ASPETTI DEL MISTICISMO EBRAICO


Pierluigi Casalino 
Le speculazioni teologiche e soprattutto mistiche degli ebrei si raggruppano intorno alle parti cosmologiche della Bibbia. Ciò vale tanto per il misticismo antico che per quello più tardo. Tali vedute si ritrovano sia nella letteratura di Enoch, risalente al I secolo d.C., che nelle opere cabalistiche prodotte in Francia, in Spagna, in Germania e in Polonia  dal XII al XVIII secolo. Combinato con queste speculazioni cosmologiche, e anzi come corollario di queste, si sviluppò un antropomorfismo che bisogna definire grossolano. Inoltre viene assegnato un un misterioso potere alle permutazioni e combinazioni delle lettere dell'alfabeto ebraico. Con straordinaria abilità di giochi verbali queste lettere servono a provare ogni sorta di cose in cielo e in terra. Tali combinazioni sono puramente fantastiche e nessuno può prenderle sul serio. Anche lo studio dell'anima diede origine a molte strane credenze sulla trasmigrazione delle anime (dottrina che proveniente non solo dall'India, ma anche da autori come Pitagora, Platone e Virgilio nell'antichità e come Hume, Schopenhauer e Mazzini tra i moderni) e sull'apparizione del Messia. Tutti questi aspetti del misticismo ebraico, non di rado guastati da non corrette interpretazioni, sono stati vivacemente  impugnati dai critici allo scopo di dimostrare la natura poco edificante dell'intero insegnamento. Se è vero poi che il Giudaismo soffre in alcune sue parti di eccessi di formalismo, di legalismo ed esteriorità, è bensì vero che tali lacune sono corrette ed attenuate dai contributi del misticismo autentico. E sebbene questo tratti dell'anima in modo esclusivamente elaborato e fantastico, tuttavia è bene sottolineare che vi è un aspetto, dunque, dell'Ebraismo che non dà solo importanza alla ricerca della felicità o di una ricompensa in questa vita terrena, ma anche nella vita dell'aldilà. Il misticismo ebraico può vantarsi di aver potuto, in un'epoca importante della storia giudaica, a compiere a vantaggio dell'Ebraismo un'opera che, mutatis mutandis, fu compiuta dal Cristianesimo dei mistici cristiani come Maestro Eckart. Argomento quest'ultimo sul quale non si mancherà di tornare in altra occasione.
Casalino Pierluigi, 28.09.2015