https://www.galileonet.it/ignobel-scienza-2024/
Ecco la classica rassegna sui premi piu mediocri contemporanei, in controluce, specchio del degrado, sempre piu', del mobdo attuale,,, asino Rosso
Il loro motto è famosissimo (vergogna se non lo conoscete ancora): gli IgNobel sono quelle ricerche che fanno prima ridere e poi pensare. Che pensieri vi hanno suscitato gli studi premiati nel 2023 sul numero dei peli delle narici, o la storia dei geologi che leccano le pietre o ancora il fenomeno del jamai vu sperimentato dalla continua ripetizione delle parole? Se non ne avete avuto l’occasione, potete riprovarci quest’anno, con i nuovi IgNobel freschi di nomina, resi noti durante la kermesse orchestrata al Mit di Boston come di consueto da Marc Abrahams dell’Annals of Improbable Research. Il tema quest’anno promette bene: la legge di Murphy. Ecco quali sono state le ricerche premiate, scovate anche decenni e decenni fa in alcuni casi, ma comunque meritevoli. Giudicate voi stessi.
Pace, piccioni alla guida di bombe
Con una certa ironia, il premio alla pace è andato al lavoro dello psicologo americano Burrhus Skinner, deceduto da anni, ma autore di un’idea così assurda da non passare inosservata ai radar degli IgNobel.