LA FILOSOFIA POLITICA ARABA CONTEMPORANEA

Esiste un'unità geopolitica degli Arabi? sicuramente, ma esiste un pensiero politico unitario da parte di grandi intellettuali e filosofi della realtà araba che ne ricerca le ragioni della crisi in vista di un possibile futuro riscatto. Le analisi dell'Islam come insieme politico di civiltà e di storia e non come religione. Autori come Mohammed al.Jabri, Arkoun e Abu Zayd rappresentano momenti topici dell'analisi dell'arabismo in senso lato, tra laicità, politica e sociologia, tra filosofia e costume.Da tali autori emerge un quadro vivo e coerente delle attuali questioni di quella parte del mondo, ma anche la ricerca delle origini stesse del pensiero arabo in direzione della sua classicità. Le figure, quindi, di Ibn Khaldun e di Averroè (Ibn Rushd, vengono riprese ed rivisitate alla luce delle problematiche che, nel bene e nel male, segnano le vicende dell'Islam contemporaneo. La difficile  via di recuperare, sull'onda del glorioso passato, un'ipotesi moderata e progressista sul rapporto tra fede e ragione viene battuta con consapevole illuminazione. La premessa che nella cultura araba la legittimazione avviene solo in seno ad un orizzonte teologico viene giudicata da questi pensatori un decisivo fattore di regresso culturale e di anti.modernità. Finché, pertanto, le stesse distinzioni inter-islamiche avverranno, dissertando sulla conoscenza di Dio, sulla profezia del messaggio coranico e la relativa traduzione di esso nella comprensione del mondo, poco si farà per una compiuta analisi delle ragioni della crisi dell'arabismo. In proposito lo studioso marocchino al-Jabri, morto nel 2001, già avvertiva amaramente che l'interagire delle tecniche dello gnosticismo sufi (in ambito sciita) e l'insorgere della violenza radicale anche nelle società sunnite porta ad una rottura verticale tale da impedire quella mediazione razionale che sola sarebbe l'antidoto all'immobilismo. E' così che si riscontra che il mondo arabo incontra problemi sia se governato sia da regimi laici (Saddam Hussein, Ben Alì e Moubarak, che erano anti-islamici) che da regimi islamico.confessionali. Un caput mortum arduo da superare a breve, nonostante i tentativi di alcuni stati arabi.
Casalino Pierluigi