Da: Newsletter Financecommunity.it
Newsletter N° 220 del 18 dicembre 2019
Cosa resta di questo 2019 e perché è importante rifletterci
di laura morelli
Dicembre 2018. Stava per concludersi un anno che era andato bene
sotto diversi fronti finanziari, come ad esempio l’m&a. Gli addetti
ai lavori non vedevano un tale movimento da almeno dieci anni. E
probabilmente per questo motivo il nuovo anno, ossia il
2019, faceva loro un po’ paura. Come si poteva sperare che anche nei 12
mesi successivi si sarebbero chiusi così tanti deal? Come si poteva non
pensare uno scenario peggiore sui mercati internazionali? Nonostante il
timore per un futuro la cui imprevedibilità
è ormai l’unica certezza e nonostante le tensioni commerciali e gli
scenari inediti provocati dai tassi bassi, alla fine anche questo 2019
possiamo dire che ha retto. Ed è stato un anno che può anche darci dei
suggerimenti su ciò che possiamo - con le dovute
cautele - aspettarci per il nuovo.
Il 2019 ci dice innanzitutto che per le banche la sfida della
modernità è appena iniziata. L’impressione è che molte di loro - non
solo in Italia, sia chiaro - pur avendo fatti propri alcuni cambiamenti,
arrivino sempre troppo tardi. Ciò può essere spiegato
ad esempio per una (sovra)struttura poco flessibile, per la presenza di
legacy col passato o per l’assenza di un vero ricambio generazionale ai
vertici. O ancora per i troppi costi che questi cambiamenti richiedono.
Modificare un business vecchio centinaia
di anni non è semplice ma i tempi sono stretti: la tecnologia corre, il
mercato evolve, ci sono nuovi player e le esigenze dei clienti
cambiano. Accontentarsi, adesso, non è possibile.
Appunto, la tecnologia. A metà anno Facebook aveva sconvolto tutti
annunciando la sua moneta. Il progetto Libra è al momento arginato dallo
scudo regolamentare, ma quanto potrà durare? E cosa altro vedremo nel
corso del prossimo anno (per non parlare del
prossimo decennio)? Che la tecnologia sia un elemento da prendere in
considerazione ormai è evidente. Capire come sfruttarla per il business è
decisamente più difficile. Qualcuno ci sta provando, rendendola parte
integrante nei processi ed elemento distintivo
dei prodotti. Si vedrà chi riuscirà a trovare la giusta chiave.
Poi c’è il mercato. Le tensioni internazionali, l’immissione di
liquidità, i tassi bassi. Tutte esperienze nuove che quest’anno hanno
raggiunto nei loro effetti il culmine provocando inedite conseguenze,
come una dichiarata passione verso il mercato private
da parte dei grossi investitori e del retail, con l’arrivo di nuove
forme di investimento, sempre più di massa o al contrario sempre più
tailor made.
Infine, l’m&a. Per le imprese, qualsiasi sia la loro dimensione
o nazionalità, la "stazza" è sempre più importante per surfare sulla
globalizzazione senza affogare. Fresca riprova è l’annuncio di fusione
tra Fiat e Pegueot, essenziale in un business sempre
più complesso come quello dell’automotive. In questo contesto, un ruolo
forte lo hanno giocato quest’anno, e siamo certi lo giocheranno anche
in futuro, i private equity. Gli unici ad avere le caratteristiche (le
risorse, ma non solo) per intercettare questa
esigenza delle imprese di sentirsi al sicuro con le spalle più grandi.
Sarebbero anche altri gli aspetti sui quali soffermarsi a
riflettere, come il discusso ruolo dello Stato nel mercato nazionale o
il nuovo corso europeo, segnato da due donne ai vertici di alcune delle
principali istituzioni, la Commissione europea e la
Bce.
Dal canto suo, nel 2020 Financecommunity continuerà nella sua
missione di dare conto ai lettori di quali sono gli aggiornamenti del
settore, ma anche quella di interpretare e capire i trend e di dare
spazio a chi sul mercato ci lavora tutti i giorni. Lo
farà in modo nuovo, con la rivista quindicinale
MAG che avrà più contenuti dedicati alla finanza, oltre
naturalmente al legal, al food e al mondo delle imprese. Lo farà anche
cercando di dare più spazio a ciò che succede a livello internazionale,
per evitare di incappare nell’errore madornale di credere
che il mondo finisca all’interno dei nostri confini.
Un augurio di buone feste da parte del team di
Financecommunity.it
(La newsletter tornerà mercoledì 8 gennaio)
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