“Bene così, avanti tutta!”. A Firenze Matteo Renzi ha appena finito di ascoltare il messaggio di Papa Francesco portato all’amministrazione comunale dal cardinal Betori. E’ contento perché alla Camera il suo Italicum ha passato il primo esame dell’aula senza incidenti di sorta, se si eccettua qualche franco tiratore (forse 5-6 del Pd, non di più) sulle pregiudiziali di costituzionalità respinte in mattinata. Ma nel pomeriggio le notizie che arrivano da Roma non sono bellissime, perché la sua volontà di accelerazione sulla legge elettorale subisce un freno. In conferenza dei capigruppo, la presidente della Camera Laura Boldrini decide di fissare il prossimo esame d’aula all’11 febbraio, non il 4 febbraio come hanno chiesto il capogruppo del Pd Roberto Speranza e il suo omologo di Forza Italia Renato Brunetta, mentre tutti gli altri (Ncd, Sc, Sel, M5s) si sono rimessi alle scelte del presidente. E’ di fatto il primo stop all’Italicum, con tante incognite, visto che in calendario per la p...