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Giuseppe Tomasi di Lampedusa, a 60 anni dalla scomparsa, sarà celebrato da Pierfranco Bruni a Castelbuono di Palermo sabato 9 settembre dal Comune e dalla Biblioteca
In occasione dei sessant'anni dalla morte di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, avvenuta il 26 luglio 1957, il Comune di Castelbuono (Palermo) e la Biblioteca hanno organizzato per sabato 9 settembre p.v., presso il Chiostro di S. Francesco, alle ore 18.00, una manifestazione per celebrare lo scrittore del "Gattopardo".
La Lectio Magistalis è stata affidata a Pierfranco Bruni con un incontro-dibattito e la proiezione di un Video su Tomasi di Lampedusa (https://www.youtube.com/watch?v=_Q84g8yR09Q&feature=youtu.be).
Pierfranco Bruni, scrittore, poeta, critico letterario (autore, insieme alla figlia Micol, di un libro sulla dinastica dei Bruni Gaudinieri, in cui si parla di Tomasi di Lampedusa, "Cinque fratelli", Pellegrini editore) è responsabile del Progetto Nazionale delle Etnie, letterature e minoranze linguistiche del MIBACT. Ha ricevuto tre volte il premio alla Cultura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. A fine settembre riceverà a Varsavia una onorificenza per la sua approfondita e innovativa visione dell'opera di Luigi Pirandello.
Soltanto dopo la morte, nel 1958, veniva pubblicato Il Gattopardo. Un romanzo che secondo Carlo Bo "rappresenta un miracolo: quello di un libro ricco di cultura letteraria che riesce a raggiungere l'animo popolare".
I tre contesti che caratterizzano Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e formano il percorso narrante anche sul piano delle finalizzazioni politiche sono il 1860, il 1885 e il 1910. Ma questo romanzo si presta ad una chiave di lettura che non è soltanto storica, politica, ideologica. Non è soltanto un romanzo che pone all'attenzione la questione incompiuta di quella nascita di unità nazionale che viene disegnata e sottolineata nel corso i tutta l'impostazione tematica.
Pierfranco Bruni ha pubblicato diversi saggi su Tomasi di Lampedusa e la letteratura della nobiltà tra Otto – Novecento. Da anni si occupa dell'intreccio tra storia ed eredità nel Regno di Napoli. A tal proposito in Bruni si legge: "La storia, il tempo-memoria, i personaggi. Su questo itinerario Tomasi di Lampedusa ha costruito il suo menabò letterario. Ciò che alla fine resta non sono le date, ma la visione decadente di una civiltà, il rapporto tra tempo e morte nel viaggio epocale di quella civiltà che si raffigura nel Principe, la bellezza, l'estasi e l'eros di Angelica che assorbe tutte le movenze simboliche che trovano espressività, appunto, nei luoghi letterari del romanzo".
Giuseppe Tomasi di Lampedusa è, comunque, uno scrittore che fa i conti costantemente con la storia, ma in questa storia c'è una prevalenza tridimensionale della memoria.
martedì 5 settembre 2017
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, a 60 anni dalla scomparsa, sarà celebrato da Pierfranco Bruni a Castelbuono di Palermo sabato 9 settembre dal Comune e dalla Biblioteca
Sicilia: Sgarbi indica come assessori Contrada e Mori
*Nota di R. Guerra: dopo, a suo tempo, la grande esperienza di Salemi futuristica con la cittadella siciliana (storica per ...Garibaldi) in primo piano a livello internazionale (poi esaurita forzatamente per il sabotaggio del PD regionale...) Vittorio Sgarbi ci riprova in Sicilia, regione topica per ovvi motivi per il mai decollato vero futuro realmente nazionale..... E i lavori in progress, come già si nota, con ben altro stile italico.....
Roma/ Elezioni Regionali in Sicilia/ Sgarbi: «Con me in giunta
l'ex Sisde Bruno Contrada e l'ex Generale dell'Arma Mario Mori»
ROMA - L'ex poliziotto del Sisde Bruno Contrada e l'ex Generale dell'Arma dei Carabinieri Mario Mori saranno i primi due nomi tra gli assessori indicati da Vittorio Sgarbi per le elezioni regionali in Sicilia, dove lo storico e critico d'arte, fondatore del movimento «Rinascimento» (il cui "manifesto" è l'omonimo libro, scritto a quattro mani con l'economista Giulio Tremonti, da ieri nelle librerie per i tipi della «Baldini & Castoldi») è candidato Governatore con il sostegno del Mir, i «Moderati in rivoluzione» di Giampiero Samorì.
«Rappresentano - spiega Sgarbi - le vittime di un'antimafia farlocca, ideologica, settaria, che ha distrutto la vita di molte persone senza uno straccio di prova ma inseguendo improbabili teoremi, destabilizzando la politica e le istituzioni. La Sicilia deve riscattarsi anche avviando una profonda revisione di queste vicende giudiziarie, in nome della verità».
