Ferrara in Crash 1: la Stampa

 
di Roby Guerra Azione Futurista Ferrara
Info: https://it.blastingnews.com/redazione/roby-guerra/


A Ferrara i media sono tutti di sinistra,  da tempo ormai, anche paradossalmente  e in certo senso il Carlino, qua una parentesi: fino alle gestioni precedenti, la testata scontava -per così dire-questioni di audience; visto il target, una città rossa tra le più solide in Italia, la sua storica opposizione da un pezzo si era cristallizzata in un catto liberalismo moderato e compiacente, gira e rigira, sia il lettore quasi unico ferrarese sia con  il potere politico postcomunista fino al PD. Vicino magari a Forza Italia...ilCarlino ha sempre scontato certa anomalia storica ferrarese: anche nei tempi migliori dell'ex premier.... sempre esistito quasi un patto tacito con le forze local postcomuniste. Ferrara stessa, visto certo andazzo pluridecennale,  sempre data per persa e poco interessante  su scala nazionale da Berlusconi...
Nell'ultima gestione in corso Bendin, con via via la fine di Berlusconi a livello nazionale e il suo attuale arroccamento quasi schizoide (contro il nuovo governo Lega-5Stelle in Italia, alleati con la Lega su scala locale o regionale)  il Carlino ancora di più evidenza  un cattoliberalismo ultramoderato e stucchevole non comunque pro opposizioni ma ancora a salvaguardia di certo consociativismo politico con il PD stesso.
Tornando agli altri media local:  Per la Nuova Ferrara si scopre l'acqua calda; flagrante con le precedenti gestioni  Faustini o Scansani, meno fanatica con l'ultima di Traini ma sempre giornalismo eccessivamente ideologico.
Infine le testate on line:  Estense com e Ferrara Italia; di taglio diverso, generalista la prima e  culturale la seconda, entro limiti precisi più aperte e meno ideologiche, ma di matrice analoga e quando necessario altrettanto censorie. 
Riassumendo: la questione in senso stretto e in sè, a parte il Carlino che dovrebbe essere un foglio storicamente liberale e anticomunista (come regge ancora a livello nazionale) non sono opzioni anche ideologiche legittime, ma i suoi eccessi nella sostanza antidemocratici, certo politicamente corretto e prossimità al potere PD in questi anni dominante fin troppo alla luce del Sole.
Colpa anche delle Opposizioni, mai capaci nel'era dei Mass Media di realizzare una Contro Informazione ufficiale neppure nel Web (tranne rari blog privati ovviamente di  debole e per forza incisività collettiva e neppure mai  promossi), a parte solo Facebook che è autoreferente soprattutto e sopravvvalutato.
Resta il fatto  di una non libera informazione a Ferrara, aggravata da un livello stesso poco evoluto da parte delle cosiddette firme che scrivono su tutte le testate, tranne Ferrara  Italia, ad esempio nelle redazioni culturali e  non solo: tranne eccezioni (ma quando ci sono smaccatamente ideologiche..) penne anche autocompiaciute non meritocratiche e   banalmente provinciali.  Accondiscendenti con tuttò ciò che non turba l'ordine costituito e letteralmente censorie verso altri intellettuali, magari di comprovata anche ampiezza nazionale. In Ferrara Italia, visto il taglio preteso conoscitivo e di approfondimento e non di cronaca quotidiana, si annidano, tranne poche eccezioni anche controculturali, parecchi dell'Intellighenzia ancora passata e presente politicamente e culturalmente corretta  ferrarese: firme in sè neppure banali e "provinciali" ma estremo zoccolo duro  gira e rigira postcomunista, quindi con effetti censori ancora più potenti.
Va da sè:  persino banale auspicare un ritorno vero alla libera informazione anche per le attuali testate  di intenzionale e ripetiamo legittima matrice politica ma attualmente oltre le righe, oltre la normale dialettica democratica; i problemi sono quanto sopra indicato.  E magari da parte delle Opposizioni lanciare almeno on line  qualche testata  ufficiale; per il cartaceo  basterebbe un Resto del Carlino local almeno degno di quello nazionale...