venerdì 13 febbraio 2015

Anniversario del poeta Robert Brasillach

 Pierfranco Bruni


Il 6 febbraio di 70 anni fa veniva ucciso il poeta Robert Brasillach
Nel Settantesimo dell'uccisione la poesia diventa la luce di generazioni che amano la coerenza

Robert Brasillach, a 70 anni dalla morte, (Perpignan, 31 marzo 1909 - Forte di Montrouge, 6 febbraio 1945) ha una voce che si fa inquietudine e armonia. Si fa rapimento esistenziale e superamento di qualsiasi disperazione. Poetica dell'attesa della rivelazione pur fortemente consapevole dell'innocenza in un destino che accomuna sacrificio e fede.
Una poesia che si raccoglie in una parola che sembra dettata come preghiera e si canta come se fosse una recita di rosario. Si tratta di una poetica, quella di Brasillach, che ha due punti di riferimento letterari ma anche due espressioni ontologiche. Nel 1990  nella mia monografia dedicata a Brasillach cercai di sottolineare l'importanza del poeta e dello scrittore attraverso l'armonia della fede e della grazia.
Poesia della tensione ma anche della distinzione. Poesia del conforto ma anche della fede. E' un cantico non dell'esperienza ma un poema unico battuto sulla corda di una religiosità quotidiana. Dopo i romanzi e dopo la costruzione di alcuni straordinari e riusciti personaggi che raccontano avventure (da René e Florence a Fabrizio e Caterina dalle voci del tempo al gioco dei colori, da Giovanna D'Arco a Virgilio), dopo il dramma e il destino (che ha coinvolto Brasillach stesso in un comune destino con i suoi stessi personaggi) di quella stagione in cui la giovinezza era saper correre senza timore nella vita e nei sogni e in cui la giovinezza non era soltanto "una primavera di bellezza" ma l'ancoraggio ad un tempo che supera la storia e si fa appunto avventura e destino la poesia, come parola in versi e come poetica dell'essere o come poesia-vita, è riconquista del cuore dell'uomo.
Tutto ci parla e sul piano letterario affiora il poeta che sa del destino della poesia, che sa del destino del linguaggio che raggiunge le epoche nascoste e sa catturare i segreti. Appunto nelle ultime pagine poetiche Brasillach affida tutto alla parola. La parola stessa "scavata" nel cuore e nell'animo diventa la sola compagna del suo destino. E' una poetica della distinzione perché in essa la parola non è soltanto uno strumento di comunicazione ma è soprattutto l'anima di un pensare che oltre la cronaca, oltre la tragedia, oltre la morte la rivelazione esiste. E la poesia si fa segno premonitore, gesto risolutore, superamento della realtà.
Al di là c'è sempre qualcosa che va oltre. E la poesia per Brasillach disegna la poetica non solo dell'attesa e siglando la voce del destino prepara non l'angoscia del domani ma la serenità del dopo. Brasillach non soffre con i suoi fantasmi: dai morti di febbraio al canto di Andrea Chènier, dai personaggi del Vangelo ad egli stesso personaggio. Ma è come se giocasse senza ritualità, senza nascondersi ma raccontandosi come avviene nei passaggi di Spoon River di Lee Masters.
Proprio per questo è piuttosto una poesia della riconciliazione che sembra sottoscrivere un testamento sia esistenziale che spirituale. Un testamento di fede. Si pensi ai versi di "Getsemani". La metafora del tradimento inquieta Brasillach. Ma ciò che trionfa è la figura di Lazzaro: "Tutto è possibile quando Voi volete, Signore./Il catenaccio viene tirato sulla soglia della prigione,/Il fucile s'abbassa davanti al bersaglio,/I morti già pianti escono dal sepolcro".
Brasillach sa guardare la morte in faccia e senza timore ci lascia la sua "accettazione". Ecco, tra l'altro, è una poesia dell'accettazione. Mai della disperazione. E il linguaggio dei suoi versi è sofferto sul piano espressivo perché ondeggia tra la recita e il diario. Versi raccolti come un diario. O un diario raccontato in versi. Ma la poesia è una lunga tensione tra la vita e l'attesa e riesce ad assorbire la straordinaria manifestazione di un incontro, che non è mai cortocircuito. L'attesa-speranza di Brasillach.
Sempre nel gioco infinito (e indissolubile) del tempo-memoria. Un tempo che non cancella i ricordi nel quotidiano ma i ricordi stessi si fanno metafora del sempre in quella metafisica del tempo che è rivelazione di una comunione che solo la poesia può partecipare e rendere vivibile. Tasselli di un mosaico che colorano il presente. Ma esiste il presente della poesia?
Esiste, invece, il viandante della poesia che approda non solo ai porti ungarettiani ma che riesce anche ad ancorarsi nel mare d'altura perché ciò è sublime, in tutto questo, non è la meditazione dell'atto poetico o la poesia stessa, bensì la contemplazione. Il poeta vive di dettagli, anzi la poesia è un dettaglio tra i ritagli di un incontro e tra lo sguardo della poesia e l'anima del poeta.
Nostalgia e riconciliazione sono, dunque, un ritornare al tempo primordiale dopo aver camminato tra le pareti di un labirinto. Nostalgia – tempo. Riconcialiazione – speranza.
 

