venerdì 11 dicembre 2020

Vittorio Sgarbi...Alan Fabbri, Moni Ovadia, Ass. Marco Gulinelli : Conferenza Stampa a Ferrara

 
 

Conferenza Stampa a Ferrara

Palazzo municipale,venerdi 11 dicembre 2020 ore 12,00

 

Il sindaco Alan Fabbri

Il presidente di Ferrara Arte Vittorio Sgarbi

Il presidente del Teatro di Ferrara Mario Resca

Moni Ovadia

coordina l'assessore alla cultura Marco Gulinelli

 

Il presidente del consiglio di amministrazione del Teatro comunale di Ferrara, Mario Resca, su proposta di Vittorio Sgarbi, presidente di "Ferrara Arte",e di concerto con il sindaco Alan Fabbri e l'assessore alla Cultura Marco Gulinelli, concorde l'intera giunta, ha proposto al Cda del teatro la nomina di Moni Ovadia a Direttore Generale del teatro, dedicato alla memoria Claudio Abbado, che ne fu il rianimatore.

 

La personalità di Moni Ovadia nella cultura italiana ,e non solo nel teatro, con la sua vasta esperienza, è di straordinario rilievo e rappresenta un motivo di orgoglio per le opportunità e la programmazione che consentiranno a un meraviglioso teatro di ritornare al centro della civiltà europea, anche nei suoi rapporti con il mondo ebraico, a Ferrara documentato dal Meis, Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah, la cui fondazione fu proposta dallo stesso Sgarbi, quando era sottosegretario ai beni culturali.

 

Moni Ovadia ha accettato la nomina con entusiasmo, ribadendo la sua volontà di portare Ferrara nel mondo e il mondo a Ferrara.

Mario Resca  ha manifestato il suo compiacimento ,con il voto unanime del Cda, e Vittorio Sgarbi, ricorrendo il trentennale della morte di Tadeusz Kantor, ha chiesto a Moni Ovadia, dopo la mostra dedicata al grande drammaturgo a Palazzo Doebbing di Sutri, di celebrarlo a Ferrara con spettacoli e mostre,nell'ambito di un festival di teatro ebraico e Yiddish.

 

l'Ufficio Stampa

(Nino Ippolito)

+39 338 3695738

press@vittoriosgarbi.it


--
 

 

Mail priva di virus. www.avast.com

Vecchia Ferrara. Il folclore: 66 fotografie Formato Kindle di Autori Vari (Autore) Tiemme Digitali (TED) eBook

Questo raro volume, Vecchia Ferrara. Il folclore (66 fotografie), va ad aggiungersi a una imperdibile trilogia: Vecchia Ferrara. La città (55 fotografie), Vecchia Ferrara. La provincia (50 fotografie) e Vecchia Ferrara. La bonifica (50 fotografie). Vi sono qua "immortalati" Tugnìn dla Cà di Dio e il Cavaliér Burella, Pendenza e l'album delle figurine della Spal, il mercato di Piazza Travaglio anni '70 e Gigéto, la vecchietta delle "mistocchine" e la funivia del Lido di Spina, uno storico Mulino del Po e la Trattoria Gigina, ecc. I quattro libri sono tutti editi in esclusiva da Tiemme Edizioni Digitali.

Mail priva di virus. www.avast.com

martedì 8 dicembre 2020

CinqueW News - assunzione di parenti e amici, Muore colpito dal Covid-19, Silvia Romano, Africa Milele, trasportavano 81 persone



Da: redazione@cinquew.it 
 
Egregi, i nostri saluti.
Se volete, leggete articoli e opinioni scritti sul nostro giornale online CinqueW News.
Date un'occhiata, se desiderate. Grazie.
La Redazione CWN

CinqueW News



TRA GLI ARTICOLI PIÙ LETTI

MASSA CARRARA - Operazione "Accoglienza" del Comando provinciale dell'Arma dei carabinieri di Massa Carrara. In data odierna è stata data esecuzione ad ordinanza di applicazione di misure cautelari a seguito dell'indagine denominata "Accoglienza", svolta dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Massa, coordinati dal pubblico ministero dottoressa Alessia Iacopini nell'ambito indagini a lei delegate dal procuratore di Massa...

