sabato 7 settembre 2019

Fazi editore: Due novità in libreria e sconto del 25% su tutto il catalogo



Da: Fazi Editore 
Versione web
Inoltra
Care lettrici e cari lettori,
vi presentiamo le due nuove uscite di questa settimana, da oggi disponibili in libreria. Inoltre vi ricordiamo che da oggi fino al 5 ottobre, nelle librerie aderenti all'iniziativa, tutti i nostri libri, comprese le novità, sono scontate del 25%!
il manoscritto

Franck Thilliez
IL MANOSCRITTO

Léane Morgan è considerata la regina del thriller, ma firma i suoi libri con uno pseudonimo per preservare la propria vita privata, che ha subito un profondo sconvolgimento: sua figlia Sarah è stata rapita quattro anni prima e la polizia ha archiviato il caso come omicidio a opera di un noto serial killer, pur non essendo mai stato ritrovato il corpo della ragazza. Dopo la tragedia, del suo matrimonio con Jullian non è rimasto che un luogo, la solitaria villa sul mare nel Nord della Francia che Léane ha ormai abbandonato da tempo; ma quando il marito viene brutalmente aggredito subendo una perdita di memoria, lei si vede costretta a tornare in quella casa, carica di ricordi dolorosi e, adesso, di inquietanti interrogativi: cosa aveva scoperto Jullian, perso dietro alla ricerca ossessiva della verità sulla scomparsa della figlia? Intanto, nei dintorni di Grenoble, viene ritrovato un cadavere senza volto nel bagagliaio di una macchina rubata: potrebbe forse trattarsi di un'altra vittima del presunto assassino di Sarah. Le intuizioni del poliziotto Vic, dotato di una memoria prodigiosa, permetteranno di incastrare alcuni tasselli del puzzle, ma altri spaventosi elementi arriveranno a confondere ogni ipotesi su una verità che diventa sempre più distante, frammentaria e, inevitabilmente, terribile.
Franck Thilliez, maestro del giallo francese, proprio come la protagonista del Manoscritto, costruisce un intreccio calibrato al millimetro, giocando con i temi perturbanti del doppio e della memoria, incastrando in ogni svelamento un nuovo mistero; il risultato è un thriller implacabile, che non lascerà scampo a nessuno, lettore compreso.

«Il maestro incontestato del thriller francese».
Ian Manook

«Il fenomeno Thilliez è sorprendente».
«Le Figaro»

per chi è la notte

Aldo Simeone
PER CHI È LA NOTTE

Mentre la seconda guerra mondiale si avvia verso la fase più cruenta, tra i monti della Garfagnana c'è un paese che sembra rimasto escluso dalla Storia e in cui la vita è scandita da antiche leggende. Per gli abitanti di Bosconero è più forte il divieto di entrare nel bosco del timore della guerra e delle terribili notizie che arrivano dal fronte. In paese si racconta che tra gli alberi si nascondano inquietanti creature: gli streghi, spiriti che, dopo il tramonto, si aggirano con un cero in mano, il loro indice che arde e non si consuma, in un'infinita processione. Chi sono? Qual è la risposta alla loro oscura domanda: «Per chi è la notte?». Francesco, di undici anni, vive con la madre, malinconica e distaccata, e con la nonna che nutre le sue fantasie con i racconti popolari. Il ragazzino non ha amici e vive isolato perché, secondo le dicerie paesane, è figlio di un disertore. Ma quel marchio infame non è la sua unica vergogna. Ancora più inconfessabile è il richiamo del bosco, nonostante la paura di ciò che in esso si annida. All'arrivo dei nazisti, e dopo l'apparizione di strane luci nel fitto degli alberi, sarà Tommaso, un ragazzino dagli occhi verdi e dai capelli rossi, giunto misteriosamente da solo in fuga dalla città, a convincere Francesco a violare quell'estremo confine, oltre il quale bisogna scegliere da che parte stare.
Un esordio nitido e visionario che guarda al dramma della Storia con gli occhi candidi e coraggiosi di un bambino. Un romanzo di formazione dallo stile evocativo, suggestivo come il paesaggio magico e incantato dei monti della Garfagnana. Un racconto, tenero e straziante, sulla fine dell'infanzia.

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Libreria Cortina Milano : I consigli e le novità di psicologia di settembre


Da: Libreria Cortina Milano  

Unife. Zauli: "Non notizie su di me, continuerò a dirigere Ateneo fino al 2021" | estense.com Ferrara

Unife. Zauli: "Non notizie su di me, continuerò a dirigere Ateneo fino al 2021" | estense.com Ferrara: 'Non verrà ulteriormente tollerata la diffusione di notizie calunniose e chiaramente diffamatorie per tutelare la reputazione mia personale e soprattutto dell'Ateneo, che continuerò a dirige



