lunedì 30 luglio 2012

Ferrara verso il festival Buskers 25° edizione

L’Europa irrompe a Ferrara con il Buskers Festival

La rassegna festeggia 25 anni rendendo omaggio ai Paesi dell'Ue. Spazio alla solidarietà con raccolta per l'emergenza terremoto

 

Venticinque anni di suoni, di musica, di storie e di passione. Il Ferrara Buskers Festival festeggia dal 17 al 26 agosto 2012 le nozze d’argento con il suo eterogeneo e caloroso pubblico, costruendo un filo diretto, come un lunghissimo pentagramma di note, tra la città estense, l’Emilia Romagna e l’Europa.

È la 25esima edizione della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, che sarà tutta dedicata ai Paesi dell’Unione Europea. Non più una sola nazione la protagonista della strabiliante manifestazione animata dai buskers di tutto il mondo, come è sempre avvenuto secondo tradizione, ma l’intero continente. «Un segnale di grande coesione in un momento difficile, tramite quel mezzo di comunicazione universale che non conoscerà mai crisi e che si chiama musica». Così, Stefano Bottoni, Direttore Artistico del Ferrara Buskers Festival spiega i motivi che sono alla base della rassegna di quest’anno. L’idea di trasformare le strade e le piazze della meravigliosa città di Ferrara in un crogiolo di etnie, culture, armonicamente mescolate tra loro. E portare l’Europa a Ferrara attraverso le tradizioni musicali, gli strumenti più antichi, quelli reinventati e quelli più esclusivi, i generi più disparati, le sperimentazioni sonore più sorprendenti.

L’edizione 2012 del festival, dunque, quella che festeggia un quarto di secolo di storia (si tratta di una delle manifestazioni più longeve in Italia) si riempie di numerosi significati. Che simbolicamente Bottoni questa mattina in conferenza stampa ha voluto riassumere nel dono alla propria città, ferita dal terremoto, di un mazzo di fiori. “Era all’estero – ha detto – e quando ho saputo del sisma l’affetto mi sono sentito impotente, abbandonato. Alla mia città quindi voglio fare un regalo particolare, perché la mia città è la mia signora”. Un mazzo di fiori consegnato al primo cittadino, Tiziano Tagliani, il quale ha voluto sottolineare “il grande sforzo e coraggio nel riuscire nonostante le difficoltà a realizzare questa edizione”. Così come l’assessore alla Cultura, Massimo Maisto, ha posto l’accento sul carattere di unione mondiale, e non solo europea, che rappresentano i 20 buskers invitati, in considerazione anche dei generi che andranno a eseguire nelle strade e piazze del centro, dal bluegrass al rock & roll.... C

http://www.estense.com/?p=236149

domenica 29 luglio 2012

Sgarbi al finiano fossile Granata sui misteri Mafia-Stato: "si ritiri a vita privata"

 


Le polemiche sull’intervento del senatore Calogero
Mannino oggi alla Camera dei Deputati

Trattativa Stato-Mafia, Sgarbi
a Granata (Fli): «Meglio se stesse zitto
 e si ritirasse dalla politica»
«Mentre è certo che il senatore Mannino non volle e non potè fare
alcuna trattativa con la mafia, è documentato che Fabio Granata è stato
il prediletto di Cuffaro e ha fatto numerose iniziative con l’ex Presidente
della Regione, suo buono amico, condannato per mafia in via definitiva»

l'Ufficio Stampa
+39 380 54 75 045, +39 347 96 89 937

Il manifesto metapolitico di Oscar Giannino

Le premesse ci sono tutte. E le intenzioni anche. Oscar Giannino, nonostante abbia più volte sorriso al malpensante che insinuava una sua discesa in politica, pare fare sul serio. Lo dimostra un appello pubblicato oggi su sei quotidiani (Mattino, Messaggero, Fatto Quotidiano, Foglio, Gazzettino e Sole 24 Ore) e sul sito internet fermareildeclino.it.

 

Un manifesto con tanto di dieci proposte per riformare l'Italia, soprattutto in materia economica. Ma non solo. Dieci proposte per "una nuova forza politica". Oltre a Giannino, tra i promotori dell’iniziativa ci sono altri autorevoli economisti. Da Michele Boldrin a Sandro Brusco, da Luigi Zingales a Carlo Stagnaro.

Per gli autori del manifesto, la classe politica ha fallito e urge un programma nuovo che, in estrema sintesi, si basi sulla ricetta "meno tasse e meno Stato". "La classe politica emersa dalla crisi del 1992-94 - tranne poche eccezioni individuali - ha fallito: deve essere sostituita perché è parte e causa di quel declino sociale che vogliamo fermare. L’Italia può e vuole crescere nuovamente", recita l'appello. Che poi indica la strada da percorrere: "Bisogna generare mobilità sociale e competizione, rimettendo al centro lavoro, professionalità, libera iniziativa e merito individuale. Affinché l’interesse di chi lavora - o cerca di farlo, come i giovani e tante donne - diventi priorità bisogna smantellare la rete di monopoli e privilegi che paralizzano il paese. I problemi odierni sono gli stessi di vent’anni fa, solo incancreniti: l’inefficienza dell’apparato pubblico e il peso delle tasse che lo finanziano stanno stremando l’Italia. Perdendo lavoro e aziende, migliaia di persone non sono più in grado di produrre e milioni di giovani non lo saranno mai".... C

 

IL GIORNALE

http://www.ilgiornale.it/news/interni/oscari-giannino-fonda-partito-826233.html

La malsanità di Errani in Emilia-Romagna....

