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Mary Blindflowers, intervista: tra poesia e pittura postsurrealista

  D - Mary, uno zoom retrospettivo sulla tua poetica e anche pittura sperimentale? Sicuramente c'è stata un'evoluzione, da Lo strazio, la prima raccolta pubblicata ad Utensili Sparsi, il mio modo di scrivere ha subito delle evoluzioni, spero positive, arricchendosi anche, con Nettarg edizioni di Cosimo Dino-Guida, della mia passione per la pittura, attraverso la proposta di alcune copertine che esulassero un poco dal metodo propositivo di artisti già noti. Così Utensili sparsi (realizzato con il poeta destrutturalista Fremmy) ha una cover tratta da un mio olio su tela, che ha lo stesso nome del libro, 90 x 90. Lo sfondo chiaro ha lo scopo di far risaltare le figure umane e le parti del corpo, che come utensili, appunto, dichiarano la loro falsa ontologia sulla superficie estesa delle cose. Anche il mio antiromanzo, ha un mio dipinto in copertina, la nascita d' Adamo, 90 x 90, uno dei formati che preferisco. Così la scrittura si sostanzia anche di uno spicchio visivo nel qua...

Mary Blindflowers e Fremmy DaFunk "Utensili Sparsi" NETTARG

Biografia  FREMMY Fremmy DaFunk Fremmy é un viaggiatore immaginario sbarcato su un'isola apparentemente abitata da pedine e scacchi, che sorseggiano té e mangiano biscotti allo zenzero. Abitante di un'isola sovraffollata di anime alienate, rispettose di un rigoroso silenzio per il vuoto circostante. Per alcuni anni lavora presso un giornale prima di approdare su bianche coste a strapiombo sul mare freddo del Nord. Alle prese con grafiche multimediali e fantasie culinarie d'oltreoceano, Fremmy si occupa di vintage ed antiquariato, ed attualmente ha iniziato la sua nuova avventura unendosi al team della National Trust. Collabora con il blog "Destrutturalismo e altro... Controcomune buonsenso", gestito da Mary Blindflowers. Biografia  MARY BLINDFLOWERS Nata a Sassari il 28 giugno 1972, laureata in materie letterarie (110/110 e lode), specializzata in criminologia clinica e psicopatologia forense. È esperta di libri antichi e moderni e vive attualmen...

Chiara Bezzo "Le donne del colonnello" NETTarg

*Bel lavoro narrante-storico, attraverso una trama diversamente migrante novecentesca, tra la sempre inedita Libia anche postimperiale, il sud meditteraneo italico, Torino e il Nord e complesse sfumature psicosociali.  Il tutto ricombinato e assemblato in dinamiche esistenziali, tra passione femminile, saga familiare, softerotismo e l'archetipo del Potere patriarcale (R.G). Tre donne legate da un segreto che segnerà la loro vita, in una vicenda ambientata tra la Calabria degli anni cinquanta, la Libia degli anni d'oro del Colonnello, per giungere alla Torino del nostro tempo e ai campi profughi siciliani. Luna, Rosa e Selena; la storia della loro vita, e al di sopra di tutto e di tutti lui, il Colonnello, la cui superbia e potenza saranno messe in dubbio a causa di un amore impossibile che condizionerà la vita di una famiglia e di un popolo intero. Un romanzo facile da leggere e che sa appassionare nel suo viaggio tra la realtà e la fantasia, tra l'amor... Biografia...

