Ferrara, elezioni 2019: GOL (Giustizia, Onore, Libertà), i punti chiave del Programma



In distribuzione in città un volantino di GOL (Giustizia, Onore, Libertà), la lista civica trasversale fondata da Francesco Rendine (e altri) che anticipa i Punti Chiave del programma elettorale del "partito" in previsione delle prossime fondamentali elezioni amministrative a Ferrara, primavera 2019. Gol , con lo stesso Rendine attuale consigliere comunale, è il primo "partito" che anticipa il programma elettorale minimo, da sempre all'opposizione (Rendine tra i più attivi consiglieri in assoluto in questa legislatura uscente) e potenzialmente "alleato" delle principali opposizioni ferraresi. Gol si caratterizza per dinamiche, come accennato trasversali in ogni caso, local global come "spirito" come si evince da questi stessi punti chiave, che anticipano visioni per il futuro di Ferrara, non solo con/da certo linguaggio liquido (per dirla con Bauman) "hard" antipolitico o "viscerale", ma anche postpolitico e "governativo", solido e intellettivo . I punti chiave riflettono sempre uno Stile pensante non velleitario per la città ma mirato in certo senso a una Città d'arte come icona ma soprattutto Villaggio elettronico evoluto, tenuto conto sia dei limiti come città d'arte rispetto a Roma, Venezia, Firenze ecc., sia delle priorità di Ferrara, in degrado costante in tutti i settori, come noto a tutti, tranne ovviamente al PD, ai suoi media di regime e certa integghenzia local. Insomma spicca certo antico "buon senso" oggettivo, captando chiaramente i biosgni e sogni dei cittadini ferraresi attuali.

I punti chiave indicati nel volantino lo esemplificano: Lavoro, Salute, Sociale, Cultura, Bilancio, Sicurezza, Sostenibilità, Urbanistica: non necessariamente negativo il presente PD in ogni settore che lascia al giudizio degli elettori ma che questo "trailer" di Gol articola dialetticamente in certi settori meglio, in altri invece e giustamente indica svolte radicali ex novo, soprattutto per quel che riguardano la Sicurezza, la Salute e il Lavoro.

In particolare, a una lettura non politichese, spicca già una visione complessiva di Rete e sistemica ancora inedita a Ferrara nella sfera politica stretta: ogni campo appare "montato e assemblato" in dinamiche "cibernetiche", soprattutto sincronizzate a livello tacito previsionale, anziché riduzioniste e a compartimenti stagni che caratterizza l'uscente Giunta marca PD ma anche, almeno finora, le opzioni di opposizioni pure e soprattutto solo antipolitiche delle altre opposizioni (sia ben chiaro, la Lega in particolari, finalmente efficaci in questo ruolo). Ad esempio, a certo buon lavoro (a parte certi bachi non banali e anche dissimulaori sul resto...) del PD in termini di politica culturale e di Bilancio complessivo non corrisponde affatto, come fin troppo visibile, altrettanta meritocrazia nell'ambito della sicurezza, delle prospettive economiche propulsive a medio lungo termine anche economiche (anzi...) ecc.

Gol, in ogni caso, "partito" minoritario tra le opposizioni- almeno finora- appare visto certo linguaggio complessivo diverso dalle principali opposizioni, il meno ideologico e autoreferente, il più aperto alla società civile, non ultimo certa espansione annunciata anche altrove (Modena, Siena, Firenze, anche alle elezioni europee) appare un progetto postpolitico ex novo a Ferrara...).