giovedì 12 febbraio 2015

PABLO ATCHUGARRY - Il divenire della forma - Costantini Art Gallery, Milano

 Redazione  segnaliamo, fonte Arskey/Teknemedia, questa interessantissima e di grande raffinatezza mostra di Paul Achtugarry, fino al 14 marzo artista ben noto di fama internazionale, il suo ritorno a Milano dopo parecchi anni (1994 e 2001).
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Pablo AtchugarryIl divenire della forma05 febbraio - 14 marzo 2015
Inaugurazione giovedì 05 febbraio 2015 dalle ore 18,00
Catalogo con testo critico di Luciano Caprile
Per la stagione espositiva 2015 personale di Pablo Atchugarry, artista Internazionale assente dalla scena milanese dal 1994, data della Sua ultima esposizione presso la Nuova Galleria Carini e dal 2001 con l'esposizione pubblica al Palazzo Isimbardi dal titolo "Le infinite evoluzioni del marmo".
La galleria verrà popolata da presenze statuarie e liriche realizzate in marmo bianco di Carrara, marmo rosa del Portogallo e bronzo. Tutte le opere in esposizione sono pubblicate sul catalogo "Pablo Atchugarry - Il divenire della forma", con testo critico di Luciano Caprile, editato in occasione dell'omonima mostra pubblica, tenutasi lo scorso autunno al Palazzo del Parco di Diano Marina.
Dal testo di Luciano Caprile "Il magico divenire della forma":
"… La materia si riconosceva e si esaltava nella plastica delicatezza ascensionale di un palpito da sospendere eternamente nell'aria. Così l'intenzione approdava a una concreta magia che coniugava la suggestione di una candida veste recuperata dalla classicità greca o romana (o dalla impalpabile lievità di un Canova) all'ardita proiezione di un'intuizione, di una fiamma solida, di una rincorsa di gesti e di pensieri. Questo era il mondo e il modo di Atchugarry che ha continuato a interrogare e a inseguire la materia: questo è l'Atchugarry di oggi alla continua ricerca della stupefazione per se e per noi. … " In occasione del vernissage, sarà presente l'artista.

Marmo rosa del Portogallo - 2014
cm. 39,5 x 27 x 20,5

Bronzo - 2014
cm. 45 x 21,5 x 19

Marmo statuario di Carrara - 2014
cm. 45 x 16,5 x 18

Costantini Art Gallery
Via Crema, 8 - 20135 Milano
Tel/Fax. +39 02 87391434 - costantiniartgallery@gmail.com
Orario galleria : 10.30-12.30 / 15.30-19.30 - chiuso lunedì mattina e festivi
Come arrivare: MM3 Porta Romana - Tram 9 - Bus 62, 90, 91


mercoledì 11 febbraio 2015

VITTORIO SGARBI presenta la mostra: “Da Cimabue a Morandi. Felsina Pittrice” BOLOGNA > 14 febbraio - 17 maggio 2015

 *Redazione by Firenze Today

*Segnaliamo l'imminente grande mostra a cura di Vittorio Sgarbi a Bologna, nonostante ben note e gratuite polemiche.  Mostra finalmente alla vigilia dell'ouverture, tra le piu importanti e innovative come Stile per il 2015 in Italia e a livello internazionale. Mostra fortemente appoggiata dall'Assesssor  A. Ronchi e rilanciata esplicitamente, nella fase querelle, dallo stesso R. Barilli

Dem Sgarbi

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martedì 10 febbraio 2015

Marco Vannini presenta Lucetta Scaraffia: “Due in una carne”




Marco Vannini presenta
Lucetta Scaraffia che parla sul tema:
"Due in una carne"

Sarà la storica e giornalista Lucetta Scaraffia, con il suo intervento "Due in una carne", la protagonista del quinto appuntamento con il percorso interdisciplinare "Incontri con la spiritualità" che si terrà martedì 10 febbraio alle 17.30 presso la chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini (via Faenza 43, Firenze). L'iniziativa è organizzata dall'associazione Sintagma, l'Istituto Lorenzo de Medici di Firenze, l'Unicef, con la collaborazione del Quartiere 1 del Comune di Firenze.
Docente di storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Roma La Sapienza, collaboratrice di testate quali Avvenire, Il Foglio, Corriere della Sera, Osservatore Romano e membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, Lucetta Scaraffa si occupa di storia delle donne e storia religiosa, approfondendo in particolar modo la religiosità femminile.
Insieme a Margherita Pelaja, ha pubblicato di recente Due in una carne. Chiesa e sessualità nella storia (Laterza, 2014, 2° ed.).
Ingresso libero. 

lunedì 9 febbraio 2015

ANTEREM Notizie La comunità poetica del Premio Lorenzo Montano

 Redazione   by Anterem rivista letteraria

Il Premio Lorenzo Montano ha un momento di grande visibilità con la premiazione dei poeti vincitori e con le giornate di lettura dedicate agli autori finalisti e segnalati. Ma non si esaurisce con questi eventi.

Con molti poeti il dialogo continua oltre la cerimonia conclusiva. È un confronto poetico che dà vita a una vera e propria comunità poetica. Non solo: porta talvolta alla pubblicazione di opere di rilievo.

È accaduto recentemente con Stefania Negro che si è distinta in varie edizioni del Premio. Di questa autrice abbiamo pubblicato la raccolta Oscillazioni, con prefazione di Flavio Ermini.

Sul sito di Anterem i nostri lettori troveranno preziose anticipazioni su questo libro:
www.anteremedizioni.it/oscillazioni_di_stefania_negro

Sullo stesso sito è possibile anche scaricare il bando della XXIX edizione del Premio:
www.anteremedizioni.it/xxix_edizione_premio_lorenzo_montano
La Direzione Editoriale
Flavio Ermini