Idrovolante Edizioni al Bordighera Book Festival. 01 Set | Da giovedì 1 a domenica 4 settembre (giovedì ore 16.30-23.00; venerdì e sabato ore 10.00-23.00 ...
The futurist #Zoltan Istvan, leader of the #transhumanist party and US Presidential candidate in 2016, analyzes the final challenge between Trump and Hillary Clinton and the future of Transhumanism. In recent months, Zoltan Istvan has been on tour in the USA, with a special camper to present the new part of the science and the futurist project. Our exclusive interview from Blasting News elaborates.
L'ultimo Nobel attribuito a uno scienziato italiano risale al lontano 1963: lo vinse Giulio Natta che, insieme con Karl Ziegler, si aggiudicò il premio per la chimica per le scoperte sui polimeri. Da 53 anni, però, l'Italia è a secco di riconoscimenti: quest'anno ci è andato vicino Vincenzo Balzani a un passo dal Nobel (sempre per la chimica) per le sue ricerche sulle macchine molecolari.
Cosa ha impedito a Balzani di vincere? E, più in generale, perchè l'Italia non si aggiudica più un Nobel da così tanto tempo?
La risposta è nella lettera appello pubblicata da Scienza in rete il portale del Gruppo 2003 che raccoglie i più importanti ricercatori italiani, quelli più citati dalla letteratura scientifica. "Quando la competizione internazionale arriva a questi livelli, non basta il curriculum scientifico. Occorre che gli scienziati siano supportati dalla comunità nazionale: gli atenei, i grandi enti di ricerca, le accademie, le società, i ministeri" si legge nell'appello. La situazione attuale, aggiungono gli studiosi, "è anche figlia dell'indebolimento sistematico della ricerca di base italiana, ormai giunta allo stremo delle forze dopo decenni di sottofinanziamento e regolata da sistemi di reclutamento e valutazione non sempre adeguati". Proprio per questo, gli accademici si dicono pronti fin da ora a impegnarsi per riportare la scienza italiana in primo piano.
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Ecco il testo dell'appello:
Con Vincenzo Balzani, professore emerito dell'Università di Bologna e pioniere della ricerca sulle macchine molecolari, il nostro paese è arrivato ad un passo dal premio Nobel per la Chimica 2016.
A oltre 50 anni dal riconoscimento a Giulio Natta, il prestigioso premio è stato assegnato ad un settore di ricerca nel quale l'Italia è leader internazionale grazie a Vincenzo Balzani e ai suoi collaboratori. Balzani ha contribuito in modo fondamentale non solo alla realizzazione dei primi prototipi di macchine molecolari, in collaborazione con Fraser Stoddart e Jean-Pierre Sauvage, ma anche allo sviluppo e al consolidamento dei concetti alla base di questo campo di ricerca, divenuto negli anni uno dei settori più attivi e stimolanti della chimica moderna. Balzani e il suo gruppo posero le basi progettuali per la costruzione di macchine molecolari in un articolo del 1987 e in un libro del 1991, scritto da Balzani e Scandola. Anche il termine "molecular machine" venne pienamente discusso per la prima volta in un articolo firmato da Balzani, Stoddart e collaboratori nel 1993, mentre il libro "Molecular devices and machines" di Balzani, Credi e Venturi, primo testo sull'argomento, è uscito nel 2003 in inglese ed è stato tradotto in cinese e in giapponese. Studi su movimenti molecolari indotti dalla luce sono stati pubblicati in collaborazione tra i gruppi di Balzani e Sauvage negli anni '90. Molte delle nanomacchine citate nella motivazione del premio, fra le quali il celebre "ascensore molecolare", non avrebbero funzionato – forse non avrebbero neppure visto la luce – senza il lavoro del gruppo di Bologna.
Perché, allora, Vincenzo Balzani non è fra i premiati?
Diciamo subito che il riconoscimento a Jean-Pierre Sauvage, Fraser Stoddart e Ben Feringa è assolutamente meritato. L'Accademia svedese, quindi, ha visto giusto; ma i fatti dimostrano che il suo verdetto fornisce una rappresentazione purtroppo incompleta della tematica scelta. Il problema è che il premio non può essere assegnato a più di tre persone. Sulla torre erano in quattro e uno doveva essere buttato giù.
Quando la competizione internazionale arriva a questi livelli, non basta il curriculum scientifico. Occorre che gli scienziati siano supportati dalla comunità nazionale: gli atenei, i grandi enti di ricerca, le accademie, le società, i ministeri. Fin da ora, noi ci impegniamo a creare gli strumenti per fare sistema, affinchè episodi come questo, già avvenuti in passato anche in altre discipline – basti pensare alla clamorosa esclusione di Nicola Cabibbo e Giovanni Jona-Lasinio dal Nobel per la Fisica nel 2008 – non accadano di nuovo.
