sabato 20 febbraio 2016

Futurismo 200 -7 - Per un Rinascimento futuristico, di Roby Guerra

fonte  ROMA  www.lanotiziah24.com

 20 2 2009  20 2 2016  Compleanno del Futurismo 100+7/200-7



La grande mostra retrospettiva sul Futurismo storico nella sua globalità (1909-1944) del 2014 al Guggenheim Museum di New York, a cura di Vivien Green, ha segnalato certo "ritorno " dell'avanguardia "forte", in controtendenza rispetto a certa inerzia che caratterizza l'arte e la letteratura contemporanee stesse, almeno in Italia, spesso liquide, manieriste e mistificatorie: questo il messaggio medium rilevante, per dirla con Marshall McLuhan, Derrick De Kerckhove e altri.

Tra le nuove tendenze, quasi paradossologia (Lyotard o Baudrillard docet) proprio in Italia, almeno a partire dal duemila, e non a caso, nuovi futuristi e nuove avanguardie o anche semi-isolati artisti, scrittori, persino ricercatori futuribili, testimoniano tale " ritorno del futuro", in un andazzo implosivo defuturizzato, al contrario per nuove mappe culturali in progress. E con diverse iniziative, a livello pubblicistico editoriale elevato, incluse mostre, performance, conferenze e convegni rilevanti, incluse oggettive segnalazioni e analisi anche mediatiche nazionali, a volte anche internazionali. Evidenziando..., per gli anni 2000, le nuove dinamiche futuriste e oltre il futurismo, tra bordi futuribili e altri persino storico-critici e neo rinascimentali (e non a caso).

Tutto questo nuovo opus 2.0 o memi live sono letteralmente sintetizzati nel software digitale che presentiamo: succintamente, dal secondo novecento quasi clandestino dell'esperienza più costante, all'epoca, ovvero la rivista Futurismo Oggi di Roma a cura di Enzo Benedetto e altri futuristi storici, gli stessi Francesco Grisi e Luigi Tallarico, fino a neofuturisti e postfuturisti contemporanei.

L' analisi storica ci conforta nei fatti per due motivazioni basilari, l'una storico comparativa, l'altra epistemologica... e conoscitiva:

1. Nessun neofuturista o postfuturista, né il neofuturismo o postfuturismo come sonde o droni aperti contemporanei, rivendicano chissà quale superiorità sia estetica che valoriale rispetto al Futurismo o altre avanguardie storiche; : noi siamo semplici epigoni o al massimo nuovi sintetizzatori (alcuni ripartono dal Rinascimento arte-scientifico!). semplici Robot lavoratori dell'avanguardia 2.0.

2. La motivazione conoscitiva spiega definitivamente l'equivoco anche banale degli Incerti o Perplessi attuali sul futurismo e-o postfuturismo contemporanei. In effetti, si parla ormai, dopo alcuni secoli di rivoluzione scientifica e di Rinascimento non stop in tal senso, alla luce stessa della rivoluzione di Internet , di qualcosa d'altro, ben oltre la dimensione estetica cosiddetta, a livello proprio di paradigmi. Focalizzando le avanguardie attuali certi focus centrali secondo noi, già prioritari e essenziali, ovvero l'arte-scienza (Marinetti e i Futuristi parlavano di Estetica della Macchina... i surrealisti e dada di macchine desideranti ante litteram, ) chi persino sul Rinascimento - la tecnologia come Tekne (arte, infatti), oggi è emerso un salto epistemologico, rispetto alla storia naturale... dell'Estetica e della storia dell'arte che soprattutto poggiano ancora su paradigmi pre-scientifici, a ben vedere, al massimo vagamente umanistici. Le nuove avanguardie 2.0 vanno rilette appunto come Scienza umana e sociale, l'arte e l'estetica dopo la Macchina, dopo la Scienza, dopo i paradigmi scientifici.

