Dall' invasione russa dell' Ucraina alle interferenze di Mosca in Europa, all'attacco di Hamas ad Israele e alla sfida degli Houthy alla sicurezza della navigazione la stabilità internazionale è andata in crisi con prospettive inquietanti. Il piano dei dispotismi dell' Asse del Male è in piena attività per alterare valori e principi dei Paesi democratici. Una circostanza questa che non può che allarmare e confermare le iniziative di riarmo e di riconsiderazione delle necessità di difesa anche da parte di stati che finora si erano mantenuti neutrali. Un esempio piuttosto significativo è quello della Svizzera, le cui autorità militari, riconoscendo la serietà della sfida in atto, insistono per una più stretta collaborazione con le alleanze occidentali, ritenendo non più sufficiente il concetto di tradizionale neutralità. Manovre aeree italo svizzere si sono svolte nelle settimane scorse alla luce degli sconfinamenti di jet russi in varie parti d'Europa. La ricerca di una utile trattativa che raffreddi la situazione e che metta in condizione di arrivare ad una distensione non paiono più tali da scoraggiare il nemico, che trova nella disinformazione un alleato prezioso presso porzioni di pubblica opinione sensibile a trend pacifisti a senso unico. Non solo, una certa sinistra estrema si va collegando con l' islamismo radicale e chiude gli occhi sulla tragedia della generale islamizzazione crescente che mette in difficoltà gli stessi paesi arabi che stavano per giungere ad accordi definitivo con Israele. Su questi temi una riflessione va proposta senza dubbi e ambiguità in tutto l' Occidente.
Casalino Pierluigi
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Roberto Guerra