martedì 8 dicembre 2020

PIERLUIGI CASALINO: Il diritto ereditario in Marocco, una pesante ipoteca sulla via della modernizzazione del Paese nordafricano.

 

Da: Pierluigi Casalino 

Il Marocco vuole cambiare la normativa sull'eredità, introducendo una nuova legge successoria, basata sulla parità uomo-donna (proposta di legge16 agosto 2018).Da tempo, in Marocco, donne comuni ed intellettuali stanno manifestando per cambiare la legge sull'eredità per parificare quella concessa alle donne con quella garantita agli uomini dalla Mudawana o Codice di Statuto Personale Marocchino, il diritto di famiglia. Esso è stato riformato nell'ottobre del 2003 dall'attuale, illuminato re, Mohammed VI, e approvato nel 2004 del Parlamento del Paese nordafricano, giustamente salutato anche dall'Occidente come uno dei diritti di famiglia più avanzati del mondo arabo, che perciò ha scatenato le ire degli integralisti islamici. Tuttavia ci sono alcuni punti che vanno modificati per portarli al passo con la modernità, tra i quali appunto quello sull'eredità, il cosiddetto ta'sib, che favorisce gli uomini rispetto alle donne. Esse infatti ereditano soltanto la metà dei beni e soltanto nel migliore dei casi: accade che non ereditino nulla, soprattutto nelle aree rurali del Paese. Nel marzo 2018 cento intellettuali marocchini (come professori universitari, avvocati, teologi, medici, giornalisti e scrittori) hanno firmato una petizione per cambiare tale situazione. Quindici dei sottoscrittori hanno redatto L'héritage des femmes ("L'eredità della donna"), una pubblicazione accademica che accompagna la petizione, spiegando la loro posizione in favore della donna e che il ta'sib non dovrebbe più essere applicato in una società marocchina che sta cambiando. Stanno cambiando le famiglie e il fatto che le donne ereditino la metà rispetto agli uomini come previsto dalla shar'ia, la legge islamica, non dovrebbe essere più contemplato.
Nel testo si legge che oggi le donne marocchine svolgono un ruolo cruciale nella famiglia, come nella piena responsabilità dell'educazione dei figli e nel sostegno economico e di altro genere ai loro mariti. Attualmente oltre un terzo delle famiglie, in Marocco, sono guidate da donne: loro sono i capi famiglia o da loro dipendono gran parte delle entrate familiari. In una famiglia marocchina su cinque le donne non sono aiutate in alcun modo da "lontani parenti maschi", anche loro finora avvantaggiati nel diritto ereditario. Moha Ennahi, professore di Linguistica, Genere e Studi Culturali all'Università Sidi Mohammed Ben Abdellah di Taza e uno dei firmatari della petizione, spiega sul giornale accademico online The Conversation che il ta'sib decreta: "Le donne orfane che non hanno un fratello devono condividere l'eredità con il parente maschio più vicino al defunto … anche se sconosciuto e [non ha mai fatto parte della famiglia]". Da qui la richiesta dell'abrogazione del ta'sib "come è stato fatto di recente da alcune altre società musulmane". Negli anni scorsi, per esempio, lo stesso passo è stato compiuto dalla Tunisia, da sempre all'avanguardia per i diritti della donna nel mondo arabo. La Costituzione marocchina è stata modificata nel 2011 per garantire una maggiore parità di diritti alle donne, ma situazione sull'eredità è rimasta invariata a causa dell'insistenza degli integralisti islamici, che come sempre strumentalizzano il Corano secondo la loro ideologia misogina. Nouzha Skalli, ex ministra marocchina dei diritti delle donne e paladina di questi nota anche all'estero, ha reso noto in un'intervista rilasciata nel 2017 che "Non appena abbiamo pronunciato la parola 'eredità', siamo stati accusati di blasfemia" dai religiosi. Lo stesso Partito della Giustizia e dello Sviluppo, legato ai Fratelli Musulmani e guidato dall'ex primo ministro Abdelillah Benkirane, ha definito una "manovra irresponsabile" e una "flagrante violazione" della Costituzione marocchina. Moha Ennahi cita il predicatore Mohamed Abdelouahab Rafiki come "una delle poche voci liberali religiose in materia". Quest'ultimo ha affermato che la questione dovrebbe essere aperta all' ijtihad, l'interpretazione dei testi religiosi islamici utilizzata e sempre invocata dagli intellettuali musulmani illuminati. In particolare, per quanto riguarda il tema dell'eredità, Rafiki ha dichiarato che esso deve essere affrontato coerentemente con l'evoluzione della società marocchina. Si tratta di un'affermazione, in realtà, che recupera un'intuizione egalitaria dell'antico filosofo arabo andaluso Ibn Rushd (l'Averroe' dei Latini), che visse ed operò in Marocco, lasciandovi un patrimonio di cultura e di apertura intellettuale ancora oggi insuperata nell'attuale società marocchina(rinvio in proposito ad un mio intervento sull'argomento a suo tempo pubblicato da Asino Rosso).Essa rimane tuttavia prevalentemente conservatrice. Da un'indagine nazionale condotta dalla commissione di pianificazione del Paese nel 2016 è emerge che l'87% dei cittadini marocchini, uomini e donne, sono contrari all'uguaglianza di genere in eredità per motivi religiosi, ma il problema dev'essere affrontato in maniera oggettiva ed in base ai diritti umani. Le donne rimangono una delle categorie sociali più svantaggiate in Marocco. Alcune, lasciate sole quando muore il padre o il marito, sono costrette a prostituirsi e si trovano in balia della violenza maschile. Come può il Paese progredire davvero in una simile situazione? Un Paese che, peraltro, il 70% degli abitanti dichiara di voler lasciare.
Casalino Pierluigi 

