VITALDIX FANTASTICO TRANSFUTURISMO (AUGUSTE BRUNI)
La narrazione fantastica, che è soprattutto immaginale, attraversa talvolta poetiche letterarie e artistiche, come il Futurismo.
Vitaldo Conte scrive: «La Creazione Fantastica può entrare all'improvviso nella nostra esistenza. Come è accaduto a me nel 2009, in prossimità del centenario del Futurismo. Percepivo che qualcosa di sopito, giovane e avventuroso, voleva fuoriuscire: da me, dalle apparenze e dai ruoli sociali. A ciò dovevo solo permettere di vivere, lasciandomi guidare dal fluire delle pulsioni. (…) Un giorno uscì imprevedibilmente Vitaldix». Questo diviene suo avatar performativo di arte-narrazione fantastica.
La genesi di Vitaldix
La nascita di Vitaldix è espressa impersonalmente da Vitaldo Conte nel racconto V – Solstizio d'Estate (2009), pubblicato in un numero della rivista 'IF' (2017), dedicato al Futurismo: Vitaldix «incarnava una figurazione fantastico-virtuale, che pur creata da lui, poteva vivere di vita autonoma. Fra le sue connotazioni c'era la ricerca di poetiche sfide, fino al pensiero del folle volo verso l'azzurro del cielo. Quello d'Icaro poteva esprimerlo in maniera eloquente: verso l'alto con la fragilità delle sue ali di cera. V comprese, poi, che Vitaldix era una identità plurale variabile, fluttuante fra un arcangelo nero dalla provenienza imprecisata e un poetico, anacronistico super-eroe, ammiratore dei poeti d'azione come quelli del Futurismo. Ma avvertiva anche che era un mistico cultore dell'estremo desiderio».
La nascita di Vitaldix è espressa impersonalmente da Vitaldo Conte nel racconto V – Solstizio d'Estate (2009), pubblicato in un numero della rivista 'IF' (2017), dedicato al Futurismo: Vitaldix «incarnava una figurazione fantastico-virtuale, che pur creata da lui, poteva vivere di vita autonoma. Fra le sue connotazioni c'era la ricerca di poetiche sfide, fino al pensiero del folle volo verso l'azzurro del cielo. Quello d'Icaro poteva esprimerlo in maniera eloquente: verso l'alto con la fragilità delle sue ali di cera. V comprese, poi, che Vitaldix era una identità plurale variabile, fluttuante fra un arcangelo nero dalla provenienza imprecisata e un poetico, anacronistico super-eroe, ammiratore dei poeti d'azione come quelli del Futurismo. Ma avvertiva anche che era un mistico cultore dell'estremo desiderio».
La narrazione come performance
La storia di Vitaldix è sintetizzata in una scheda di Italian Performance Art (2015): «Da Vitaldo Conte (romano), scrittore artista e performer, nasce (nel solstizio d'estate 2009) il suo avatar Vitaldix, per una esigenza di sconfinamento della teoria nell'arte-azione. Questa – pulsione idea performativa – ha il suo primo evento a Nettuno: con un volo/poema nel cielo per celebrare il centenario del Futurismo. L'impresa di esordio consiste nel portare a terra, intatta, una rosa rossa in bocca (omaggio alla Lussuria di Valentine de Saint-Point). I video-eventi di Vitaldix su YouTube esplicitano alcuni percorsi, facendo diventare questa immagine virtuale, anche se transitante nella realtà. La sua presenza è per vocazione plurale, sensibile all'evasione pericolosa, attraverso la spinta del desiderio. Nella sua identità di "corpo narrante" concorrono le T Rose – L Baldieri, T Pertoso, ecc.–, compagne di avventure di arte-vita nei suoi risvolti visivi e sonori».
L'analisi critica
Il desiderio è dunque la molla della creazione pulsionale di Vitaldix. Il transfuturista Roby Guerra domanda in un'intervista a Conte: «Vitaldix, chi non... è?» La risposta è: «Vitaldix non è chi non riesce a concepire se stesso come un multiplo di desiderio...» (2012).
Il critico d'arte Lidia Reghini di Pontremoli, nel suo libro Cannibali di Immagini (2015), annota su Vitaldix: «Se Luther Blissett e Wu Ming alla metà degli anni '90 si configuravano come identità multiple guidate da un pensiero collettivo, oggi l'io mutante di Vitaldix T Rose aleggia tra noi sul Web, in azioni performative, convegni, ebooks, pratiche e linguaggi multimediali che fanno di lui un qualcosa a se stante nel campo della cultura».
Il critico d'arte Lidia Reghini di Pontremoli, nel suo libro Cannibali di Immagini (2015), annota su Vitaldix: «Se Luther Blissett e Wu Ming alla metà degli anni '90 si configuravano come identità multiple guidate da un pensiero collettivo, oggi l'io mutante di Vitaldix T Rose aleggia tra noi sul Web, in azioni performative, convegni, ebooks, pratiche e linguaggi multimediali che fanno di lui un qualcosa a se stante nel campo della cultura».
Gli sviluppi più recenti
Il corpo di Vitaldix e la tecnologia si congiungono nell'evento sulle Letture dell'Angelo, a Rocca Massima (LT) nel 2015, attraversando il filo di una fune aerea, la più lunga del mondo. Il nuovo volo di arte-poesia è espresso ancora nel giorno del solstizio d'estate. Vitaldix lo dedica agli angeli di Rilke e al Centauro auspicato da Marinetti.
Nel 2017, a Taormina, nell'ambito de Il Futuro Sopravvenuto, una significativa mostra sul Futurismo, si svolge un evento sulla narrazione performativa trans-futurista, attraverso la creazione di avatar fantastico-virtuali. Sono presentati: gli sconfinamenti di Vitaldix e l'incontro con 7tn4CC, entità "fuoriuscita" dal pensiero poli-artista di Antonio Saccoccio con altri nella Retealtà Net.Futurista.
Nel 2017, a Taormina, nell'ambito de Il Futuro Sopravvenuto, una significativa mostra sul Futurismo, si svolge un evento sulla narrazione performativa trans-futurista, attraverso la creazione di avatar fantastico-virtuali. Sono presentati: gli sconfinamenti di Vitaldix e l'incontro con 7tn4CC, entità "fuoriuscita" dal pensiero poli-artista di Antonio Saccoccio con altri nella Retealtà Net.Futurista.
Il testo è tratto da: Vitaldix-Conte e il TransFuturismo, 'Fyinpaper' (rivista internazionale online, diretta da Carmelo Strano), 14/04/2022.
https://www.fyinpaper.com/vitaldix-conte-e-il-trans-futurismo/
https://www.fyinpaper.com/vitaldix-conte-e-il-trans-futurismo/