I progetti della serie "Postnatural" curati del MUSE, il museo delle scienze di Trento, rielaborano l'agire dei musei scientifici, affrontando una sfida inedita: pensare a una natura che sia in sé stessa anche culturale. In cui storia e cultura siano dentro la natura e non contrapposti
Partendo dalle oramai incontrovertibili evidenze biofisiche dell'impatto umano sul Pianeta, la poliedrica piattaforma di discussione sull'Antropocene – inteso quale evento di profonda e duratura trasformazione socio-ecologica a scala planetaria – ha ridato vigore a dibattiti teorici millenari, connotandoli d'urgenza. Tra questi emerge prepotente quello sul dualismo ontologico natura/cultura, un dualismo radicato nella "cultura occidentale", trovando espressione anche nell'identità e nell'agire dei musei, che elaborano, sistematizzano e trasmettono conoscenza a partire dalle evidenze materiali che conservano.
Il dualismo natura/cultura si esprime ad esempio nella dicotomia tra "storie umane" e "storie del pianeta", che abbiamo assegnato a competenze, narrazioni e istituzioni separate: di qua la dimensione antropologica, di là quella biofisica. Al museo d'arte i Girasoli di van Gogh, al museo di storia naturale i girasoli (Helianthus annuus).
Il dualismo natura/cultura si esprime ad esempio nella dicotomia tra "storie umane" e "storie del pianeta", che abbiamo assegnato a competenze, narrazioni e istituzioni separate: di qua la dimensione antropologica, di là quella biofisica. Al museo d'arte i Girasoli di van Gogh, al museo di storia naturale i girasoli (Helianthus annuus).
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