Ergo, lo stato dei lavori attuali: si differenziano diversi menu, interconnessi ma anche dialetticamente differenti, in certa costante appunto scientifica umana e sociale e futuribile, proiettata nel futuro presente, prossimo e remoto, finanche anteriore; nei fatti avanguardie tecnologiche o meglio tecnelogiche creativo-propulsive, non museali, come sarebbe certamente piaciuto a Marinetti e Breton e Tzara, ma anche a Kubrick e Andy Warhol, anche a Leonardo Da Vinci!

Emerge, un nuovo immaginario scientifico, sinergico con le altre scienze umane e sociali e controculturale,

un download modulato in 3-4 D virtuali e molto pragmatiche: dimensione oltre-artistica, meta-storica, tecne-politica e futuribile, dimensioni stesse che si intersecano e plurigenerazionale: per un nuovo futurismo renaissance (per dirla con lo stesso Luciano De Maria), futurismo nell'accezione ora anglosassone, futurism, oltre la stessa matrice aggiornata futuristica.

Nuovi Umanisti 2.0, verso il 3.0?

INFO  Roby Guerra, scrittore neofuturista

VISUAL POEM  2016   FUTURISMO 200 - 9





venerdì 19 febbraio 2016

Italian Institute for the Future : Spazio, Europa, Demografia: le nostre nuove iniziative

 

Spazio, Europa, Demografia: le nostre ultime iniziative


Cari amici,
 
il nostro Center for Near Space sta portando avanti un'importante iniziativa per sensibilizzare le nuove generazioni sui temi del futuro umano nello Spazio: si tratta del contest FLOR2050 (Future Low Orbit Resort 2050), parte del bando "Scintille" promosso dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, rivolto agli studenti delle scuole superiori, per proporre progetti e visioni relative alla stazione spaziale del futuro. Insieme agli esperti del team OrbiTecture, che stanno lavorando alla caratterizzazione di possibili habitat spaziali per l'umanità di domani, i partecipanti potranno elaborare le loro idee e accedere alla finale nazionale del concorso, con premi fino a 8000 euro. La scadenza per la prima fase è il 29 febbraio. Ci date una mano a diffondere la notizia? Per tutte le info e il bando vi rimandiamo alla pagina http://www.instituteforthefuture.it/flor2050-future-low-orbit-resort-2050/

Vi informiamo inoltre che sono aperte le iscrizioni al nostro corso "Progettare per l'Europa di domani", per la formazione dei nuovi europrogettisti specializzati, in particolare, in progetti del settore Erasmus+. Il corso, che inizierà a marzo per un totale di 30 ore di formazione in aula a Napoli, è realizzato in collaborazione con Mani Tese Campania. Info su http://www.instituteforthefuture.it/formazione/

Infine, vi segnaliamo la pubblicazione della call for papers per il prossimo numero della nostra rivista FUTURI, che ha per tema la "rivoluzione demografica". I contributi possono essere sottoposti alla redazione entro il 10 aprile 2016. Ne approfittiamo per ricordarvi che potete rinnovare o stipulare un nuovo abbonamento a FUTURI per soli 15 euro (spese di spedizione incluse) direttamente sul nostro sito all'indirizzo http://www.instituteforthefuture.it/associati
Copyright © 2016 Italian Institute for the Future.
www.instituteforthefuture.it
 

Sardegna: ROBERTO OLLA A VILLA VERDE

segnalato da Biblioteca Gramsciana, Ales - Oristano...