Dobbiamo purtroppo rimarcare che questo infausto risultato è anche figlio dell'indebolimento sistematico della ricerca di base italiana, ormai giunta allo stremo delle forze dopo decenni di sottofinanziamento e regolata da sistemi di reclutamento, funzionamento e valutazione non sempre adeguati.
Un sistema fortemente indebolito è percepito come tale anche all'estero, dove l'Italia fatica a raccogliere i frutti che merita. Auspichiamo che questa grande opportunità persa dalla scienza italiana, e dall'intero Paese, possa diventare occasione di riflessione e di cambiamento.
Alessandro Abbotto – Università di Milano Bicocca Angela Agostiano – Università di Bari, Presidente Eletto della Società Chimica Italiana Nicola Armaroli – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Bologna Vincenzo Barone – Direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa Alberto Bellini – Università di Bologna Marco Bettinelli – Università di Verona Carlo Alberto Bignozzi – Università di Ferrara Sebastiano Campagna – Università di Messina Paola Ceroni – Università di Bologna Roberto Cingolani – Direttore Scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia Alberto Credi – Università di Bologna Luigi Dei – Rettore dell'Università di Firenze Maria Cristina Facchini – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Bologna Maurizio Fermeglia – Rettore dell'Università di Trieste Sandro Fuzzi – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Bologna Elio Giamello – Università di Torino Massimo Inguscio – Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Elisa Molinari – Università di Modena e Reggio Emilia Luigi Nicolais – Università di Napoli, Presidente Gruppo 2003 per la Ricerca Scientifica Gianfranco Pacchioni – Pro Rettore alla Ricerca, Università di Milano Bicocca Claudio Pettinari – Pro Rettore Vicario, Università di Camerino Maurizio Prato – Università di Trieste Raffaele Riccio – Università di Salerno, Presidente della Società Chimica Italiana Franco Scandola – Università di Ferrara Leonardo Setti – Università di Bologna Antonio Sgamellotti – Università di Perugia Francesco Ubertini – Rettore dell'Università di Bologna Renato Ugo – Decano Soci Chimici, Accademia Nazionale dei Lincei Margherita Venturi – Università di Bologna Adriano Zecchina – Università di Torino
Marco Sesuru e Biblioteca Gramsciana organizzano per il 15 di Ottobre il 16° appuntamento di 33 x 366. L'appuntamento si svolgerà presso il Museo del Mare a Marceddì. Programma ore 16 / 21: Apertura al pubblico del Museo del mare con esposizione e performance dell'artista. ore 18,30: "Gramsci, l'indipendenza, l'identificazione"Relazione di Franciscu Sedda.
MARCO SESURU Nasce a Terralba nel 1971. Consegue il diploma di Maestro d'Arte presso l'istituo d'arte di Oristano. Successivamente frequenta l'Accademia di Belle arti di Urbino sino al 1995. Partecipa sin dal 1992 a importanti simposi di scultura e pittura conseguendo in svariate occasioni riconoscimenti e premi. Scultore, ceramista, pittore svolge ricerche su diversi materiali come il ferro, legno, bronzo, pietre dure e morbide, marmo argille e materiali di riciclo, sovrapponendo diverse discipline dell'arte, abbracciando i vari stili dall'arcaico al moderno. Sue opere si trovano presso numerose collezioni private e pubbliche. FRANCISCU SEDDA Franciscu Sedda, nato a Carloforte nel 1976, è docente di Semiotica presso l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata". Ha pubblicato numerosi volumi e saggi, alcuni tradotti in inglese, spagnolo e portoghese, riguardanti la semiotica delle culture, il glocal e la storia della Sardegna, fra cui "Tradurre la tradizione", "Glocal. Sul presente a venire", "La vera storia della bandiera dei sardi", e "I sardi sono capaci di amare", "Imperfette traduzioni. Semiopolitica delle culture".
