Sanremo, la Riviera e il treno degli zar

 
> Luigi Paini ha dedicato un bellissimo articolo sulla rivista di
> cultura "Domenica" de Il Sole 24 Ore del 17 gennaio scorso al viaggio
> da lui effettuato sul treno degli zar. Un itinerario ricco di
> romantici ricordi e di grande suggestione che parte da Nizza per
> giungere nella capitale russa. Stupisce apprendere dall'interessante
> racconto di Paini che "A Mentone, ultima stazione prima del passaggio
> in Italia, un'indicatore indicatore elettronico che incute un certo
> timore mostra la fermata successiva, a Ventimiglia, e poi un piuttosto
> vago 'et après jusqu'à à Moscou'....In Italia diverse fermate, da
> Sanremo a Milano Rogoredo, ma - si chiede l'autore dell'articolo-
> chissà per quale arcano motivo da qualche mese non si può piu'
> salire". La cosa sorprende soprattutto perché Sanremo e la Riviera,
> l'Occidente d'Italia dei viaggiatori del Grand Tour, al pari (e forse
> piu') della Costa Azzurra era ed é meta privilegiata dei russi di ogni
> età, di ogni estrazione e di ogni stagione della loro storia. Se la
> circostanza venisse confermata ci sarebbe da chiederci con rammarico
> perché mai quella che è sempre stata definita "l'altra faccia della
> Russia" non sia piu' tale. Ne emerge stranamente, di conseguenza,
> un'immagine impietosa che sicuramente non depone bene per le fortune
> di questa terra che in quel lontano paese ha suscitato ben diverse e
> piu' lusinghiere impressioni.
> Casalino Pierluigi, 20.01.2016