giovedì 28 marzo 2019

La collaborazione tra la Germania e la Russia sovietica. Dal Rapallo Geist al Patto Molotov-Ribbentrop.



Da: Pierluigi Casalino  
 
Alla collaborazione militare tra la Germania e la Russia sovietica tra il 1922 al 1930 ho dedicato a suo tempo un circostanziato articolo sul mio blog pierluigicasalino.altervista.org. Al termine della prima guerra mondiale Germania e Russia erano divenuti due Paesi outcast nello scenario internazionale soprattutto per la situazione venutasi a creare all'indomani del trattato di pace di Versailles. E fu quindi in occasione e a margine della conferenza di Genova del 1922 che Mosca e Berlino trovarono un accordo, che, per la sede in cui venne firmato, prese il nome di intesa di Rapallo, da cui scaturì lo spirito di Rapallo o Rapallo Geist. D'altra parte la Russia bolscevica era riconoscente verso la Germania per l'aiuto fornito dallo Stato Maggiore di quel Paese a Lenin per rientrare in patria e sovvertirvi l'ordine costituzionale e allontanare la Russia dall'impegno bellico contro gli Imperi Centrali. Tant'è che si hanno le prove storiche del fatto che lo stesso Lenin fosse a libro paga dei servizi segreti del Reich. Come ricordavo nella mia nota sull'argomento la collaborazione economica tra i due Stati prevedeva clausole segrete che consentivano il riarmo tedesco aggirando il divieto imposto dagli alleati, vincitori del primo conflitto mondiale. Tale riarmo si fondava sull'uso delle fabbriche russe per ricostruzione della macchina bellica tedesca in cambio anche dell'addestramento degli effettivi dell'Armata Rossa. La cosa passò inosservata fino al 3 dicembre 1926, quando il quotidiano britannico "Manchester Guardian" pubblicò un articolo del suo corrispondente a Berlino, che riferiva con molti particolari della collaborazione militare tedesco-sovietica, menzionando tra l'altro un accordo intercorso tra la Reichswehr ed un'impresa chimica tedesca per la creazione di una fabbrica di gas asfissianti sul territorio russo. Una vera bomba scoppiò quando, il 5 dicembre, il "Vorwarts" riportò la notizia pubblicata dal giornale inglese e chiese al governo tedesco una spiegazione ufficiale sulla collaborazione militare tra la Germania e la Russia sovietica, facendo intendere che di essere deciso a non lasciar cadere la questione. Il 16 dicembre, Scheidemann pronunciò davanti al Reichstag un discorso di denuncia non soltanto delle iniziative  intraprese dalla Reichswehr con le organizzazioni industriali e di destra all'interno della Germania, ma soprattutto delle sue attività clandestine in Russia, appoggiandosi alle rivelazioni del "Manchester Guardian". Ancor più duro fu l'attacco che Schwartz, un comunista dissidente, seguace di Korsch, sferro' il giorno dopo alla politica del KPD e dei dirigenti sovietici, citando Bucharin che, al IV Congresso del Komintern, nel 1922, aveva giudicato ammissibile un'alleanza militare tra l'Urss ed uno Stato borghese. In un primo momento Mosca reagì a queste rivelazioni con un silenzio non privo di imbarazzo. Dopo il discorso di Scheidemann e la grave accusa lanciata dalla stampa socialdemocratica tedesca al governo sovietico di aiutare la Germania a riarmarsi per la "revanche", la Pravda rispose con un editoriale in cui ci si limitava a respingere l'accusa, argomentando che il trattato di Versailles del 1919 no  proibiva alla Germania di aprire fabbriche all'estero. In questo clima intervenne un altro fatto allarmante. Il 17 dicembre 1926, un colpo di Stato rovescio' a Kaunas, capitale della Lituania, il governo di tendenza socialdemocratica, lo stesso che aveva concluso un trattato con l'Urss, e innalzo' alla carica di primo ministro con poteri quasi dittatoriali il conservatore Voldemaras, di spiccate tendenze nazionalistiche. Le potenze occidentali, dal canto loro, mostrarono di non prendere troppo sul serio lo scoop dell'organo britannico e il 12 dicembre  fu firmato il protocollo finale che aboliva la Commissione di controllo militare interalleata sulla Germania. La SPD avviò, invece, una violenta campagna di denuncia della produzione di granate sovietiche per la Reichswehr. La stampa sovietica accusò le ragioni di tale campagna come un disegno degli inglesi di scatenare un conflitto contro la Russia. E d'altronde, Mosca rivendicava il proprio  diritto all'auto-difesa. Nel rinviare per le conclusioni della vicenda al mio precedente articolo, va peraltro ricordato nuovamente che lo spirito  di Rapallo, nonostante  le polemiche, continuò a soffiare in ogni caso anche nelle successive stagioni politiche tedesche fino al celebre  patto nazisovietico Molotov-Ribbentrop. Su questa scellerata intesa rinvio al mio articolo "Stalin e Hitler attrazione letale",  pubblicato su Comunicati.net. 
Casalino Pierluigi.  

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Ferrara: sabato 30 marzo ore 16,00 - Campagna "IO TI VOTO SE". Prima le persone, poi l'economia.