ROMA - L'Arma dei carabinieri esprime le condoglianze per la morte dell'appuntato scelto qualifica speciale Giuseppe Papasidero, effettivo alla Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria. Una nuova vittima del Covid-19 tra le fila dei militari dell'Arma. Ieri sera, sabato 5 dicembre 2020, nel reparto di terapia intensiva del Policlinico di Messina, è venuto a mancare all'affetto dei suoi cari l'appuntato scelto qualifica speciale Papasidero...

ROMA - «La notizia della liberazione di Silvia Romano è motivo di grande gioia per tutti gli italiani. Invio un saluto di affettuosa solidarietà a Silvia e ai suoi familiari, che hanno patito tanti mesi di attesa angosciosa. Desidero esprimere riconoscenza e congratulazioni agli uomini dello Stato che si sono costantemente impegnati, con determinazione e pazienza, tra tante difficoltà, per la sua liberazione. Bentornata, Silvia!»...

MOTTA SAN GIOVANNI - "È una bellissima notizia che la comunità mottese, commossa, accoglie con la consapevolezza di chi ha già vissuto questa esperienza e oggi la rivive in ogni suo momento, in ogni suo passaggio, in ogni fotogramma di un ricordo che adesso riemerge e diventa tutt'uno con la felicità della famiglia e degli amici di Silvia Romano"...

PALERMO - Nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 20 giugno 2019, il dispositivo interforze dell'Agenzia Europea Frontex, della Guardia di Finanza, delle Capitanerie di Porto e della missione Eunavformed, impiegando mezzi aerei, anche a pilotaggio remoto e navali è stato protagonista di una complessa operazione nel settore del contrasto all'immigrazione clandestina...



Egregia Lettrice/Egregio Lettore,

dal 25 maggio 2018 è in vigore il Gdpr (General Data Protection Regulation - Regolamento Ue 2016/679).
Se non volesse più ricevere informazioni sulle attività giornalistiche di CinqueW News, La invitiamo ad esercitare i Suoi diritti.
Le chiediamo, cortesemente, di manifestare la volontà di ricevere le nostre notizie.
Se acconsente, non risponda.
In caso contrario, invece, invii una email contenente la richiesta di cancellazione del Suo recapito di posta elettronica dalla nostra Lista a redazione@cinquew.it .
La ringraziamo dell'attenzione.

CinqueW News

Fazi editore: Novità in libreria: «Il mito del deficit» di Stephanie Kelton



Da: Fazi Editore  
 
Versione web
Inoltra

Care lettrici e cari lettori,
vi presentiamo le nostra ultima uscita dell'anno, da oggi in tutte le librerie: Il mito del deficit
 di Stephanie Kelton.

il mito del deficit

Dopo anni di supremazia incontrastata, la teoria economica dominante è oggi seriamente minacciata da una nuova e controversa scuola di pensiero che sta rapidamente conquistando il mondo intero, rivoluzionando il nostro modo di concepire l'economia. Si tratta della cosiddetta "teoria monetaria moderna" o MMT (Modern Monetary Theory). La MMT ci invita a ripensare completamente il funzionamento della finanza pubblica: il bilancio dello Stato non è come quello di una famiglia; gli Stati che dispongono della sovranità monetaria, infatti, sono degli emittenti di valuta – possono, cioè, creare "dal nulla" tutto il denaro che vogliono – e dunque non possono mai "finire i soldi", né possono essere costretti a fare default sui loro titoli di debito; i deficit pubblici non danneggiano le future generazioni né pregiudicano la crescita a lungo termine; e soprattutto, le politiche sociali non compromettono la sostenibilità fiscale dello Stato. La MMT, in altre parole, ribalta completamente la narrazione che ci è stata ossessivamente propinata in questi anni per giustificare politiche di austerità dai devastanti effetti economici e sociali. E per questo fa così paura ai guardiani dell'ortodossia. Stephanie Kelton – economista statunitense di fama mondiale, consulente economico di Joe Biden e Bernie Sanders, ed ex economista capo presso la minoranza democratica della Commissione bilancio del Senato statunitense – è probabilmente la divulgatrice più nota della MMT. In questo libro Kelton offre un'introduzione semplice e accessibile ai concetti chiave della MMT, mostrandoci come possiamo utilizzarli per costruire una società più giusta e più prospera, passando da una narrazione di scarsità a una di opportunità. Il mito del deficit rappresenta anche un fondamentale contributo al dibattito europeo, permettendoci di comprendere appieno i problemi derivanti dall'aver rinunciato alla sovranità monetaria attraverso l'adesione alla moneta unica europea.