Sgarbi, che alcuni mesi fa, proprio in prospettiva della candidatura in Sicilia, ha preso la residenza a Calascibetta, in provincia di Enna, nei giorni scorsi ha anche rivolto un invito agli elettori dell'ex Presidente della Regione Cuffaro: «Io non mi vergogno di Cuffaro perché lo ritengo una vittima. E i suoi elettori non debbono ritenersi degli appestati»
l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)
+39 340 73 29 363
ufficiostampasgarbi@gmail.com
Italia abbiamo un problema, per la Magistatura, l'elettricità non è un bene primario!
di B. Guerrazzi La politica in Italia è quello che è, un disastro storico, ormai repubblica delle banane quasi da terzo mondo (ma il PD è contento, perfetto esempio di integrazione multietnica....); gli italiani stessi (da Roma in giù in particolare, pur con certe attenuanti per l'assenza storica dello Stato se non per fare diversamente assistenza pubblica con il posto fisso dei dipendenti pubblici...) non sono certo aquile d'avanguardia (il ben noto carattere nazionale). Ma che in Italia non sia priorità certa tipologia di potere, leggi magistratura e tutta la corte di Procuratori, Avvocati ecc., quasi l'intera Pseudoscienza giuridica italiana...) è davvero un mistero e un problema degno di ...Houston e certa anedottica dell'astronautica! Questa news de Il Giornale, l'ennesima ormai stucchevole prova scientifica! Al di là del caso specifico, una donna in gravi e precarie condizioni economiche (ma evidentemente italiana...) che viola la legge attaccandosi abusivamente ad altra utenza per l'elettricità, spiegare tale violazione essenzialmente con un lapidario "L'elettricità non è un bene primario" sembra solo oggi le comiche o una sequenza di un film di Fantocci... il compianto P. Villaggio! Povera Italia, povera patria....
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/cassazione-lenergia-elettrica-non-bene-indispensabile-1437454.html
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/cassazione-lenergia-elettrica-non-bene-indispensabile-1437454.html
www.ilgiornale.it
In provincia di Lecce duemila euro di multa a una signora che si è allacciata abusivamente all'energia elettrica
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Anni di silicio prossimo venturi? I ‘No Salva-banche' attaccano Marattin: «Verremo a ricoprirti di letame» | estense.com Ferrara
I ‘No Salva-banche' attaccano Marattin: «Verremo a ricoprirti di letame» | estense.com Ferrara: Continuano ad essere molto, troppo, accesi i toni dello scontro tra il gruppo di risparmiatori azzerati 'No Salva-banche' e il Pd, soprattutto dopo quanto successo alla Festa de L'Unità di Bologna tra Matteo Renzi e l'azzerata ferrarese Giovanna Mazzoni. Nel mirino del gruppo entra ora Luigi Marattin, consigliere economico di Palazzo Chigi, renziano della prima ora, che si è espresso molto duramente su quanto accaduto a Bologna, prendendo le difese dell'ex premier e del suo «avete rubato lo dice a sua sorella». «Luigi Marattin, ridacci i nostri quattrin», esordisce un post su Facebook dei No Salva-banche i cui toni si fanno eccessivi. Marattin è infatti il target di un post decisamente pesante, in cui viene apostrofato come 'fido cagnolino' che 'interviene abbaiando' in difesa di Renzi - di cui è 'fedele servetto' - e delle parole rivolte alla contestatrice ferrarese. Il cognome viene storpiato in 'Burattin'. «Secondo il fedele servetto - scrivono i No Salva-banche - 'rubare lo dice
*Nota di Benito Guerrazzi ...
Prima o poi i politik con certi andazzi costanti si sveglieranno
bruscamente dalle loro percezioni di un Paese- l'Italia- in salute
dissociati dal mondo reale e dalla gente. E' già un mistero storico il
basso tono finora popolare rispetto alla classe politica in generale.
Negli anni settanta per molto meno si sa che cosa è successo... Finora
devono ringraziare Internet (già e che vogliono censurare gli ignavi,
liberando le energie cosi nel mondo reale...) che serve come sfogatoio
virtuale del sentimento popolare sempre più diffuso... Ma, visto che non
si danno una mossa, l'orizzonte degli eventi superato.. Facile
prevedere tensioni concrete sociali, future scorte alla Saviano per
molti politicanti.....necessarie oppure si ritirino....
*Nota di Benito Guerrazzi ...
Prima o poi i politik con certi andazzi costanti si sveglieranno
bruscamente dalle loro percezioni di un Paese- l'Italia- in salute
dissociati dal mondo reale e dalla gente. E' già un mistero storico il
basso tono finora popolare rispetto alla classe politica in generale.
Negli anni settanta per molto meno si sa che cosa è successo... Finora
devono ringraziare Internet (già e che vogliono censurare gli ignavi,
liberando le energie cosi nel mondo reale...) che serve come sfogatoio
virtuale del sentimento popolare sempre più diffuso... Ma, visto che non
si danno una mossa, l'orizzonte degli eventi superato.. Facile
prevedere tensioni concrete sociali, future scorte alla Saviano per
molti politicanti.....necessarie oppure si ritirino....