Ferrara Off: Fake Plastic Bonsai | I numeri della prima edizione virtuale di Bonsai!



Da: Comunicazione Ferrara Off Teatro 
Gentilissimi,

in allegato il comunicato riferito ai risultati della nostra manifestazione virtuale Fake Palsttic Bonsai, conclusasi il 24 novembre.

Per qualsiasi questione aggiuntiva resto a disposizione,

Cordialmente,
Clelia

Si è conclusa la rassegna virtuale Fake Plastic Bonsai, ideata e curata da Ferrara Off per mantenere il contatto con il proprio pubblico, e con gli appassionati di teatro, a seguito del DPCM del 24 ottobre e della sospensione delle attività in presenza. 700 i click raccolti dalla rassegna, per una copertura totale che ha superato le 4500 persone, entrambi i dati in organico. 

 

12 appuntamenti video tra i 15' ed i 20' minuti, in 24 giorni, per ricalcare il tradizionale festival di microteatro, Bonsai, che quest'anno si sarebbe svolto tra le mura del Centro Culturale Slavich. Danza contemporanea, prosa, racconto audio, teatro comico; Fake Plastic Bonsai ha attraversato diversi generi proprio come il festival originale in presenza. Per fronteggiare le dinamiche del web, in maniera inedita per Ferrara Off, ogni spettacolo è rimasto disponibile online per 48 ore. Nessun cartellone ma una corsa alla scoperta: il teatro cittadino ha deciso di rendere pubblico il titolo dello spettacolo successivo solo 24 ore prima della 'messa in scena'. 

Ad ogni lancio, una serie di consigli da parte di Ferrara Off per godersi al meglio la proiezione. 'Inutile confessarvi che ci dispiace non poter condividere con voi, in presenza, la stagione autunnale appena presentata; - recita la spiegazione che precede le istruzioni - inutile anche dirvi che sappiamo bene cosa significhi godersi uno spettacolo a teatro, percepire l'energia degli attori, ascoltare le loro voci. Per godervi lo spettacolo come a teatro, però, vi consigliamo di seguire le nostre brevi istruzioni: prendetevi 15 minuti, liberi da distrazioni; sedetevi comodi e rilassati; impostate il video a schermo intero; alzate il volume della riproduzione e fatevi trasportare dalla curiosità'. 

 

Le 12 proposte hanno coinvolto compagnie ed artisti del panorama internazionale che, nonostante l'esiguo gettone di partecipazione, hanno deciso di mettersi a disposizione e di sostenere la realtà di Ferrara Off con la loro presenza virtuale. Dalla grande Maria Paiato, passando per CollettivO CineticO, ORTIKA – gruppo teatrale nomade, Teatro de LiNUTILE, Arkadiis Teatro Di Occhiobello, il gruppo I CORALLI, ma anche Daniele Bianco, La Canina (Barcellona, Spagna), Elsa Bossi, Paper Smokers/Fumatori di Carta (Italia/Londra), Armamaxa e la Compagnia Frosini/Timpano – Kataklisma. 