Da: Gruppo Economia Cittadini di Ferrara 


                                                                    PRIMA LE PERSONE, POI L'ECONOMIA: "IO TI VOTO SE"
Iniziativa civica del Gruppo Cittadini economia Ferrara (GECOFE) rivolta a tutti i candidati alle elezioni Amministrative ed Europee 2019
sabato 30 marzo 2019
ore 16,00
presso Agire sociale CSV
Via Ferrariola
Ferrara

Carissimi/e,
fino a pochi anni fa ci sembravano logiche frasi come "Non c'è lavoro", "Non ci sono soldi", "Quel servizio pubblico costa troppi soldi", la "Coperta è corta". Poi ci siamo accorti che dire e credere a queste frasi significa rinunciare a vivere.  Se crediamo al "Debito pubblico come problema" rinunciamo alla nostra Costituzione, se crediamo che il denaro sia scarso rinunciamo ad essere uomini responsabili e non siamo più uomini in condizioni di decidere liberamente se dare il proprio contributo allo sviluppo della comunità di cui facciamo parte. Esiste una scienza economica che crea un mercato e una crescita coerente con i valori di dignità dell'esistenzasalute pubblica per tuttiistruzione per tuttidignità del lavorocondivisione e tutela delle persone in difficoltà. E' un'economia che crea denaro quanto più siamo solidali, quanta più arte e cultura creiamo e ci scambiamo, quante più persone lavorano e ancora più importante quante più persone esistono.. Un'economia che crea ricchezza quanto più agiamo in coerenza ai valori che scegliamo di seguire insieme.
E' oggi alla nostra portata come mai nella storia dell'uomo. 
MA c'è un MA. 
Occorre conoscerla e accettare di cambiare il nostro modo di guardare all'uomo e a se stessi. 
Il contributo che portiamo, come Gruppo cittadini economia  di Ferrara, è quello di condividere con te questa economia. Se vuoi conoscerla e metterla in pratica vieni a conoscere, una strada possibile, con IO TI VOTI SE
A ognuno di noi la scelta.
E' gradita una prenotazione, seppur non vincolante, ai fini logistici. 
Ingresso libero.
Un caro saluto
Per Gruppo economia cittadini di Ferrara - GECOFE
Claudio B. 

INTANTO,
per chi ci segue da vicino e vuole collaborare, ci vediamo questo mercoledì 27 marzo per una riunione organizzativa con all'ordine del giorno i seguenti punti:

- 20.30 - 21.30 aumentare la diffusione dell'iniziativa "io ti voto se"
- 21.30 - 22.00 fare rete con chi ha già aderito
- 22.00 - 22.30 preparazione incontro di sabato
modera: Claudio Bertoni

Gecofe









Sede G.ECO.FE
Via Ravenna, 52 - 44124 Ferrara
(ingresso dal retro in Via Ferrariola) c/o C.S.V. Agire Sociale
FERRARA

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D'Annunzio e Fiume: "Disobbedisco Cinquecento giorni di rivoluzione. Fiume 1919-1920 (Mondadori, pagg. 564, euro 28) di Giordano Bruno Guerri

da Il Giornale  (*photo dAL WEB)


...."d'Annunzio volle la rivoluzione. E la rivoluzione, incredibile a dirsi, non portò violenza ma prese la forma di una Costituzione, la Carta del Carnaro, uno dei capolavori (anche letterari) del poeta. Pura avanguardia accompagnata dalla convinzione che si debbano imporre con la forza leggi che abbiano il sapore di un bacio a mezzanotte nel bosco (così la descriveranno alcuni fiumani). Il Comandante si appella alle idee libertarie nate nei paesi alleati, «alla Francia di Victor Hugo, all'Inghilterra di Milton, all'America di Lincoln e di Walt Whitman»."

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Sgarbi: "Chi dovrà governare Ferrara tuteli la sua bellezza" | estense.com Ferrara

Sgarbi: "Chi dovrà governare Ferrara tuteli la sua bellezza" | estense.com Ferrara: di Clelia Antolini Sala pienissima per il terzo appuntamento a Casa Ariosti della famiglia Sgarbi-Cavallini, dedicato all'Orlando Furioso. Proprio in questa sede, Ariosto scrisse la prima edizione del celebre poema, materia al centro degli interventi di ieri di Follia, poesia e potere nell'Orlando Furioso. Introduce Elisabetta Sgarbi, presidente della Fondazione Elisabetta Sgarbi e direttore generale della casa editrice La Nave di Teseo, 'io e mio fratello Vittorio abbiamo vissuto e studiato qui e oggi ci troviamo a dare forma al patrimonio della nostra famiglia, indissolubilmente legato a quello della città di Ferrara. È stato posto il vincolo sulla nostra collezione, esposta anche poco tempo fa all'interno del Castello Estense, su questo palazzo e anche sulla casa di Ro Ferrarese che ospiterà la nostra collezione di libri antichi diventando un'importante biblioteca'. I saluti del rettore dell'Università di Ferrara, Giorgio Zauli, e della cugina Eleonora Cavallini, docente di

mercoledì 27 marzo 2019

Fabio Strinati presenta Zairo Ferrante e il Dinanimismo (il Foglio Letterario)


"Il "Dinanimismo", movimento poetico-artistico fondato dal poeta e medico Zairo Ferrante e il cui nome rappresenta la crasi delle parole "dinamismo" e "anima", nasce ufficialmente nel 2009 a Ferrara con la pubblicazione del I manifesto redatto dallo stesso autore.

L'intento del neonato movimento è quello di riscoprire e difendere il compito principale e primordiale della Poesia e, più in generale, dell'Arte; ossia stabilire una sortadiconnessione "subliminale" tra gli Uomini, col fine di promuovere una crescita collettiva"


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