Questi coraggiosi custodi delle forme, che segretamente operano nella penombra, non si incontrano nei templi consacrati all’arte e costituiscono una realtà sommersa da scoprire e recuperare.
Da qui la proposta di un personalissimo museo dove gli esclusi trovano una legittima collocazione; da Giorgio de Chirico a Renato Guttuso, da Man Ray a Domenico Gnoli, dalla Scuola Romana ad Andrew Wyeth, da Valerio Adami a Tullio Pericoli.
La stanza dipinta è una raccolta di saggi che rende conto di tante viventi esperienze artistiche che hanno in comune la resistenza alle mode e il rifiuto delle tendenze programmate.
*TOTALITA' gennaio
* recensioni a cura di Gianni Bozzi Sentieri