martedì 7 giugno 2022

Il cielo sopra Ferrara. Astrosamantha, la ricerca - Presentazione di Sam...

L'ARTE DI GRAZYNA INCANTA FERRARA (Rivellino)



Da: Maurizio Ganzaroli <maury.evoluzione@gmail.com>
 
 
La nuova mostra al Rivellino curata dall'artista e art director Maurizio Ganzaroli, è la personale di Grazyna Fedre: GRAZYNA DIPINGE CON L'ANIMA.
 Una serie di opere grafiche di buona grandezza (100x80 circa) tutte realizzate con pastelli e acquerelli su cartoncino nero.
La definizione del segno di Grazyna permette una visione precisa del suo impegno artistico che fanno della sua tecnica personale e difficoltosa, un sistema per riconoscere i suoi lavori tra mille. 
I soggetti sia umani che animali, non lasciano mai indifferenti perché la loro alta espressività svela tutta l'atmosfera del quadro, che sebbene corredata dal titolo, parlano già da soli.
Grazyna ha partecipato a molte di alto livello e vinto riconoscimenti e premi, inoltre apprezzata dai critici promette una grande carriera in campo artistico.

Presentazione "Azzurre lontananze", Milano 9 giugno- Giovanni Sessa



Da: Sessa_Giovanni@libero.it <sessa_giovanni@libero.it>
 
 
 

Carissimi,

di seguito la locandina-invito per la presentazione milanese del mio ultimo libro.

Nell'occasione spero di incontrarVi.

Cordialmente,

Giovanni Sessa

lunedì 6 giugno 2022

Marinetti rivoluzionò la sintassi....


ESTRATTO

....non si pensi che la tecnica della letteratura futurista di FTM sia rimasta a ingiallire nelle biblioteche. Ha varcato i confini e la ritroviamo, ad esempio e solo per fare un nome apposta straniero, nella pagine di quel Charles Bukowski politicamente scorrettissimo che se scrivesse oggi le varie Michela Murgia farebbero un falò dei suoi racconti e ballerebbero intorno al fuoco: anche il buon vecchio Bukowski, sulla scorta di FTM, abolisce la punteggiatura, fa strame di aggettivi e avverbi e porta la donna, alla quale FTM dedicò il libro Come si seducono le donne, là dove NON osano i pasdaràn del #metoo e dell'orrendo schwa, cioè la Ə rovesciata del linguaggio inclusivo che non vuole fare la bua a nessunэ. Chissà cosa ne avrebbe detto FTM oggi, di questo "linguaggio inclusivo", lui che invece voleva escludere e DISTRUGGERE LA SINTASSI DISPONENDO I SOSTANTIVI A CASO, COME NASCONO…Da lì sarebbero nati anche i situazionisti in arte, in Italia e fuori dall'Italia, tanto per fare un altro esempio…A CASO. Un Profeta inascoltato anche FTM, che troverete nel pantheon del numero di maggio di CulturaIdentità in edicola, con un ritratto scritto da Guido Pautasso (e disegnato da Dionisio di Francescantonio), dove fra l'altro scoprirete quel programma rivoluzionario con cui FTM insieme agli aggettivi e alla sintassi voleva abolire anche il Senato e il matrimonio. E poi quel processo per oltraggio al pudore….

Continuità ed eredità diplomatica della Prima Repubblica.



Da: Pierluigi Casalino <pierluigicasalino49@gmail.com>
 
A: Roby Guerra <astronave3000@hotmail.it>
Oggetto: Continuità ed eredità diplomatica della Prima Repubblica.
 
La pace nella sicurezza è sempre stato l'obiettivo, sancito tra le righe nello stesso dettato costituzionale, della classe politica italiana nel suo complesso e nella stragrande maggioranza e lungimiranza dei suoi grandi protagonisti fin dagli albori della Prima Repubblica. Circostanza questa che resta tuttora il principio vivo alla guida della politica estera del Bel Paese, garanzia essenziale degli equilibri interni ed internazionali nel quadro delle alleanze e dei comuni ideali di democrazia e libertà, condivisi con i Paesi che dalla fine della seconda guerra mondiale difendono le tradizioni, su cui si fonda la civiltà occidentale, dalle minacce  dispotiche e  totalitarie e da altri pericoli eversivi come il  fanatismo islamico. Grazie alla conservazione di tale status quo, l'Italia ha mantenuto e mantiene la propria condizione di prosperità, di progresso e di stabilità, aldilà delle crisi ricorrenti che hanno segnato e segnano le relazioni internazionali dal 1945 ad oggi. Va dunque a merito della classe politica della Prima Repubblica (e a coloro fra essa che ne scrissero pagine di intelligenza e di saggezza)il persistere di un solido apparato di comportamenti e di stile diplomatico che preserva l'Italia da rovinose degenerazioni e avventure nel contesto planetario. Un eredità questa che, di fronte all'innegabile decadimento  delle attuali élites in valore e preparazione politica, fa vivere di rendita la navigazione delle leadership che si stanno susseguendo al timone del Paese o che ne frequentano soltanto le aule parlamentari. Mario Draghi rappresenta, a dire il vero, l'ultimo e fedele interprete di quella linea aurea che da prova di spessore diplomatico a differenza di qualche estemporaneo soggetto non dotato di altrettanto seria intuizione politica e mosso solo da velleitarie e non ben meditate fughe in avanti di carattere strumentalmente sovranista capaci di far deragliare il treno della sicurezza nazionale, se pur oggettivamente destinate all'insuccesso.
Casalino Pierluigi