 Negli ultimi giorni sono nuovamente apparse su alcuni organi di stampa
‘non notizie’ destituite di ogni fondamento relativamente a presunti
errori presenti in pubblicazioni scientifiche di cui sono coautore”,
afferma Zauli. “L’infondatezza e assoluta pretestuosità di tali non
notizie è testimoniata dal fatto che solamente due riviste scientifiche
sulle decine di ‘segnalazioni’ inviate loro da diversi bloggers hanno
chiesto e ottenuto chiarimenti. In entrambi i casi, gli Editors delle
riviste hanno convenuto che si trattava di meri errori materiali,
avvenuti nella fase di editing e che nulla avevano a che fare con la
validità del contenuto scientifico degli articoli pubblicati. Entrambi
gli Editors hanno ringraziato i corresponding authors per i chiarimenti
ricevuti ed uno dei due Editors non ha neanche ritenuto di provvedere
all’errata corrige. Chiederò ai coautori di tali due lavori il permesso
di rendere disponibile riservatamente

venerdì 6 settembre 2019

Tangerine Dream Love On A Real Train New Version HD

"Fascismo al femminile“, oggi, nonostante il Ministro Franceschini, recensione



Valentino Rubetti,  "Fascismo al femminile. La donna fra focolare e mobilitazione (Armando editore, 2019)

recensione di R. Guerra

"Le centinaia di migliaia di giovani donne delle organizzazioni femminili, della GIL, che hanno partecipato ai Littoriali, i milioni di massaie rurali, hanno incarnato un modello femminile incompatibile con l'immagine della donna che viene presentata negli studi influenzati al paradigma femminista. La "sposa e madre esemplare" era solo uno dei tanti aspetti – e quindi non l'unico – della donna fascista ideale"

Il fascismo aveva dato alla donna dei privilegi. Riconosceva il potere femminile, il che era, in quegli anni, un progetto lungimirante. Riconoscere un'idea di casa, riconoscere un'idea di famiglia e di figli. Il sabato fascista era un giorno ridato alla famiglia e tolto alla scuola. Paolo Crepet

Il neoministro recidivo... Dario Franceschini del Pd, alla velocità della sua nuova poltrona-luce ha comunicato ai media che il nuovo governo non votato dagli elettori, ha, tra le sue priorità, di restaurare l'antifascismo minacciato dal precedente governo leghista...Ovvero, dopo decenni post Resistenza, intende ancora-- nel 2019 – perpetrare quella che – giustamente- l'autore di questo libro (appoggiandosi alla contro storia "scientifica" dopo De Felice e altri, gli stessi Nolte e Mosse) chiama vulgata storiografica sul fascismo (ma non solo) dell'intellighenzia comunista.
Nell'insospettato forse "revisionismo"di un Crepet, vi è tutto il succo di questo importante, al contrario, libro politicamente scorretto di Valentino Rubetti, focus il cosiddetto fascismo femminile: come tanti altri aspetti del fascismo, sempre demonizizzato a scopi di egemonia culturale, negando quel che - tutti i streaming- diremmo oggi- all'epoca ben percepivano le donne in primis, poi – appunto relegato nell'oblio dai vincitori (sic!) Nostrani della seconda guerra mondiale. ..
Questo libro non è un pampleth, ma un vero e proprio studio storico, rigoroso e in una paese normale, relativizzerebbe anche per la questione femminile, il vero ruolo del fascismo.
Come tutte le ricerche dello stesso De Felice, e di numerosi altri (spesso più noti all estero che in Italia), globalmente emerge, oggi , una visione del fascismo giustamente più complessa e anche non negativa necessariamente: il fascismo fu una rivoluzione incompiuta, meglio durante il fascismo globalmente (almeno fino agli anni '30) che nell'Italia precedente liberal post-risorgimentale, una modernizzazione altrettanto incompiuta.
Il vero scenario coinvolse anche le donne che, rispetto a prima, iniziarono a emanciparsi. Il tutto semplicemente compatibile anche con la visione "tradizionale" "storica sul fascismo, anche criminale (soprattutto con la seconda guerra mondiale) ma cosa molta diversa dal nazismo e dal comunismo (quasi ovunque) come ancora pensano in troppi, anche storici o addetti ai lavori, come crede ancora l'analfabeta storico e scientifico Dario Franceschini.
Rubetti è molto preciso, documentazione storica poco nota ancora ma verosimile, fatti quasi esatti... e anche la giusta contestualizzazione storica- antropologica che da tempo gli storici della vulgata rimuovono secondo il solito stile tardo soviet , e tempi contemporanei dilaganti, neorwelliani.
Impressionante la dinamica e le vicende di tante donne fasciste durante il ventennio  protagoniste ( non solo quelle partigiane..), in primo piano nei diversi corpi e le organizzazioni femminili creati dal fascismo, attivi anche durante la – ovviamente "innegoziabile", per altri versi in certo senso Repubblica di Salò, emerse anche nello Sport, come eroine atlete. Chi ancora in Italia, si dichiara comunista o antifascista deja vu come Franceschini dovrebbe leggere... le due migliaia di femminicidi ante litteram, perpetrati ai danni di ragazze fasciste alla fine o quasi immediata della guerra, da alleati marocchini e partigiani "rossi" ) cosa poi ben nota anche da film famosi quasi disinnescati come mine sempre orwelliane dall'Intellighenza "rossa" a suo tempo e ancora oggi. Già con una iperbole... Il femminicidio, l'hanno inventato i comunisti e i democratici vincitori nel 1945!