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*Segnalato da Sabrina P. (Ferrara)
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*Segnalato da Sabrina P. (Ferrara)
Milano, Scala/ Sgarbi a Sala: "Non gli riguardano le mie deleghe. Lui uno sceriffo disinvolto e irrispettoso"
Milano - Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi replica al sindaco di Milano:
"Sala insiste con il tema delle deleghe che, come se la mia nomina non fosse stata decisa dal capo del Governo, darebbero titolo a discutere fra persone che "si occupano di istituzioni".
Si confonde, perché lui non si occupa ma occupa le istituzioni, e le interpreta in modo disinvolto e irrispettoso.
In verità le mie deleghe non lo riguardano.
Sala scambia la libertà d'opinione, garantita dall'art.21 della Costituzione, che evidentemente ignora, con l'esercizio di un potere sanzionatorio che io non ho neppure evocato. Io non lo sanziono: gli indico i limiti che la legge pone al suo arbitrio di sceriffo. Gli ricordo che, da sottosegretario,vent'anni fa, feci bloccare la macchina scenica, progettata e realizzata dall'ingegnere Franco Malgrande, per farla ridisegnare da Mario Botta con una soluzione che ha ottenuto universale consenso e apprezzamento.
Le mie deleghe erano le stesse: l'amore per Milano e il rispetto della legge"
l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)
+39 338 3695738
Milano/Teatro alla Scala/Sgarbi: «Non si tagliano i costi a danno delle maestranze, ma eliminando regie dispendiose e faraoniche»
Sui vertici: «Nulla contro gli stranieri, ma va ripensato il rapporto tra creatività, teatro e popolo»
MILANO – Il Sottosegretario di Stato alla Cultura Vittorio Sgarbi ribatte al sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha annunciato di voler tagliare i fondi per i lavoratori del teatro.
«Hanno ragione i sindacati – spiega Sgarbi - il dimezzamento dei fondi ai teatri da parte degli enti locali è inaccettabile. Esorto il presidente della Regione Fontana, che mi ha gentilmente invitato alla prima della Scala, a sollecitare il Comune di Milano che si è manifestato con questa inammissibile dichiarazione del sindaco Sala: «Ai sindacati che dicono 'la cultura non si tocca', io rispondo: allora tocco il trasporto pubblico per i disabili, tocco gli asili?»
«Una contrapposizione – ribatte il Sottosegretario Sgarbi - inaccettabile. La cultura è, nella legge, considerata un bene primario per impedire la "disabilità" dei cervelli di cui molti politici danno prova. Il problema infatti è l'equa distribuzione dei fondi, insufficienti per il rispetto dei dipendenti e delle maestranze, mentre i costi di regie faraoniche e incontinenti sono sproporzionati, e le produzioni limitate alla sola Scala, senza condividere i costi con altri teatri, pure enfatizzando il mirabile magistero di registi stranieri. Le regie milionarie sono uno scandalo ovunque, ma in particolare in un Paese creativo come l'Italia.
Straniero, tra l'altro, è anche il Sovrintendente. Sarà opportuno quindi - osserva Sgarbi - ripensare al rapporto tra il teatro, la creatività e il popolo, e anche valutare l'indicazione di un nuovo Sovrintendente. Attenzione: nulla contro gli stranieri. Ma per quel che riguarda due simboli assoluti dell'Italia davanti al mondo,due valori nazionali, gli Uffizi, dove pure ha operato un ottimo direttore tedesco, e la Scala, non s'intende perché non si possa, anzi non si debba, indicare un italiano. Ne ho parlato anche con Riccardo Muti, che vuole fermamente in Italia le spoglie del grande Cherubini, sepolto a Parigi, al Pere Lachaise. Per la Scala un musicista italiano vivo è possibile. Da troppi anni - conclude Sgarbi - il Sovrintendente della Scala è uno straniero. Perché non il Sindaco straniero,allora?"
l'Ufficio Stampa
(Nino Ippolito)
+39 334 3265383