Futurismo 112 Rotolo corto (medio) "Quarto d'ora di poesia della Decima Mas" di Filippo Tommaso Marinetti di Sandro Giovannini
introduzione di Benedetta, testo autogr. a fronte, vers. filol. a cura di Sandro Giovannini, Ia ediz. Gennaio 1987 in collana voumina, 100 esemplari numerati, ESAURITA. IIa ediz. in Rotolo-Medio (5 pagine carta pregiata Fabriano), Settembre 2007, ; 50 esemplari numerati, chiusura carta in cuoio naturale, www.heliopolisedizioni.com |
- Introduzione
- di
- Sandro Giovannini
-
Questo testo ultimo, così arditamente poesia e testamento spirituale, sintesi di un'esperienza di vita-pensiero, veniva pubblicato dall'Istituto grafico Bertieri per conto dell'editore Mondadori, negli ultimi giorni della guerra civile.
-
Seguì la sorte di quei giorni atroci e confusi e come la composizione a stampa dall'autografo fu approssimativa (la nostra edizione verificata del 1985 presenta ben otto variazioni dall'originale impaginato mondadoriano - otto variazioni in sì breve testo!), così la tiratura, dispersa in magazzino e quindi volutamente non distribuita, permise il recupero di sole poche copie. La ridotta conoscenza e circolazione di tale testo, citato nelle bibliografie ma mai ripresentato fino all'edizione integrale di Marinetti, fu influenzata sicuramente sia da tali vicissitudini editoriali, sia dal generico distacco della critica negli anni del dopoguerra, dovuta al generalizzato pregiudizio ideologico contro il Futurismo e Marinetti, ma soprattutto dall'argomento di tale "poema", lucidamente orientato in termini linguistici e contenutistici. Il nostro lavoro di verifica, pur corrispondendo in spirito con una edizione in tiratura pregiata necessariamente limitata, al grande valore in sé del testo, è ben poca cosa, ma ugualmente crediamo possa aver svolto un compito utile, partecipi come siamo, in termini d'autentica eredità spirituale, di una poesia di altissima potenza riassuntiva, pienamente fedele allo stile marinettiano, ma anche finalmente libera da ogni residuo dello specifico di maniera e quindi durevolmente significante, così vibrante ed incarnata in quel tempo di tragedia e speranza. Questo "poema", come testimonia Benedetta nella prefazione che riproduciamo, fu l'ultimo atto di Marinetti, consapevolmente accolto come testamento ideale dai familiari, vicini agli ultimi istanti del grande Maestro di pensiero e di vita. Da questo testo, si libra, in una prospettiva assolutamente inedita, sicuramente sconosciuta ai detrattori e sovente anche agli estimatori, una particolarissima (ma più spesso di quanto "oggi" si possa credere sentita e replicata e condivisa) "struttura fenomenologica" della passione civile e morale che animò gli uomini migliori di una generazione. Categoria spirituale non dissimile da quelle delle migliori e più potenti manifestazioni del genio poetico nazionale. Ormai, abbiamo motivi ampi di riflessione, lanciati tutti i dadi sul tavolo ed ampiamente consumatesi tutte le poste di questo ciclo storico, e di nuovi confronti e conforti, per questa Italia stanca e dilacerata, disertata dagli slanci ed incarognitasi sulla sopravvivenza del quotidiano, per nuove possibili ed inventabili risorse e qualità del futuro, al di là ormai di ogni strumentalità di steccato... …parole potenti di esorcismo e di viatico.
- introduzione di Benedetta,
- testo autogr. a fronte, vers. filol. a cura di Sandro Giovannini,
- Ia ediz. Gennaio 1987 in collana voumina, 100 esemplari numerati, ESAURITA.
- IIa ediz. in Rotolo-Medio (5 pagine carta pregiata Fabriano), Settembre 2007,
- 50 esemplari numerati, chiusura carta in cuoio naturale,
- in elegante contenitore di cartoncino, 50 Euro.