Minculpop a Ferrara: la Grande Guerra Futurista

Il 2015, tra infinite iniziative a Ferrara, culturali, a volte eccellenti a volte manieristiche, spesso ideologiche, si è caratterizzato anche per diversi se non molti piccoli medi eventi dedicati al ricordo celebrazione della prima guerra mondiale, la Grande Guerra 15-18....  A cura di molte associazioni culturali, storiche ecc, anche tra le maggiori.  Come accennato e come alla luce del Sole abbiamo  sempre scritto e da anni, anche in libri rilevanti nazionali (che poi piacciano o meno altra questione) la cultura a Ferrara, eccellenze o meno, ha certamente una costante: certe veline ideologiche di chiara matrice storico culturale facilmente intuibili.  Possiamo, volendo, anche provare diverse pistole fumanti, dopo 30 anni di azione futurista a Ferrara e in Italia... Una certamente riguarda proprio la prima guerra mondiale. Per l'occasione abbiamo curato, fine 2014,  per una casa editrice ferrarese non banale inoltre, un ebook specifico, rileggendo la Grande Guerra  in chiave futurista e storico letteraria. La Grande Guerra futurista, ecc.,  con autori nazionali rilevanti e anche ferraresi non banali. Il web segnala eccome tale libro digitale, a cura di un ferrarese, piaccia o meno, con anche altri autori ferraresi, tra essi il geopolitico L. Barbieri,  libro di oggettivi riscontri nazionali, segnalato a livello nazionale e piu volte. La stessa stampa on line local in particolare ha ben segnalato il lavoro, segnalazioni anche da  quella cartacea.  (Chi vuole può verificare, anche in questa testata, un semplice giro nel web...).  Ebbene, tutte queste associazioni varie  si sono totalmente disinteressate al libro elettronico in questione. E le motivazioni, piaccia o meno, sono ideologiche. Il futurismo, gira e rigira (a parte noi stessi ovviamente e pochissimi altri) qua a Ferrara  nell'ambito culturale prevalente e di certa intellighenzia radical chic è ancora letto in chiave obsoleta storico marxista o al massimo museificante(e sia ben chiaro una vulgata prevalente....), poco importa lo sguardo ben piu ampio, al passo con la storiografia contemporanea, dopo i vari De Felice, Nolte, Mauss, lo stesso Gentile E. e diversi altri, per non parlare della critica futurista italiana piu evoluta (in cui noi stessi siamo protagonisti, si veda solo Marinetti 70, Armando Editore, oltre anche a Gramsci 2017... (sic!) sempre Armando..., presentato persino dove è nato Gramsci! Biblioteca Gramsciana, Ales-Oristano) e della presenza nel libro di autori anche neppure prossimi al nuovo futurismo. ad esempio persino un contributo di un ricercatore assai noto areospaziale..., lo stesso G. Manias de La Bibilioteca Gramsciana, Ales! in una operazione inoltre per nulla guerrafondaia... e anzi oggettivamente trasversale. C'era però anche una sezione su Italo Balbo per intenderci...  Riassumendo, in certo ambiente storico culturale, deja vu, analogici nell'era digitale, minculpop a Ferrara, quando con una battuta di cronaca...,  in questa città purtroppo, piaccia o meno, e solo la punta di un iceberg, con una iperbole, degna di una città metafisica e sempre allucinata in un'isola felice che non esiste più...,  anzichè occuparsi di mondi incantati, persino la befana si occupa invece  di Storia, rivelando non il futuro, ma il Carbon Fossile, neppure al quarzo o grafene! come filtro ideologico tutt'oggi prevalente. (photo Renzo De Felice)

Roby Guerra, Ferrara  x Azione Futurista Ferrara


INFO
 http://www.luukmagazine.com/gramsci-e-marinetti-un-inedito-dialogo/

http://www.barbadillo.it/34727-libri-la-grande-guerra-futurista-e-italo-balbo/

 http://www.estense.com/?p=42709

  http://www.salernomagazine.it/archives/61786