«Quello di Kelton è, molto semplicemente, il libro più importante che abbia mai letto. Il genio di Kelton è pari a quello di da Vinci e di Copernico, pensatori eretici che ribaltarono le teorie dominanti del loro tempo. Kelton fa lo stesso con l'economia moderna».
David Cay Johnston, vincitore del Premio Pulitzer

«Il libro rivoluzionario di Kelton è sia teoricamente rigoroso che empiricamente divertente. Ci ricorda che il denaro non è scarso e che l'unico limite è la nostra immaginazione. Dopo averlo letto non assocerete mai più il bilancio di uno Stato a quello di una famiglia».
Mariana Mazzucato

«In un mondo afflitto da numerose crisi sistemiche, Stephanie Kelton rappresenta una fonte indispensabile di chiarezza morale. Che siate interessati alla MMT, o semplicemente curiosi di saperne di più, le verità che insegna questo libro sulla moneta, sul debito e sul deficit ci offrono gli strumenti di cui abbiamo un disperato bisogno per costruire un futuro sicuro per tutti. Leggetelo – e poi mettetelo in pratica».
Naomi Klein

«Chiaro, avvincente, sbalorditivo e convincente! Il libro smonta pezzo per pezzo tutti i miti dell'economia neoliberale, mostrandoci come ci abbia impoverito tutti e come possiamo costruire un mondo migliore basato su idee migliori».
James K. Galbraith

«Kelton è riuscita a sollevare un dibattito che sembrava tabù fino a poco fa, avviando una radicale riconfigurazione del pantheon degli dèi economici che si rivelerà essenziale in un mondo post COVID-19».
«The Guardian»

store fazieditore

Nel corso del 2020, a causa delle limitazioni imposte da questo periodo di difficoltà, sempre più persone si sono avvicinate alla lettura in digitale. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato per creare uno spazio dove fosse più facile e intuitivo acquistare tutti i nostri eBook, prenotare le prossime uscite e approfittare delle promozioni periodiche sui nostri titoli: siamo quindi lieti di presentarvi il nostro nuovo store online dedicato agli eBook, a cui potete collegarvi tramite questo link oppure selezionando l'opzione "acquista eBook" presente nelle schede libro del nostro sito principale.

 
 
 

PIERLUIGI CASALINO: Il diritto ereditario in Marocco, una pesante ipoteca sulla via della modernizzazione del Paese nordafricano.

 

