Futurismo, Volt amico di Marinetti e apprezzato da Mussolini....


ESTRATTO......Nel 1916 l'incontro che avrebbe cambiato la sua esistenza. Sulla spiaggia di Viareggio aveva conosciuto Filippo Tommaso Marinetti in attesa di ritornare sul campo di battaglia. Conquistato dal futurismo, Vincenzo aveva subito dato alle stampe un libretto di parole in libertà e sintesi teatrali, ancora elogiato dagli studiosi dell'avanguardia: Archi voltaici, da cui avrebbe mutuato lo pseudonimo Volt.

Negli anni successivi si era impegnato nella stesura di manifesti che miravano a ricostruire in chiave futurista l'architettura, la moda e la società intera, prefigurando l'avvento dell'"amore libero" e la collettivizzazione della proprietà. Da una rielaborazione narrativa delle teorie sociologiche del conflitto erano scaturiti, invece, racconti fantascientifici (come La fine del mondo)......................


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Roberto Guerra