sabato 7 marzo 2015

Roby Guerra, il book trailer per Marinetti 70




Per il recente Marinetti 70. Sintesi della critica futurista, a c. di Antonio Saccoccio e del futurista ferrarese Roby Guerra (Armando editore, Roma-nel volume autori quali Giordano Bruno Guerri, Enrico Crispolti, Giovanni Antonucci, Gunther Berghaus, Simona Cigliana, Luigi Tallarico, Francesca Barbi Marinetti stessa, nipote del fondatore del futurismo e critica d'arte e altri) ecco il primo promo video. L'ha realizzato lo stesso Guerra, nato artisticamente come poeta, on  line da oggi:  ovvero una video-computer-poesia  elettronica, sound dello stesso Giorgio Felloni e un tributo alla musica del big bang di M. Whittle. Marinetti 70.. libro dedicato al 70° anniversario della scomparsa di Marinetti (1944-2014) è già stato presentato a Roma (edieuropa gallery) lo scorso 8 febbraio e sarà replicato (presenti i curatori Saccoccio e Guerra)  il 31 prossimo sempre nella capitale,  a cura (e nella sede) del Sindacato Libero Scrittori, Italiani curato  tra altri dallo stesso Luigi Tallarico. Clip link canale futurguerra YouTube
http://youtu.be/-KIW8gG-L1o



Futurismo, espressione del genio italiano: dopo il Guggenheim Museum....

 Casalino Pierluigi
A differenza di Jules Verne che aveva individuato nell'America la base di lancio dell'avventura futurista, Marinetti non fu mai attratto da quella civiltà di metropoli e di conquiste. Solo artisti come Depero e Leone Castelli colsero il messaggio fecondo di quella terra dove si stava progressivamente trasferendo il testimone della creatività. Fu comunque la stessa America a scoprire tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e gli anni Cinquanta l'idea futurista, anche a causa dell'ostracismo decretato dalla critica ufficiale italiana all'arte futurista, colpevole agli occhi postbellici di connivenze con il passato regime fascista. Le opere del futurismo italiano finirono così oltre Atlantico: nelle case e in particolare nei musei a stelle e strisce si andarono a collocare i capolavori di Boccioni, Carrà, Balla e Severini in esodo dal Bel Paese, vittima dei ricorrenti e grotteschi conformismi e trasformismi della sua storia. Il Solomon R. Guggenheim Museum, invece, per una curiosa coincidenza, prendeva corpo a New York proprio in quel 1944 in cui si stava esaurendo la parabola del Futurismo italiano con la morte del suo fondatore Marinetti. In questi giorni quella fortunata istituzione rende omaggio all'avanguardia italiana, prendendo in considerazione l'intero periodo del movimento (1909-1944) e tutto il suo raggio d'azione dalle arti all'architettura, alla letteratura, al teatro, alla moda, al design, alla grafica, alla cucina. "Italian Futurism (1909.1944): Reconstructing the Universe" è il titolo appunto della manifestazione del 2014 avuto  al Guggenheim e che ha il merito di proporre una rassegna articolata ed inedita su quello che fu il fenomeno dell'invenzione della modernità in Italia, fino agli esiti estremi dell'aeropittura di Tullio Crali, che ancora ai giorni nostri rivelano una vitalità impressionante. La curatrice dell'evento, Vivian Green, sottolineando l'importanza della mostra, ha definito l''Italia una nazione di grandi innovatori, rifacendosi, nel complesso, al patrimonio di idee e di scoperte del genio di questo Paese: il Futurismo, quindi, rappresenta una pietra miliare nel percorso affascinante dell'italianità nel mondo.
  27.02.2015