Da: Pierluigi Casalino 

Il Marocco vuole cambiare la normativa sull'eredità, introducendo una nuova legge successoria, basata sulla parità uomo-donna (proposta di legge16 agosto 2018).Da tempo, in Marocco, donne comuni ed intellettuali stanno manifestando per cambiare la legge sull'eredità per parificare quella concessa alle donne con quella garantita agli uomini dalla Mudawana o Codice di Statuto Personale Marocchino, il diritto di famiglia. Esso è stato riformato nell'ottobre del 2003 dall'attuale, illuminato re, Mohammed VI, e approvato nel 2004 del Parlamento del Paese nordafricano, giustamente salutato anche dall'Occidente come uno dei diritti di famiglia più avanzati del mondo arabo, che perciò ha scatenato le ire degli integralisti islamici. Tuttavia ci sono alcuni punti che vanno modificati per portarli al passo con la modernità, tra i quali appunto quello sull'eredità, il cosiddetto ta'sib, che favorisce gli uomini rispetto alle donne. Esse infatti ereditano soltanto la metà dei beni e soltanto nel migliore dei casi: accade che non ereditino nulla, soprattutto nelle aree rurali del Paese. Nel marzo 2018 cento intellettuali marocchini (come professori universitari, avvocati, teologi, medici, giornalisti e scrittori) hanno firmato una petizione per cambiare tale situazione. Quindici dei sottoscrittori hanno redatto L'héritage des femmes ("L'eredità della donna"), una pubblicazione accademica che accompagna la petizione, spiegando la loro posizione in favore della donna e che il ta'sib non dovrebbe più essere applicato in una società marocchina che sta cambiando. Stanno cambiando le famiglie e il fatto che le donne ereditino la metà rispetto agli uomini come previsto dalla shar'ia, la legge islamica, non dovrebbe essere più contemplato.
Nel testo si legge che oggi le donne marocchine svolgono un ruolo cruciale nella famiglia, come nella piena responsabilità dell'educazione dei figli e nel sostegno economico e di altro genere ai loro mariti. Attualmente oltre un terzo delle famiglie, in Marocco, sono guidate da donne: loro sono i capi famiglia o da loro dipendono gran parte delle entrate familiari. In una famiglia marocchina su cinque le donne non sono aiutate in alcun modo da "lontani parenti maschi", anche loro finora avvantaggiati nel diritto ereditario. Moha Ennahi, professore di Linguistica, Genere e Studi Culturali all'Università Sidi Mohammed Ben Abdellah di Taza e uno dei firmatari della petizione, spiega sul giornale accademico online The Conversation che il ta'sib decreta: "Le donne orfane che non hanno un fratello devono condividere l'eredità con il parente maschio più vicino al defunto … anche se sconosciuto e [non ha mai fatto parte della famiglia]". Da qui la richiesta dell'abrogazione del ta'sib "come è stato fatto di recente da alcune altre società musulmane". Negli anni scorsi, per esempio, lo stesso passo è stato compiuto dalla Tunisia, da sempre all'avanguardia per i diritti della donna nel mondo arabo. La Costituzione marocchina è stata modificata nel 2011 per garantire una maggiore parità di diritti alle donne, ma situazione sull'eredità è rimasta invariata a causa dell'insistenza degli integralisti islamici, che come sempre strumentalizzano il Corano secondo la loro ideologia misogina. Nouzha Skalli, ex ministra marocchina dei diritti delle donne e paladina di questi nota anche all'estero, ha reso noto in un'intervista rilasciata nel 2017 che "Non appena abbiamo pronunciato la parola 'eredità', siamo stati accusati di blasfemia" dai religiosi. Lo stesso Partito della Giustizia e dello Sviluppo, legato ai Fratelli Musulmani e guidato dall'ex primo ministro Abdelillah Benkirane, ha definito una "manovra irresponsabile" e una "flagrante violazione" della Costituzione marocchina. Moha Ennahi cita il predicatore Mohamed Abdelouahab Rafiki come "una delle poche voci liberali religiose in materia". Quest'ultimo ha affermato che la questione dovrebbe essere aperta all' ijtihad, l'interpretazione dei testi religiosi islamici utilizzata e sempre invocata dagli intellettuali musulmani illuminati. In particolare, per quanto riguarda il tema dell'eredità, Rafiki ha dichiarato che esso deve essere affrontato coerentemente con l'evoluzione della società marocchina. Si tratta di un'affermazione, in realtà, che recupera un'intuizione egalitaria dell'antico filosofo arabo andaluso Ibn Rushd (l'Averroe' dei Latini), che visse ed operò in Marocco, lasciandovi un patrimonio di cultura e di apertura intellettuale ancora oggi insuperata nell'attuale società marocchina(rinvio in proposito ad un mio intervento sull'argomento a suo tempo pubblicato da Asino Rosso).Essa rimane tuttavia prevalentemente conservatrice. Da un'indagine nazionale condotta dalla commissione di pianificazione del Paese nel 2016 è emerge che l'87% dei cittadini marocchini, uomini e donne, sono contrari all'uguaglianza di genere in eredità per motivi religiosi, ma il problema dev'essere affrontato in maniera oggettiva ed in base ai diritti umani. Le donne rimangono una delle categorie sociali più svantaggiate in Marocco. Alcune, lasciate sole quando muore il padre o il marito, sono costrette a prostituirsi e si trovano in balia della violenza maschile. Come può il Paese progredire davvero in una simile situazione? Un Paese che, peraltro, il 70% degli abitanti dichiara di voler lasciare.
Casalino Pierluigi