SIAMO BLOCCATI NEL 1999?
Un’intera generazione ha vissuto decenni culturalmente distinti: anni ’60, ’70, ’80, ’90… ognuno con stili, mode, musica e atmosfere uniche. Ma dopo il 1999?
Tutto forse si è fermato?
Dal 2000 in poi, sembriamo vivere in un'unica, lunga, indistinta decade.
Moda, film, design, linguaggio: tutto è diventato un mix senza vera evoluzione. Episodi di The Office del 2005 sembrano girati ieri. I remake di Hollywood dominano. I capelli dei ragazzi? Versioni remixate di stili già visti.
Alcuni parlano di una bizzarra "bolla temporale", quasi una Matrix in cui siamo intrappolati. Teorie speculative chiamano in causa:
- la scoperta del "God Particle" nel 2012
- il calendario Maya che finiva nello stesso anno
- il concetto di realtà proiettata, come un ologramma cosmico
- persino glitch nella memoria collettiva (Mandela Effect, Shazam inesistente, C3PO con la gamba d’argento...)
E se questa “sospensione culturale” non fosse solo pigrizia creativa?
E se tecnologia, algoritmi e uniformazione globale avessero compresso la percezione del tempo e bloccato l’innovazione?
Ma forse non è solo una questione "mistica" o tecnologica.
Forse è culturale.
In Occidente siamo ancora mentalmente nel 20° secolo.
La Cina (e non solo) sembra già vivere nel 21° secolo - nel bene e nel male.
Noi, invece, continuiamo a riciclare linguaggi, estetiche e immaginari del secolo scorso.
È il segno che non siamo riusciti a produrre un nuovo tempo culturale.
Una sorta di "Matrix culturale"?
Siamo ancora vivi?
O stiamo solo "scorrendo" un loop ben progettato, dove nulla cambia davvero?
E soprattutto: chi sta davvero scrivendo il 21° secolo?
Lascia un commento: anche tu hai la sensazione che il tempo si sia fermato dopo gli anni ’90?
Un’intera generazione ha vissuto decenni culturalmente distinti: anni ’60, ’70, ’80, ’90… ognuno con stili, mode, musica e atmosfere uniche. Ma dopo il 1999?
Tutto forse si è fermato?

Moda, film, design, linguaggio: tutto è diventato un mix senza vera evoluzione. Episodi di The Office del 2005 sembrano girati ieri. I remake di Hollywood dominano. I capelli dei ragazzi? Versioni remixate di stili già visti.

- la scoperta del "God Particle" nel 2012
- il calendario Maya che finiva nello stesso anno
- il concetto di realtà proiettata, come un ologramma cosmico
- persino glitch nella memoria collettiva (Mandela Effect, Shazam inesistente, C3PO con la gamba d’argento...)

E se tecnologia, algoritmi e uniformazione globale avessero compresso la percezione del tempo e bloccato l’innovazione?
Ma forse non è solo una questione "mistica" o tecnologica.
Forse è culturale.
In Occidente siamo ancora mentalmente nel 20° secolo.
La Cina (e non solo) sembra già vivere nel 21° secolo - nel bene e nel male.
Noi, invece, continuiamo a riciclare linguaggi, estetiche e immaginari del secolo scorso.
È il segno che non siamo riusciti a produrre un nuovo tempo culturale.
Una sorta di "Matrix culturale"?

O stiamo solo "scorrendo" un loop ben progettato, dove nulla cambia davvero?
E soprattutto: chi sta davvero scrivendo il 21° secolo?
