imprese.......

C  BEPPE GRILLO BLOG

Piacenza: evento nazionale per Franco Califano con lo scrittore Pierfranco Bruni

Evento nazionale il 28 marzo prossimo con un Tributo a Franco Califano all’Hotel “Le Ruote”  Roveleto di Cadeo di Piacenza. Saranno presenti tutti i musicisti di Califano. Nel corso della manifestazione – evento sarà ospite d’onore Pierfranco Bruni per il suo libro dedicato, appunto, a Califano dal titolo: “Sulla punta di una matita non sono passati secoli” (Edizione Il Coscile) con l’Introduzione nel testo di Gigi Marzullo.


La serata sarà presentata da Max Viggiani e tra i musicisti saranno presenti Cinzia Baccini, Frank Del Giudice, Enrico Giaretta, Jaffa, Juan Carlos. Gli ospiti saranno accolti da Lorena, Giovanni e Massimiliano Villazzi.


Un evento eccezionale che punta ad offrire un percorso del maestro Califano, scomparso il 30 marzo del 2013, attraverso testi e musiche che hanno accompagnato generazioni.


Il libro di Pierfranco Bruni, è il primo testo edito ad un anno dalla scomparsa, propone un’articolata chiave di lettura attraverso elementi letterari e legami con la poesia del Novecento.


È il poeta illuminante nella devastazione delle macerie della modernità. Proprio per questo racconta gli uomini e gli amori, la fragilità e il senso, la bellezza e gli orizzonti dei sentimenti...


Pierfranco Bruni, parlando del suo libro, ha sottolineato: “Califano è un poeta. Tra la musica i suoni piani e ondulanti la sua voce scava tra le archeologie di questa contemporaneità e di questo nostro "mondo pessimo". La sua non è mai una leggerezza della vita. È saper ascoltate la vita tra le maschere le bellezze i sottosuoli i sogni... La noia non è mai assentarsi ma comprendere senza alcuna fuga il nostro attraversare tra i porti le risacche e il vento d'altura. C’è una ragnatela tra le parole che legano il senso e l’orizzonte.


“Sulla punta di una matita non sono passati secoli”. È questo il sottotitolo che Bruni ha posto al suo libro su Califano. Sono versi ripresi dai suoi testi. Restano come un’epigrafe.


Un evento nazionale su un poeta che ha cantato i suoi versi.



 


Avanguardia e Tradizione: Il Manifesto dei Burattini de Il Teatrino dell'ES


Ecco alcuni link per poter visionare parte dello spettacolo "IL MANIFESTO DEI BURATTINI", registrato da Flavia Franceschini (sorella del Ministro della Cultura Dario) in gennaio a Ferrara presso il suo atelier.

 

 

 

 

 

 

Buona visione. Cordiali saluti Vittorio Zanella e Rita Pasqualini. (338/2961206)

http://vimeo.com/33230433   (TG3 RAI E. R. Servizio di Giorgio Tonelli)



 PROPOSTA DI SPETTACOLO

"IL MANIFESTO DEI BURATTINI"


spettacolo sulle differenti tecniche di teatro d'animazione, dalla tradizione della Commedia dell'Arte alla sperimentazione di innovative tecniche e linguaggi espressivi.

Spettacolo presentato al 17° Festival Mondiale UNIMA - Budapest - 1996 e in altri prestigiosi festival nazionali ed internazionali di teatro di figura quali Spagna (2003 - Santiago de Compostela), Iran (2002 - Tehran - premio "MOBARAK D'ORO"), Lugano, Repubblica Ceca (1990 - Praga - "Central Pupput Theater"), Belgio (2007 - Bruxelles, Genk, Anversa, Liegi e Maasmechelen), Finlandia (2008 - 2010 - 2012 Vaasa. Ad ottobre 2013 Helsinki, Salo, Pietersari e Vaasa), Cile (2008 - Temuco, Capitan Pastene, Victoria, Angol, Traiguen). Paraguay (Assuncion 2009) , Brasile (Porto Alegre - Teatro Fondazione Governetiva "Mario Quintana" 2009 e 2012), Argen tina (Mission ed Obera 2009). Vincitore del premio "IN BREVE" (18/03/2008 - Firenze - Teatro Puccini) organizzato dalla Lega Italiana Improvvisazione Teatrale–Stazione di Confine-al "FESTIVAL NAZIONALE DEI CORTI TEATRALI" terza edizione "PREMIO- MIGLIOR CORTO ED INTERPRETAZiONE CATEGORIA PROFESSIONISTI"

TESTO, REGIA, BURATTINI, MARIONETTE ed OMBRE di Vittorio Zanella.


