Lo sviluppo del misticismo ebraico dopo lo Zohar

Lo sviluppo del misticismo ebraico dopo si concretizzò in prevalenza
in ampliamenti ed elaborazioni compiute da ebrei in molti paesi delle
dottrine insegnate in quell'unica opera. In tali rielaborazioni si
riscontra un fondo di grande originalità dal momento che molti degli
autori di questi testi erano pervasi dai più profondi sentimenti
mistici. La vita di questi autori si accordò con l'elevato senso del
loro insegnamento e in proposito scrissero pagine di rilevante
spiritualità nel contesto della letteratura ebraica. All'inizio del
XVIII secolo tra gli ebrei polacchi sorse un grande movimento
religioso noto come Hassidismo (dall'ebraico hassid=pio), il cui scopo
era quello di ravvivare la spiritualità giudaica, che era stato
brutalmente soffocata dal rigido formalismo rabbinico. L'Hassidismo,
in altri termini, voleva dimostrare che l'Ebraismo non era soltanto un
patrimonio di regole e di insegnamenti, ma era pervaso da una grande
sentimento spirituale e mistico, da emozioni d'amore in grado di
riscaldare il cuore e l'anima e rendere capaci le coscienze di
aspirare al bene in vista di un legame fortemente consapevole con Dio.
L'Hassidismo, a tale riguardo, si sforzò di far emergere l'aspetto
personale della fede collegato con il recupero di una fede in un Dio
Padre amorevolmente ed eternamente vicino alle sue creature. Aldilà
dei suoi limiti il movimento dell' Hassidismo, tuttavia, riuscì a
creare le condizioni per una ricerca di Dio veramente profonda, per
intraprendere una via di purezza volta a realizzare la presenza di
Dio.
Casalino Pierluigi, 26.09.2015