L'ideologia regna sovrana all'università di Liverpool. In segno di genuflessione alla religione woke, ai docenti di storia dell'ateneo, tra i più prestigiosi del Russell Group, è stato consigliato di "problematizzare" l'essere bianchi ed eterosessuali all'interno dei seminari. La spintarella è contenuta in una guida su come "diversificare" e "decolonizzare" la storia. In altri termini, bisogna adeguarsi ai diktat dei "risvegliati".
Come riportato dal Telegraph, il report "History Curriculum Diversity Audit" incoraggia i docenti a "pensare in modo creativo" su come introdurre questioni di razza e di genere all'interno dei temi insegnati in università. Ma non è tutto. Il documento rileva che manca una"storia queer" negli insegnamenti sul genere, rimarcando al contempo che non esistono seminari che "problematizzino l'heteronormativity", termine che si riferisce al trattamento dell'eterosessualità come norma.
Non è sufficiente includere più donne BAME – ossia donne nere, asiatiche e appartenenti a minoranze etniche – o studiosi non binari all'interno dei seminari. I docenti devono discutere di diversità insieme agli studenti, cercando di veicolare dei messaggi. Al personale viene inoltre detto che è "essenziale" rendere i seminari"spazi sicuri" perché argomenti come la razza e il genere possono essere sia "emotivi" che "stimolanti". Il bignamino woke è rivolto anche ai capi dipartimento, esortati a introdurre una formazione obbligatoria sulla "didattica inclusiva" per aiutare gli accademici.
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