Emilia Romagna, era il fiore all’occhiello
Ora la sanità è in coma profondo

Milioni di debiti da ripianare, tagli a migliaia di posti letto, chiusura dei piccoli ospedali, dimagrimento dei dipendenti... Il settore è in forte difficoltà, certo a causa di spending review e popolazione mediamente anziana, ma anche per cattiva gestione, nomine partitiche e bilanci allegri. E la cura si prospetta assai dolorosa...

Francesco Mura

L'ospedale Maggiore di BolognaL'ospedale Maggiore di Bologna

BOLOGNA - Alla ricerca dell’eccellenza perduta. Potrebbe essere questo il titolo di un improbabile film sulla situazione sanitaria in Emilia Romagna. Fino a qualche anno fa invidiata da un capo all’altro del Paese, nonostante qualitativamente sia sempre al di sopra della media nazionale, anchela Sanità della Regione guidata da Vasco Errani (Pd), naviga ormai in acque più che agitate, con milioni di debiti da ripianare e costretta a tagli traumatici. Non solo per effetto dei tagli dovuti alla “spending review” del Governo Monti, come vorrebbe fare credere gli amministratori regionali, ma anche e soprattutto grazie alla gestione politica e/o partitica a volte fin troppo allegra.

 

I NUMERI - La spesa pro capite dichiarata dalla Regione, anche se andrebbe verificata con maggiore attenzione, è tra le più alte del Paese. Ogni cittadino, i dati si riferiscono alla fine dello scorso anno, “costa” infatti circa 1.902 euro l’anno contro la media nazionale che si attesta intorno ai 1.833 euro. Una spesa altissima che trova una giustificazione, anche se solo in parte, nell’età della popolazione emiliano-romagnola, più alta della media nazionale. Secondo i dati regionali, infatti, circa il 23% della popolazione, pari a 995.000 cittadini, ha più di 65 anni, oltre il 3% in più del dato italiano fermo leggermente al di sotto del 20%. Ma dare le colpe dello sfascio della sanità agli anziani è ipocrita e ingiusto. Sarebbe più opportuno, probabilmente, rivedere qualche convenzione con le case di Cura private e limare i costi dei tantissimi dirigenti a libro paga.

 

UN FUTURO DI TAGLI - Dati alla mano, il futuro che si prospetta è di quelli duri, tutto lacrime e sangue. E non solo per l’azione decisa dal premier. Le colpe dei tagli alla Sanità emiliano-romagnola, infatti, sono più vecchi del Governo Monti, vengono da lontano e hanno i capelli bianchi. Sarebbe fin troppo comodo e ingiusto scaricare sull’età dei cittadini colpe che, invece, andrebbero divise equamente tra gli amministratori regionali. Nessuno escluso. Lo sanno bene i cittadini costretti a dei veri e propri tour de force per una visita e i lavoratori obbligati a straordinari sempre più lunghi e turni sempre più massacranti. «Quella che stiamo vivendo è una situazione difficilissima, quasi drammatica – conferma, infatti, Nadia Ortensi, sindacalista della Cisl – Si aggiunge ai pesanti tagli e criticità già operati negli ultimi 7-8 anni». Parole che smentiscono, senza se e senza ma, l’assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti. Il quale preferisce percorrere la solita strada dello scaricabarile, lavarsene le mani e tentare di uscirne senza macchia e senza colpa. Restano però i numeri a sancire un fallimento politico-amministrativo. I numeri, sempre più spietati, diffusi proprio dall’assessore alla Sanità: taglio di circa 4.000 posti-letto ospedalieri, possibile decurtazione di 6.500 dipendenti pari al 10% del personale sanitario regionale, contenziosi con le aziende fornitrici di beni, servizi e farmaci, chiusura dei piccoli ospedali provinciali al di sotto dei 120 posti letto. «È una decisione molto grave – reagisce Alberto Vecchi, consigliere regionale del Pdl e coordinatore regionale degli azzurri – che penalizza fortemente le strutture dislocate sul territorio e colpisce soprattutto i cittadini dei piccoli centri ma segna anche il fallimento delle politiche per la salute dell’amministrazione regionale».... C

http://www.ilvostro.it/politica/emilia-romagna-era-un-fiore-allocchiello-ora-la-sanita-e-in-coma-profondo/51033/

Monia Benini/Fernando Rossi... Spagna, Grecia e Italia. Insieme

  •  
  •  
    Spagna, Grecia e Italia. Insieme.

    BLOG | 24 LUGLIO, 2012 - 12:52 | DA MONIA BENINI
    Come una goccia cinese, i media ci somministrano titoli che parlano di rischio ‘guerra civile’ in Spagna e in Grecia. Tv, radio, giornali e testate online ci iniettano il virus del terrore, utilizzando l’esempio di paesi a noi vicini, non tanto a livello geografico, quanto piuttosto dal punto di vista economico e finanziario.

    ... Servi della medesima dittatura bancaria, vittime degli stessi provvedimenti di questa Europa antidemocratica e nemica dei cittadini, ci sentiamo dire che il rischio di guerra civile è incombente laddove i popoli manifestano contro le misure killer che governi più o meno tecnici riversano su di loro. E’ un falso.

    Secondo Vincenzo Manzini, penalista, una "Guerra civile è una lotta armata entro il territorio dello Stato di una parte della popolazione contro un’altra parte": né in Spagna, né in Grecia vi è una parte della popolazione contro un’altra parte. Al contrario, in questi due paesi
    ....CONTINUA : http://testelibere.it/blog/spagna-grecia-e-italia-insieme