Zombi a Ferrara si lamentano...Offese e auguri di morte al Pd. Vitellio: «Basta, non tolleriamo più questo odio» | estense.com Ferrara
Offese e auguri di morte al Pd. Vitellio: «Basta, non tolleriamo più questo odio» | estense.com Ferrara: Si preannuncia dura la reazione del Partito Democratico di Ferrara contro alcuni utenti che su Facebook si sono lanciati in pesanti offese verso il partito e i suoi militanti. A mettere le cose in chiaro è lo stesso segretario provinciale, Luigi Vitellio, con un post proprio su Facebook. «Da giorni - spiega - il profilo Facebook del Partito Democratico Ferrara è 'frequentato' da signori che ci augurano calamità e morti. C'è un limite a tutto. Nel rispetto della comunità che rappresento ho dato mandato ad un legale per verificare l'ipotesi di reati. Tutto ciò si colloca ampiamente oltre il legittimo dissenso politico. Non possiamo e non vogliamo più tollerare questa escalation di odio perché essa investe non solo i partiti ma le comunità». I commenti offensivi sono arrivati soprattutto sotto il post del 30 agosto in cui il Pd annunciava tre incontri di settembre per le Feste de l'Unità di Pontelagoscuro e di Porotto. I più gentili si limitano a mostrare disappunto, seppure in modo molto
*Nota di ARosso1 ? Come da molti commenti, mai autocritiche nel postcomunismo, sempre
dopo 20 anni. Vitello, specchio del PD local, conferma l'assenza di basi
conoscitive per fare vera politica nel XXI secolo, sbianca anche
rispetto al comunismo storico del fu PCI, neppure comparabile il PD
globale. Strumentale e semmai pericolosa la solita risorsa della
magistratura, deja vu del ventennio di Berlusconi, estrema ratio quando
nesun argomento dialettico e alternativo. Poi ridicolo, manco conoscono
l'abc della privacy persino dei Social Network. Semplici filtri e
"monitor..." prima di passare i commenti. Non solo Vitello e non solo
nel PD, ma troppi fanno politica quando semplicemente dovrebbero
occuparsi di altre attività, questo il baco anche fondamentale
dell'attuale politica italiana, PD e anche in certa misura le
opposizioni (che però almeno fanno opposizione e sulla
Sicurezza/migranti e su affaire Carife ad eempio local hanno ragione
come vedono anche i sassi), ai minimi livelli storici. Certi eccessi,
infine nei SN riflettono semplicemente questo livello attuale della
politica, questa la domanda risposta che Vitello e i pieddini alla
frutta mai si fanno e come spiegazione verosimile, con una differenza
assolutamente vera democratica però: certi supposti "haters" anti PD non
hanno alcun potere, Vitello ecc, si, sono le Istituzioni che devono
dare l'esempio in primis, altrimenti semplici risposte speculari che
appartengono alla sociologia del web, figurarsi in tal senso a dei meri
funzionari politici (tutti dipendenti pubblici del datore di lavoro
Popolo!) o della magistratura!
*Nota di ARosso1 ? Come da molti commenti, mai autocritiche nel postcomunismo, sempre
dopo 20 anni. Vitello, specchio del PD local, conferma l'assenza di basi
conoscitive per fare vera politica nel XXI secolo, sbianca anche
rispetto al comunismo storico del fu PCI, neppure comparabile il PD
globale. Strumentale e semmai pericolosa la solita risorsa della
magistratura, deja vu del ventennio di Berlusconi, estrema ratio quando
nesun argomento dialettico e alternativo. Poi ridicolo, manco conoscono
l'abc della privacy persino dei Social Network. Semplici filtri e
"monitor..." prima di passare i commenti. Non solo Vitello e non solo
nel PD, ma troppi fanno politica quando semplicemente dovrebbero
occuparsi di altre attività, questo il baco anche fondamentale
dell'attuale politica italiana, PD e anche in certa misura le
opposizioni (che però almeno fanno opposizione e sulla
Sicurezza/migranti e su affaire Carife ad eempio local hanno ragione
come vedono anche i sassi), ai minimi livelli storici. Certi eccessi,
infine nei SN riflettono semplicemente questo livello attuale della
politica, questa la domanda risposta che Vitello e i pieddini alla
frutta mai si fanno e come spiegazione verosimile, con una differenza
assolutamente vera democratica però: certi supposti "haters" anti PD non
hanno alcun potere, Vitello ecc, si, sono le Istituzioni che devono
dare l'esempio in primis, altrimenti semplici risposte speculari che
appartengono alla sociologia del web, figurarsi in tal senso a dei meri
funzionari politici (tutti dipendenti pubblici del datore di lavoro
Popolo!) o della magistratura!
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