 

 

Per informazioni 

Ferraraoff.it 

info@ferraraoff.it 

 

Ufficio stampa 

comunicazione@ferraraoff.it 


Siracusa/Caravaggio, Sgarbi: «Si affacciano sullascala gli ultimi cretini. Invece di ringraziare, insultano. Il dipinto torna incittà, nelle mani di chi non ha mai fatto nulla per Caravaggio»



Da: VITTORIO SGARBI - (Ufficio Stampa) <ufficiostampasgarbi@gmail.com>

 

Siracusa/Caravaggio, Sgarbi: «Si affacciano sulla scala gli ultimi cretini. Invece di ringraziare, insultano. Il dipinto torna in città, nelle mani di chi non ha mai fatto nulla per Caravaggio»

«La Santa a Rovereto è stata benissimo: adesso è in pericolo»

 

ROMA – Così come previsto, ieri il «Seppellimento di Santa Lucia», l'opera di Caravaggio (di proprietà del Fec, Fondo edifici di culto del ministero dell'Interno) che lo scorso ottobre era stata inviata al Mart di Rovereto per una  mostra che lo ha messo a confronto con le opere dell'artista Alberto Burri, è partito per ritornare a Siracusa, in vista dei festeggiamenti di Santa Lucia in programma il 13 dicembre prossimo (vedi foto allegate).

 

Ma le polemiche non si sono affatto stemperate. Fantomatiche associazioni locali, improbabili esperti di arte e molti personaggi animati da rancori personali e anche politici, sui social continuano ad attaccare Sgarbi (anche con gravi diffamazioni (tutte puntualmente segnalate all'autorità giudiziaria)  di aver "scippato" il dipinto alla città. Lo storico e critico d'arte, che del Mart è il presidente e che ha fortemente voluto la mostra con il capolavoro del Merisi, oggi che l'opera torna in Sicilia replica duramente:

 

«Nella bella Siracusa, che non potrà festeggiare Santa Lucia – dichiara con con sarcasmo Sgarbi - si affacciano sulla scala gli ultimi cretini. Invece di ringraziare chi gli ha riparato il dipinto di Caravaggio e con grande puntualità lo ha riportato nella chiesa della Borgata, continuano a insultare, impotenti e imbecilli, cercando di andare su quella cronaca che li ignora. Ho provato soltanto pietà e ho voluto dar loro, falsari e bugiardi, un ultimo schiaffo. Nella notte, sotto la pioggia, ho accompagnato il dipinto del "Seppellimento di Santa Lucia" nel macabro rito del suo trasporto. L'ho fatto salire su un camion e l'ho visto partire. Vi mando il video e le fotografie (https://we.tl/t-BcRRZp1QFg) e spero di non sentire più la voce stridula di chi per Caravaggio non ha fatto niente. La Santa a Rovereto è stata benissimo. Adesso è in pericolo»

 

l'Ufficio Stampa

(Nino Ippolito)

press@vittoriosgarbi.it

+39 338 3695738


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lunedì 7 dicembre 2020

Natalino Balasso stende Naomo in video: "I soldi dalli tu a me" | estense.com Ferrara

Natalino Balasso stende Naomo in video: "I soldi dalli tu a me" | estense.com Ferrara: Mentre l'Emilia è in ginocchio per l'alluvione del Panaro, 'c'è qualche amministratore emiliano che evidentemente non ha un c***o da fare'. Natalino Balasso replica al vicesin

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"Il problema secondo Balasso è che “ne fate sempre una questione politica. Ho scoperto che ti ha querelato il Pd dichiarando che i soldi li daranno in beneficenza”. “Questa è ipocrisia – sostiene l’attore -, ma allora nessun equivoco: Lodi, non pensare che questo è il pagliaccio longa manus del Pd che viene a colpirti. Lodi, mi stai sul c***o tu allo stesso identico modo con cui mi sta sul c***o il Pd. I partiti sono la m***a della politica italiana. Quindi stai tranquillo su questo”.

 

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EVOLA IN DADA - a cento anni di Arte Astratta: pagina Facebook 'Fondazio...