Lunedì 22 Febbraio 2016 alle ore 18,30 e Martedì 23 mattina alle 9,30 sempre nella sala consiliare del comune di Villa Verde per le scuole ci sarà un incontro con Roberto Olla che approfondirà alcuni aspetti della Shoah e dei genocidi del secolo scorso. La Biblioteca Comunale "Antoni Cuccu" di Villa Verde , L'amministrazione Comunale il Servizio civile del Comune di Villa Verde e la BGO svolgeranno l'evento in collaborazione con l'ISTASAC e l'Issasco.
ROBERTO OLLA
Nato ad Alghero, Roberto Olla si trasferisce a Milano dove si laurea con lode alla facoltà di filosofia dell'Università Statale con una tesi su Walter Benjamin. Entrato in Rai come vincitore di concorso nel 1978, si specializza nella realizzazione di inchieste, di documentari storici e di dirette televisive in occasione di ricorrenze storiche. È un giornalista del Tg1, caporedattore responsabile della rubrica Tg1Storia e della rubrica Tg1Dialogo. Ha realizzato i primi documentari in 3D italiani, prodotti dalla Rai. Autore di diversi libri, ha ricevuto il Premio Flaiano 2002, il Premio Internazionale di Letteratura Il Molinello 2001, il Premio Saint-Vincent per il giornalismo 1997, il Premio Ilaria Alpi, il Premio giornalistico Hrant Dink per la libertà d'informazione, l'Oscar Tv Speciale per il 50° della Tv col documentario "Auschwitz e la cioccolata", il Premio Tarquinia Cardarelli, il premio Disfida di Barletta 1997, il premio Capo D'Orlando 2009, il premio Leonardo città di Salerno 2010, la prima edizione del Premio di giornalismo "L'isola che c'è" (2012) È stato presidente a Ginevra dell'IAG (Interdisciplinary Archives Group) organismo dell'Ebu (Eurovisione-European Broadcasting Union), agenzia collegamento tra gli archivi radiotelevisivi europei. È membro del comitato scientifico del Museo della Shoah di Roma ed è stato membro del comitato scientifico della mostra sulle Foibe al Vittoriano. Nel 2014 ha pubblicato per la Compagnia del libro La ragazza che sognava il cioccolato. È la storia della deportazione di Ida Marcheria e degli ebrei di Trieste. Dopo esser sopravvissuta a due anni di Auschwitz, Ida Marcheria si è trasferita a Roma dove ha gestito una laboratorio di cioccolato diventato luogo di riferimento e di ritrovo per altri deportati sopravvissuti, Shlomo Venezia e Piero Terracina tra i più conosciuti. L'autore è Roberto Olla, giornalista, conduttore e autore di numerosi programmi televisivi, regista e scrittore, raccoglie da anni le loro testimonianze. Questo è il primo libro su Ida Marcheria, realizzato grazie alla sua preziosa testimonianza diretta, consegnata in amicizia all'autore perché la diffondesse. Un documento unico per ricordare a memoria futura i tragici avvenimenti che hanno cambiato per sempre la vita e il destino di Ida e della sua famiglia deportata insieme a lei.

*WIKIPEDIA  ROBERTO OLLA

Inoltre in via Notaro Salis potranno essere visitate 2 mostre:
APERTURA MOSTRE SINO AL 26.02.2016
Lunedì, Mercoledì e Giovedì dalle ore 9:00 alle 12:00
Martedì e Venerdì dalle ore 15:00 alle 19:00
Per gli altri giorni non menzionati sopra solo su appuntamento per tutta la durata della mostra.

MOSTRA: L'Ebreo come diverso.
La persecuzione antisemita in Italia. I pannelli ripercorrono gli anni 1938 – 1945, dalla promulgazione delle leggi razziali in Italia alla Liberazione. La mostra si articola in cinque blocchi tematici: - la configurazione della comunità ebraica prima delle leggi razziali e il suo rapporto con l'Italia. - L'emanazione delle leggi razziali con i suoi 29 articoli il 17 novembre del 1938. - La persecuzione antisemita: dai campi di internamento sorti dopo l'entrata in guerra dell'Italia a fianco della Germania nel 1940 ai quattro campi di concentramento nell'Italia settentrionale. - I comportamenti della popolazione italiana. - Il problema della memoria attraverso la disamina del caso Priebke, il principale responsabile del massacro delle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944. La mostra, realizzata nel 1997 dall'ICSR, è stata curata da Gloria Chianese, Giulia Buffardi, Maria Ferrara, M. Teresa Iannitto. Significativo è il pannello sull'episodio della deportazione degli ebrei da via Tasso a Roma il 16 ottobre 1943, e quello dei bambini nei lager, che, con la vicenda di Sergio De Simone, il piccolo ebreo napoletano – a cui è dedicata la mostra – che insieme con altri 19 bambini fu sottoposto ad esperimenti medici e poi soppresso il 20 aprile del 1945, ci rimanda alle condizioni infantili all'interno dei lager.