L'INIZIATIVA La Biblioteca gramsciana organizza con la collaborazione di 33 artisti un nuova iniziativa intitolata 33x366. 33 artisti in un anno ospitano Gramsci. 33 perchè sono i quaderni del carcere di gramsci e 366 i giorni dal 27 aprile 2016 al 27 aprile 2017 (80° anniversario della morte di Gramsci). I 33 artisti aprono il loro studio dove espongono le loro opere durante il giorno e la sera un relatore a chiusura tratterà un argomento gramsciano, vita, filosofia, etc. etc. Ovviamente l'artista durante il giorno lavorerà su una opera a carattere gramsciano. Pubblichiamo il programma con il nome degli artisti e le date corrispondenti. Per info 3493946245 CALENDARIO 30.04.2016: Giuseppe Bosic Relatore: BRUNO MAIORCA (Ghilarza) Gramsci sardo. 07.05.2016: FABRIZIO DA PRA (Masongiu-Marrubiu) Relatore: Paolo Sirena :Lo studio dell'artista come patrimono culturale e Gramsci. 14.05.2016: MARIE-CLAIRE TARONI (Villanova Truschedu) Relatrice ANNA RITA PUNZO: Limes 20.05.2016: Marco Pili Arte (Nurachi). Relatore: Piero Onida: Il vicino Oriente e Gramsci 28.05.2016: Gigi Meli Mura (Oristano). Relatore: Frantziscu Sanna Carta : Gramsci tra questione meridionale e questione sarda. 04.06.2016: Alessandro Melis (Cagliari). Relatore: Walter Falgio : I corregionali di Gramsci nella Resistenza. 12.06.2016: Antonella Guidi (Collinas). Relatrice: Michela Caria : 70 anni di voto alle donne 18.06.2016: Roberto Floris (GHILARZA). Relatore: Marcello Marras: I Gramsci a Ghilarza 22.07.2016: Marta Fontana (Carloforte). Relatore. Giuseppe Manias : Gramsci raccontato per immagini 06.08.2016: Luca Tuveri (Zeppara - Ales). Relatore: Maurizio Manias: Arte, cultura e Gramsci. Opportunità di sviluppo per il nostro territorio? 10.09.2016: Silvano Caria (Samassi). Relatore: Luigi Manias. Gramsci e la lingua sarda. 17.09.2016: Antonino Pirellas (Sestu). Relatore Giorgio Spiga: Il topo e la montagna. Un progetto artistico a carattere ambientale ispirato a Gramsci per i ragazzi. 25.09.2016: MARCO SIMBOLA (Cagliari). Relatore Giuseppe Manias: Antonio Gramsci e il movimento anarchico nel periodo de l'Ordine Nuovo. 01.10.2016: Fernando Marrocu (Villacidro). Relatrice Teresa Anna Coni: Un progetto artistico per ragazzi su Antonio Gramsci. 08.10.2016: Arnaldo Manis (Oristano) Relatore: Simone Sechi : La Sardegna ai tempi di Gramsci. 15.10.2016: MARCO Sesuru (Terralba). Relatore: Franciscu Sedda : Gramsci, l'indipendenza, l'identificazione. 22.10.2016: Gianni Atzeni (Cagliari exMà). Relatore Gianluca Scroccu : Gramsci e Pertini. 29.10.2016: Federico Maestrodascia Coni (Ales) Relatrice Ilaria Marongiu: Legno, balocchi arte e Gramsci. 05.11.2016: Roberto Montisci (Sanluri). Relatore: Maurizio Onnis: Gramsci e la storia della sardegna a scuola. 18.11.2016: Roberto Meloni (Cagliari). Relatore: Francesco Bachis 08.01.2017: Ilaria Marongiu (Villa Sant'Antonio). Relatrice: Arianna Pau 29.01.2017: Marco Loddo (Serrenti). Relatrice: Valeria Deplano : Gramsci e il colonialismo. 11.02.2017: BONACATU Bonacattu Deligia ( Paulilatino). Relatrice Anna Rita Punzo 19.02.2017: Gisella Mura (Collinas). Relatore: Francesco Sonis: Le origini forresi di Antonio Gramsci. 04.03.2017: Vittoria Nieddu & Antonella Canu (SASSARI) Relatore Daniele Sanna: Nel nome di Gramsci. Le Brigate Gramsci nella Resistenza. 11.03.2017: Roberto Brundu (Riola sardo). Relatrice: Giulia Mazzarelli. 18.03.2017: Francesca Addari (Usellus). Relatore: Enrico Lobina: Gramsci, Vietnam, confucianesimo. 26.03.2017: Daniela Frongia Jana S (San Gavino). Relatrice Laura Stochino: Gramsci e l'educazione. 01.04.2017: Massimo Spiga (Ales) Relatore Luigi Manias: Gramsci ad Ales 08.04.2017: Stefano Masili (Carbonia). Relatore Massimo Lunardelli: Gramsci per i ragazzi 15.04.2017: GIANNI SANNA & Gabriella Mura (Turri). Realatore Pier Giorgio Serra: Dal Pano d'uso collettivo di Giò Pomodoro al Gramsci's Monument. 22.04.2017: Maria Spissu Nilson (Poggio dei Pini - Capoterra) Relatore GIULIO Angioni 27.04.2017: Maurizio Podda (Oristano)Relatore: Maurizio Congiu : Gramsci e la scienza.