La
signora primo ministro Meloni ha giurato recitando a memoria le tre
righe della dichiarazione con ottima dizione e timbro di voce, al
contrario della maggioranza dei membri del suo gabinetto che ha giurato
leggendo il foglietto applicato sul tavolo.
La
signora primo ministro Meloni dopo aver giurato è dovuta salire sulla
berlina di ufficio ma avrebbe preferito spostarsi sulla sua 500 come
aveva fatto nei giorni precedenti.
La signora primo ministro
Meloni come primo atto si è recata al funerale del diciottenne falciato
mentre stava sul marciapiede della Cristoforo Colombo da un'auto guidata
da una giovane drogata e ubriaca che ha dichiarato successivamente di
sentirsi "devastata". Poverina.
La signora primo ministro Meloni
dovrà affrontare i tanti problemi che angustiano la sua povera Italia e,
nonostante gli applausi dei colleghi premier ungherese e polacco, noti
nazionalisti, dovrà convincere coi fatti e non solo con le dichiarazioni
che l'Italia (che milioni di italiani le hanno conferito in tutela) è
un paese basicamente membro della Nato e membro fondante della Europa.
La
signora primo ministro Meloni avrà gioco facile perché si troverà di
fronte una opposizione sfilacciata, incapace di coordinarsi, e per
quanto riguarda il partito democratico poi in grave crisi psicofisica,
mancanza di leader ambosessi per esprimere messaggi concreti e
condivisibili da parte della popolazione italiana.
La signora
primo ministro Meloni e' riuscita a contenere gli effetti nefasti delle
bombe comunicazionali fatte esplodere dal signor Berlusconi che non
tollera di aver perduto i suoi pennacchi imperiali per colpa di una
sciacquetta che mai avrebbe potuto far parte del suo sofisticato harem.
A
proposito di questo anziano personaggio che ha modificato in peggio
molti aspetti della convivenza nella Repubblica italiana, ci domandiamo
come sia possibile che giovani donne abbiano potuto e possano dedicare
gran parte della loro fulgente esistenza ad un vecchio iracondo, malato,
ossessionato dal ricordo degli anni di molto costoso sesso sfrenato e
demenziale.
Non accettiamo che qualcuno ci risponda col solito slogan: "quello ha i soldi…".
È
forse affetto muliebre, motivato da pulsioni per circondare il super
anziano personaggio di cure e solida vicinanza? Saremmo grati a qualcuno
esperto di darci una qualche risposta…
La signora primo ministro
Meloni con il suo essere "una donna, una madre, una cristiana" ha
scardinato il modus vivendi di generazioni di parlamentari maschi dalle
cui labbra le folle ammirate dovevano carpire l'essenza indelebile del
loro sublime pensiero.
Sembra invece che la signora primo ministro
Meloni stia battendo un'altra strada e già ci aspettiamo quelli che nel
coro diranno volgarmente che la signora "ha le palle".
Espressione
questa che ci ha sempre sturbato perché si presenta come l'ennesima
tentazione di eleggere a livello macho una valida appartenente
dell'altro sesso attribuendole degli attributi di cui proprio non sa
cosa farsene. Tenendo oltretutto conto della infinità di coglioni che il
mondo macho può vantare.
Non apparteniamo ai milioni di voti che la signora primo ministro ha avuto nelle ultime elezioni.
Non
apparteniamo anche a quella categoria di commentatori che insistono nel
definire la signora primo ministro 'cripto fascista'.
Apparteniamo
a quella dimenticata grande categoria di italiani residenti all'estero
che vorrebbero la loro patria di riferimento garantita e gestita da
valido personale impegnato nel rispetto delle istituzioni e consapevole
del fatto che il paradiso terrestre che hanno tra le mani e' in cima ai
pensieri di milioni di persone in altre nazioni che amano l'Italia non
solo per il retaggio della sua cultura ma anche e soprattutto perché
l'Italia è l'Italia.
Auguri di buon lavoro signora primo ministro da Washington DC.
Oscar
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