MOSTRA: FASCISMO, FOIBE, ESODO. La tragedia del confine orientale.
La mostra,consiste in 10 pannelli, montati in sequenza, e serve per risvegliare gli interrogativi su di un passato recente che impone il bisogno di una storia condivisa tra Italia e paesi dell'ex Jugoslavia. La mostra è realizzata dalla Fondazione Memoria della Deportazione di Milano, ente aderente all'Istituto Nazionale per la Storia dei Movimenti di Liberazione in Italia e patrocinato dalla Regione Lombardia. 


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Maura Franchi, scienziata sociale al Gramsci di Ferrara

fonte Estense com

estratto


Sarà dedicata ai legami sociali che caratterizzano le comunità contemporanee la nuova conferenza del ciclo "Le parole della democrazia" in programma oggi, venerdì 19 febbraio alle 17 presso la sala Agnelli della biblioteca Ariostea.

Ad approfondire il tema sarà Maura Franchi, con introduzione a cura di Davide Pizzotti. Il ciclo di conferenze è promosso dall'istituto Gramsci e dall'istituto di storia contemporanea di Ferrara.....


......CONTINUA


Maura Franchi collaboratrice di Ferrara Italia

Dante narcolettico? Una costruzione sul Nulla

di Casalino Pierluigi, 18.02.2016. Un gruppo di scienziati (viziati 
sicuramente da un errore di fondo),come riportato da un'autorevole 
rivista scientifica britannica,proclama, udite l'assunto, che Dante 
era un narcolettico. Si trattadell'ennesima scempiaggine, 
o costruzione sul nulla, trovata sulla 
strada da improvvidi studiosi della psiche dantesca, al pari di quelle
scaricate sul cadavere ancora caldo del Sommo Poeta (e delle sue
opere) dall'Inquisizione: cioè travisare e condannare Dante non solo
di eresia, ma anche di criminali distorsioni intellettuali, per poi
rivalutarlo come erano soliti fare i censori di regime del socialismo
reale. I ricercatori di Zurigo brillano, invero, per poca fantasia,
una pochezza, questa, che non sa interpretare l'intuizione profetica
pre-futurista dell'Alighieri e della sua straordinaria capacità di
leggere l'ansia di conoscenza dell'uomo. Il viaggio di Dante che
trascende il reale per solcare l'invisibile (vedi in proposito su
Asino Rosso il mio "L'invenzione del Paradiso, Casalino Pierluigi",
2011), rivisitando le dimensioni del cosmo e proponendoci il grande
principio dell'immortalità del sapere. Rifacendosi, infatti, al suo
grande maestro Ibn Rushd (l'Averroè dei latini), Dante ci trasmette
l'insegnamento del filosofo arabo-andaluso: "Solo chi pensa sarà
immortale". In Ulisse Dante esalta il sentimento dell'ardimento umano,
rappresentandoci il valore eccelso dell'ascesa verso la luce, quella
luce della ragione che, come la nottola di Atena, per dirla con Hegel,
si leva al calar delle tenebre. Quelle tenebre che sembrano offuscare
le menti "da morti di sonno" degli scienziati di Zurigo. Il genio di
Dante - e di più il magico sonno di Dante - del resto non è misurabile
certo attraverso indegne vivisezioni e/o masturbazioni psichiatriche,
ma rischia purtroppo di subire a sua volta le sevizie a  cui fu
sottoposto dai medici stalinisti il cervello di Majakovskji.