UNA MOSTRA ITINERANTE PER IL FESTIVAL DI SANREMO?

 
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> Il Festival di Sanremo è, a giusta ragione, uno dei simboli della
> stagione d'oro della creatività italiana, un evento che sostanza
> ideale per dare corpo a tutte le fantasie, in un mix di fascino e di
> immaginazione unico nel suo genere, anche in tempi congiunturali come
> questi. Sarà, dunque,non solo la maestria di Carlo Conti a rilanciare
> Sanremo, quel Conti che è autentico demiurgo delle manifestazioni,
> talento vincente di casa Rai, oltre che risorsa incomparabile persino
> nella perdurante crisi di oggi, crisi non ancora doma, nonostante le
> sdolcinate statistiche sfornate ritualmente ad usum Delphini. Ed è
> certo un Conti così abile da dare anima ad ogni iniziativa,
> trasformandola in spettacolo. Proprio lui, quindi, il Carlo nazionale,
> ci racconta già la nuova puntata della favola di Sanremo, evocandone
> fin d'ora i motivi dei giovani autori e dei giovani interpreti che
> saranno di scena a Sanremo 2016. Sarà pure che in Riviera, l'inverno è
> più che altro tiepido e lucido e che, pertanto, la sorte ha regalato
> il Festival a questa terra. Sta di fatto, inoltre, che nell'imminente
> febbraio sanremese riavremo, finalmente, grazie a Conti, il ritorno
> dei big sul palco dell'Ariston, teatro che si preannuncia
> abbottonatissimo, in una parola blindato, perché a prova di terrorismo
> globale. Ma, pensandoci bene, Sanremo dà il meglio di sé quando il
> nemico è alle porte. E Sanremo è capace di scacciare la paura e a
> calcare tinte e toni da resuscitare un organismo depresso. E così sarà
> di nuovo Sanremo, un Sanremo a cui si dovrebbe dedicare una mostra
> itinerante mondiale per illustrarne il nome e il messaggio. Non si è
> sempre detto che Sanremo è Sanremo?
> Casalino Pierluigi, 20.01.2016