> Si tratta di una politica, quella verso l'Africa, che data dal 1949,
> anno di fondazione della Repubblica Popolare Cinese. L'interesse di
> Pechino per il Continente Africano, in realtà, risale all'epoca del
> Celeste Impero, quando un celebre ammiraglio si portò con la sua
> flotta sulle coste dell'Africa Orientale, inaugurando rapporti
> speciali con quelle terre. Dopo un periodo non troppo fortunato,
> durante gli anni Cinquanta e Sessanta, durante l'esplodere del
> dissidio ideologico e strategico con Mosca, le relazioni cino-africane
> hanno subito un scossa favorevolissima, in un crescendo di contatti
> economici di grande intensità. Oggi si può ben dire che la cifra
> neocoloniale cinese in Africa, dalle coste mediterranee all'Africa del
> Sud ha conosciuto e conosce sempre più un successo rilevante. Pechino
> è concorrente temibile per l'Occidente e la Russia, ma anche per la
> stessa India, che vive a sua volta una rilevante stagione di
> intercambio con i Paesi africani. L'ultima notizia di questa bonanza
> viene dall'annuncio che i cinesi i occuperanno a vasto raggio della
> ricostruzione e ammodernamento delle ferrovie del Senegal: un
> occasione d'oro per l'economia cinese, spesso accreditata, di recente,
> di una fase riflessiva di stagnazione. Non i contano, peraltro, altri
> casi eclatanti di iniziative cinesi in altri paesi del
> Continente,quali, ad esempio, quella Guinea Bissau che negli ultimi
> anni si è trasformata in un teatro di torbidi politici, al centro di
> intrecci legati al traffico di droga e di armi. La Cina opera
> attivamente in diverse aree africane, comprese quelle segnate da
> conflitti laceranti, oltre che minacciate dall'insidia terroristica.
> Casalino Pierluigi, 24.12.2015
> anno di fondazione della Repubblica Popolare Cinese. L'interesse di
> Pechino per il Continente Africano, in realtà, risale all'epoca del
> Celeste Impero, quando un celebre ammiraglio si portò con la sua
> flotta sulle coste dell'Africa Orientale, inaugurando rapporti
> speciali con quelle terre. Dopo un periodo non troppo fortunato,
> durante gli anni Cinquanta e Sessanta, durante l'esplodere del
> dissidio ideologico e strategico con Mosca, le relazioni cino-africane
> hanno subito un scossa favorevolissima, in un crescendo di contatti
> economici di grande intensità. Oggi si può ben dire che la cifra
> neocoloniale cinese in Africa, dalle coste mediterranee all'Africa del
> Sud ha conosciuto e conosce sempre più un successo rilevante. Pechino
> è concorrente temibile per l'Occidente e la Russia, ma anche per la
> stessa India, che vive a sua volta una rilevante stagione di
> intercambio con i Paesi africani. L'ultima notizia di questa bonanza
> viene dall'annuncio che i cinesi i occuperanno a vasto raggio della
> ricostruzione e ammodernamento delle ferrovie del Senegal: un
> occasione d'oro per l'economia cinese, spesso accreditata, di recente,
> di una fase riflessiva di stagnazione. Non i contano, peraltro, altri
> casi eclatanti di iniziative cinesi in altri paesi del
> Continente,quali, ad esempio, quella Guinea Bissau che negli ultimi
> anni si è trasformata in un teatro di torbidi politici, al centro di
> intrecci legati al traffico di droga e di armi. La Cina opera
> attivamente in diverse aree africane, comprese quelle segnate da
> conflitti laceranti, oltre che minacciate dall'insidia terroristica.
> Casalino Pierluigi, 24.12.2015