Varietà comico musicale e recitato.
Lo spettacolo vuole ripercorrere, dalle origini (vedi Commedia dell'Arte) ai giorni nostri, le differenti fasi del teatro di FIGURA O D'ANIMAZIONE, attraverso tematiche culturali differenti del nostro secolo, dedicato ai Maestri di Vittorio Zanella: Otello Sarzi Madidini, Maria Signorelli, Emanuele Luzzati. 

ABITI: dopo il loro matrimonio un uomo e una donna vanno a riposare. Appendono i loro abiti agli attaccapanni. Durante la notte si accende una luce e una musica magica, gli abiti si staccano dagli attaccapanni e iniziano a ballare un valzer vivendo una storia di tenerezza. Al mattino torneranno alla loro immobilità pronti per essere rindossati. Tecnica: marionette a filo mosse da un unico animatore. Musica: Valzer "Copelia" di Delibe. 
COMMEDIA DELL'ARTE: farse con Arlecchin Batocio, Pantalon Dè Bis ognosi, Balanzone, Sganapino e guarrattella con Pulcinella e la sua pivetta. Tecnica: burattini a guaina, recitazione dialettale e animazione a vista. 
COLAZIONE: una bocca affamata, da troppo tempo a digiuno, è alle prese con una tavola imbandita e dopo aver mangiato i cibi sulla tavola, mai sazia, ingoierà in modo comico anche il piatto, la tazza, la caffettiera e il pubblico presente. Tecnica: teatro con oggetti. Musica: jazz. 
IL VIOLINISTA: un Violinista un po' pazzo, dopo l'accordatura, durante il suo concerto, viene disturbato da una zanzara dispettosa, ma prima del concerto virtuoso coinvolgerà tutto il pubblico presente in un concerto con mani e piedi. Tecnica: pupazzo in gommaspugna. Musica: tzigana "Pacirka". 
SCARPE: breve storia di un bambino e di suo padre, rappresentati dalle loro scarpe. Il bambino giocando a pallone rompe i vetri della finestra e il padre lo sgrida. Pezzo tratto dalla partecipazione televisiva "Il Sabato dello Zecchino" Rai Due 1985. Tecnica: pupazzi. Musica di Vittorio Zanella: violino suonato su due corde a mo ghironda. 
INSETTI: una giornata dall'alba al tramonto nel mondo degli insetti, spesso vittime di pregiudizi che portano noi umani a volte a disprezzarne l'esistenza. Tecnica: teatro in nero, uso delle mani. Musica: jazz. 
TEMPI MODERNI: su musica moderna è la storia di un uomo che vive lo stress della vita moderna, fatto di tempi sempre più frenetici e convulsi, ma ogni tanto, così fa anche il grande pupazzo, ci si deve fermare a pensare per riprendere il giusto equilibro con noi stessi. Tecnica: pupazzo. 
ELFI: su musiche irlandesi il popolo dei folletti danza davanti alla sua Regina. Tecnica: marionette a bastone. Musica di Vittorio Zanella: la danza dei folletti con violino.
OMBRE DI UN CIRCO PASSATO: sulla piazza di un circo parigino di inizio secolo si animeranno i suoi protagonisti. Ombre cinesi su diapositive a dissolvenza incrociata dipinte dal (cugino di Vittorio) noto pittore milanese Alessandro Papetti. Musica: "La Marcia dei Gladiatori" di Fucik, o "Parade" di Erik Satie.
INDIANI: è la storia di due pellerossa che si chiamano in continuazione con il loro rispettivo nome.
I BURATTINI A MANO NUDA: omaggio ai grandi maestri burattinai del '900 Sergej Obratzov e Otello Sarzi Madidini. 
TECNICHE: burattini a guaina, marionette a fili, marionette a bastone, pupazzi, ombre cinesi, mimo, oggetti animati, uso delle mani.

Teatrino/Teatro dell'Es di Vittorio Zanella e Rita Pasqualini

Spettacoli, laboratori, animazioni, corsi di formazione professionale, mostre, museo,

biblioteca, centro di documentazione, conferenze, ricerche storiografiche, expertise, film e cartoni animati

Direzione artistica ed organizzativa di rassegne, festival e stagioni di teatro d'attore e figura

Sede fiscale ed organizzativa via Pederzana, n. 5, 40055 Villanova di Castenaso (Bo, Italy).

Tel. e fax (0039) 051/6053078, cell. (0039) 338/2961206

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