Il ritorno di Marinetti secondo Jeffrey T. Schnapp



Casalino Pierluigi - Il compito di rendere accessibile e di chiara lettura la produzione  teatrale di Filippo Tommaso Marinetti al pubblico di oggi non è mai facile come non facile è, del resto, la personalità del suo autore. Esistono tuttavia edizioni moderne dell"opera teatrale di Marinetti in grado di comunicarne il messaggio nel modo più adeguato e all"altezza alla cifra creativa del fondatore del Futurismo, oltre che in sintonia con i tempi. Tra queste quella assai felice, Marinetti, Filippo Tommaso curata una decina di anni fa da Mondadori da Jeffrey T. Schnapp. La complessità inquieta di Marinetti emerge tutta dai lavori teatrali e ne trasmette anche aspetti di straordinaria intuizione storica. Non è certo una parte da sottovalutare nell"eredita del futurismo. E ciò perchè vedeva la luce in un"epoca che si stava aprendo alle grandi comunicazioni di massa. E se per Marinetti la natura e la funzione della tecnologia  sono le stesse dell"arte, i media in evoluzione corrispondono nel suo pensiero ad un mix di invenzione e di innovazione che coniuga conoscenza scientifica e poesia secondo un modello dialettico e costruttivo nella contraddizione che è alla base della nuova umanità.  E proprio per questo che la teatralità diventa in Marinetti concorrente alle altre forme della rappresentazione ad essa rivali. Il pubblico specificamente marinettiano, che si era dissolto al termine della seconda guerra mondiale, sembra ricompattarsi intorno all"idea di un autore che sta recuperando importanza alla luce della rivoluzione informatica e del prevalere della rete.
 4.02. 2015  

Appello per Dante Virgili, scrittore e profeta

Segnaliamo  - autore Gerardo De Stefano, noto scrittore sperimentale, un appello per salvare le spoglie del grande scrittore  contemporaneo del Novecento Dante Virgili...
*da IL PRIMATO NAZIONALE  ESTRATTO

Dante Virgili: le ossa inquiete di un profeta di distruzione

...La scarna biografia di Dante Virgili, nome che potrebbe sembrare uno pseudonimo, si ferma alle poche notizie inerenti alla sua nascita, avvenuta a Bologna il 21 marzo del 1928 e alla sua morte, a Milano, nell'agosto del 1992. Poco conosciuto ai più già in vita – se non nell'ambiente editoriale come autore di libri per ragazzi e western pubblicati con altri nomi (meno surreali di quello vero) – in morte è praticamente caduto nel disinteresse più totale. L'unica scintilla d'attenzione si accese intorno al clamore che suscitarono, nel decennio scorso, le ripubblicazioni dei suoi romanzi.La Distruzione. Scritto come una sorta di autobiografia onirica, con una scrittura decisamente sperimentale, il romanzo è un flusso di coscienza senza punteggiatura, composto da tagli bruschi, infarcito di plurilinguismo, citazioni varie e autentici articoli di giornale, rimanda alle tecniche stilistiche di William Burroughs, come il cut-up, e a tematiche legate alla critica sulla condizione dell'uomo contemporaneo, ricordando J. G. Ballard.
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....riesce ad anticipare profeticamente di oltre 30 anni l'attacco terroristico alle Twin Towers: (........)
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La sottoscrizione per evitare che i resti dello scrittore vengano gettati nell'ossario comune: 
http://www.gofundme.com/nxnsf8
Oppure Paypal: frundsberg@libero.it causale LA DISTRUZIONE






venerdì 6 marzo 2015

Giorgio Di Genova presenta Marisa Melli al Museo Crocetti di Roma: la mostra IN-VISIBILI

Redazione



Sabato 07 marzo 2015, alle ore 18,00, si inaugurerà a Roma, presso il Museo Crocetti, in via Cassia, n° 492, la mostra personale di pittura della professoressa Marisa Lelii, già docente di discipline pittoriche al Liceo Artistico di Teramo.
L'intervento inaugurale sarà tenuto dal professor Giorgio Di Genova*, noto critico d'arte di fama nazionale, autore della recensione critica del catalogo delle opere della pittrice Neretese, al quale seguirà un intervento musicale eseguito dal mezzosoprano Simona Iachini, accompagnata dal pianista Giordano Franceschini.
L'evento, che l'artista ha inteso non casualmente titolare "IN-VISIBILI", ha come suo tema centrale l'estrema crticità della condizione femminile e più in generale del genere umano, fagocitato dal mondo virtuale e al tempo stesso ingannevole che lo circonda, ma lascia tuttavia intravedere una volontà positiva di possibile, seppure difficile e faticosa rinascita.
La mostra resterà aperta dal 07 al 22 marzo 2015.

*Giorgio Di Genova, tra i principali storici d'arte italiani (e del futurismo in particolare)