Il linguaggio sconfitto di Montale, Pasolini, Calvino e del laicismo e la via provvidenziale di Ungaretti, Cardarelli e Pavese di Pierfranco Bruni

  di Pierfranco Bruni   Il coraggio delle idee nella profondità del pensiero pesante e mai leggero: questo è il cammino che dobbiamo proporre alle nuove generazioni. Appunti di letteratura. Il 12 ottobre del 1896 nasceva Eugenio Montale. Il Nobel della letteratura che cerca di porsi come il poeta antimanzoniano trasformando la "provvidenza divina" in una esistenza della bufera.   Signori letterati cattolici svegliatevi. Questo grande genio montaliano di genialità poetica ha ben poco. Eppure continua ad essere proposto come il poeta della triangolarizzazione: Montale, Ungaretti, Quasimodo. Anzi proporrei di cacciare da questo triangolo Ungaretti e inserire Saba e così il laicismo dei laici repubblicani poeti sarebbe compiuto. No, non è così. I poeti del Novecento veri restano Ungaretti, Cardarelli, Campana – Michelstaedter nella tradizione tra Pascoli e D'Annunzio nella chiusura con Cesare Pavese attraversato da Gozzano. Montale? La sua poesia del 1925, ovvero i...

LETTERA su asta Balbo-Casazza

di L. Barbieri   Gentile Direttore, (Nuova Ferrara ndr.) La ringrazio per aver dato spazio alla preoccupazione che un pezzo della storia di  due illustri concittadini estensi, Italo Balbo e Giuseppe Gatti Casazza, possa essere privata agli occhi del grande pubblico, alle ricerche dei dotti storici e quindi negata alla memoria collettiva.  L'asta che sarà celebrata il 7 luglio prossimo sarebbe l'occasione per l'assessore Maisto di correggere l'improvvida uscita, sulla evidente onda umorale delle amministrative, nella quale, in un impeto di maoismo storico, si rifiutava di tributare omaggio toponomastico ad uno dei ferraresi più noti al mondo. Proprio pochi giorni fa è passato l'83° della crociera aerea del decennale, dove 25 idrovolanti Savoia Marchetti dall'Italia giunsero negli Stati Uniti. A ricordare quell'impresa fu eretta a Chicago una colonna commemorativa ( http://www.waymarking.com/waymarks/WM38GC ) tutt'ora esistente mentre a Ferrara ancora si ...

Il design del Centro Leonardo da Vinci, Milano

fonte  YOUMANDESIGN4NR magazine blog Davide Foschi   INTERVISTA A OLIVETTA SALA: Il design del gioiello di Olivetta Sala per Luigisalagioiello "iL Design del Centro Leonardo Da Vinci" di Cristiana Zamboni Care Anime inquiete, vi sono vari tipi di design ed oggi ho il piacere di raccontarvi il design del gioiello con Olivetta Sala , artista del Centro Leonardo Da Vinci e designer per la Luigisalagioielli di Milano. Un laboratorio orafo di tradizione antica che passa di generazione in generazione con una netta caratteristica artistica nella produzione di gioielli artigianali ed unici. Olivetta Sala ha imparato il mestiere di creazione di gioielli da suo padre , fondatore del laboratorio artigiano e , con lui , ne porta avanti la storia. I loro gioielli attingono profondamente dall'estetica artistica, molti sono dei veri e propri capolavori , piccoli quadri e piccole sculture. E la caratteristica più preziosa è la lavorazione a mano di ogni singolo pezzo,...

David Bowie Ziggy Stardust forever

fonte Il Populista   Nei dintorni del rock David Bowie, polvere di stelle In occasione della recente scomparsa del cantante e produttore David Bowie, come per altri artisti abbiamo assistito alla celebrazione postuma del suo indubbio talento creativo di Dino Migliavacca- 20 Maggio 2016 ........... È opinione comune che il periodo più creativo della sua carriera vada dal 1971 al 1977. Infatti nel 1972 pubblica il suo quarto album, The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars . David diventa Ziggy polvere di stelle, una creatura aliena dalla sessualità indefinita, e dai dintorni del rock si spinge fino al decadentismo accompagnato dalla sua band The Spiders from Mars, capitanata dall'amico chitarrista Mike Ronson. Escono 11 canzoni dall'impatto dirompente ma raffinato. Chitarre tanto affilate quanto misurate si uniscono ad arrangiamenti orchestrali, melodie struggenti con azzeccati interventi di sax e pianoforte. ..... CONTINUA A ...